Il nuovo anno è iniziato con tanti buoni propositi per il turismo in Sicilia; Typical Sicily non può che esserne felice.
Facciamo un passo indietro e salutiamo per bene il 2016.
Il 25 e il 26 novembre si sono svolti a Taormina (ME) gli Stati Generali del Turismo Siciliano, due giorni di intenso dibattito con vari tavoli tematici, che hanno visto protagonisti molti esperti del settore e politici influenti.
“La Sicilia e il turismo siciliano dopo questi due giorni di dibattito sono molto più credibili e autorevoli. Il vero obiettivo è diventare la quarta destinazione turistica italiana”. Con queste parole Anthony Barbagallo, Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, trasportava i presenti nel vicinissimo futuro: il 2017.
In effetti, la nostra terra possiede davvero tutti gli ingredienti per diventare la quarta meta turistica d’Italia dopo Roma, Firenze e Venezia.
La Sicilia ha un bel caratterino e un suo grande pregio è la flessibilità, perché si adatta a tutti i tipi di vacanza. Neve d’inverno o mare d’estate, Etna da scoprire o spiagge da visitare, siciliani e turisti hanno a disposizione svariate possibilità di scelta: trascorrere le giornate sotto il sole, all’insegna dei beni culturali, del divertimento, della natura e della gastronomia.
Se è vero che la Sicilia custodisce i migliori sapori antichi, monumenti senza tempo e molte bellezze da ammirare… è anche vero che non rinuncia al suo aspetto innovativo. Quelle due preziosissime giornate appena trascorse ci ricordano oggi quanta strada bisogna ancora percorrere, ma la meta è chiara e il piano strategico per il turismo in Sicilia è già pronto.
Dario Franceschini, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che era presente all’avvenimento, ha preso l’impegno di organizzare in Sicilia un grande evento, perché “Il tema del 2017 sarà il turismo sostenibile”.
E se per l’Assessore Taormina è la candidata perfetta come capitale del turismo sostenibile, il Ministro ha ribadito in altro contesto che Catania lo è come capitale europea della cultura per il 2020 e, nel frattempo Palermo è nella short list per diventare capitale italiana della cultura per il 2018. Ottimi punti (o spunti) di partenza.
Ma adesso concentriamoci sul presente, perché il 2017 è l’anno della fiducia e dei buoni propositi… sarà anche quello dei progetti concreti? Noi ce lo auguriamo caldamente.