
Anche questa settimana, Typical Sicily, vi accompagnerà in un imperdibile viaggio in Sicilia alla scoperta dei borghi.
Stavolta visiteremo Sambuca di Sicilia, un meraviglioso borgo dalle antiche origini.
Sambuca di Sicilia, l’antica Zabut
Siamo in provincia di Agrigento, a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dai meravigliosi templi del Parco di Selinunte. Una roccaforte sicana, abitata da poco più di sei mila abitanti, che si è aggiudicata il titolo di Borgo dei Borghi nel 2016.
Un luogo che vanta una storia antica. Le sue origini risalgono agli anni della dominazione araba e la sua fondazione è opera dell’emiro saraceno Zabut – Da cui il borgo prende il nome – che decise di costruire il suo castello sulla collina che, oggi, ospita Sambuca di Sicilia. Dell’originaria fortezza non è rimasta traccia ma i segni del passato sono ancora visibili. Il quartiere saraceno, infatti, è rimasto intatto. Potrete ammirare le sue vie strette, i piccoli cortili e le purrere, delle cave sotterranee riportate da poco tempo alla luce. Sambuca di Sicilia è famosa anche per le numerose chiese: sono circa venti e alcune sono state adibite a museo. Al loro interno sono custodite le opere del pittore Gianbecchina e le originali sculture tessili di Sylvie Clavel.
Questo borgo ospita, poi, il museo archeologico di Panitteri, il teatro ottocentesco, i resti di un antico acquedotto romano e, nella zona a sud di Sambuca, l’area archeologica di Monte Adranone. Se amate le lunghe passeggiate a contatto con la natura non perdete la riserva naturale di Monte Genuardo o le sponde del lago Arancio intorno al quale sorgono rigogliosi vigneti e uliveti. E, infine, assaggiate le “minni di virgini”. Un dolce tipico della tradizione fatto di pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella ricoperto da tante palline di zucchero colorato. Una curiosità: la ricetta risale al 1725 e fu ideata da suor Virginia Casale di Rocca Menna, in occasione del matrimonio del marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina.