Il Castello Ursino: la storia del Museo Civico di Catania

Tempo di lettura 2 minuti • 27 Gennaio 2018 • Pubblicato da silvia Catania Castello Ursino

Oggi vi raccontiamo la storia del Castello Ursino, attuale sede del Museo Civico di Catania. Un monumento di eccezionale bellezza, arricchito da opere d’arte di grande valore.

La storia del Castello Ursino

Catania Castello Ursino - internoUn castello solenne e imponente, costruito con funzione di fortezza per volere dell’imperatore Federico II di Svevia tra il 1239 e il 1250. A realizzare i lavori fu l’architetto Riccardo Da Lentini che decise di collocare la struttura su un promontorio che si affacciava sul mare. Da qui sembra derivare il nome originario “castrum sinus”, cioè “castello del golfo”, anche se oggi il mare è molto lontano a causa dell’eruzione dell’Etna del 1669. L’aspetto esteriore del maniero è stato modificato anche dal forte terremoto del 1693 che distrusse due delle otto torri esistenti. Un passato davvero importante per la fortezza che è stata anche residenza stabile dei re aragonesi, sede del Parlamento durante i Vespri siciliani e persino carcere. A testimoniarlo numerosi graffiti, disegni, iscrizioni e poesie scritte in una lingua che è un misto tra latino e siciliano.

Il Museo Civico di Catania

Martirio_di_Sant'Agata-castello-ursino-cataniaCastello Ursino è sede del Museo Civico di Catania dal 1934. Al suo interno sono custoditi numerosi pezzi di grande valore provenienti principalmente dalle raccolte Biscari e dei Benedettini. Tra i pezzi più preziosi alcuni vasi attici, terrecotte arcaiche, un consistente gruppo di bronzi, diverse tele di artisti catanesi dell’800 e “Il martirio di Sant’Agata”: un’opera dedicata alla patrona della città e commissionata dai padri benedettini al pittore Mariano Rossi. Gli spazi museali di Castello Ursino ospitano, poi, mostre di rilievo nazionale e internazionale.

Mostre in programma al Castello Ursino

Fino a maggio le sale di Castello Ursino accoglierannoI tesori nascosti, da Giotto a De Chirico: 150 capolavori tra cui opere di Guttuso e Caravaggio. La nuova esposizione catanese, curata da Vittorio Sgarbi, racconta lo svolgimento della storia dell’arte italiana dal Medioevo al Novecento con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio artistico nascosto, spesso non esposto nei musei pubblici.