Castelmola: vacanze in Sicilia alla scoperta dei borghi

Tempo di lettura 2 minuti • 7 Aprile 2018 • Pubblicato da silvia Castelmola - Belvedere Piazza Sant Antonio

Continua il viaggio di Typical Sicily tra i borghi più belli della Sicilia. Oggi saremo a Castelmola, un gioiello affacciato sul mar Ionio. I vicoli medievali, insieme agli splendidi colori delle abitazioni sospese tra cielo e mare, rendono questo paesino una perfetta ‘terrazza’ di emozioni.

Castelmola, la terrazza sul mar Ionio

Castelmola - Antico arco di entrataCastelmola, a pochi chilometri da Taormina, si trova sulla cima di un cocuzzolo a strapiombo sul mar Ionio e conta poco più di 1.100 abitanti. Il punto più elevato del borgo si raggiunge salendo per un ripido sentiero che, dalla piazza principale del paese, Piazza Sant’Antonino, conduce fino ai ruderi dell’antico castello.

Le origini di Castelmola risalgono al periodo pre-ellenico e Mylai era il nome del primo insediamento, opera dei Siculi, testimoniato dal ritrovamento della necropoli di Cocolonazzo.
Le ceramiche con decorazioni dipinte a motivi geometrici, restituite dalle sepolture a grotticella artificiale, hanno consentito di determinare l’origine dell’abitato.

L’aspetto e la struttura urbanistica medievale di Castelmola sono rimaste inalterate fino al 1928, quando, per consentire l’accesso al centro del paese non solo a piedi, è stata abbattuta la scenografica scalinata intagliata nella roccia e sono state apportate altre piccole modifiche che, però, non hanno pregiudicato la bellezza e il fascino di questo piccolo paesino di cui l’Arco medievale, antico ingresso al borgo, rimane fedele testimone.

castelmola - Antico castelloIl belvedere del paese è rappresentato dalla scenografica Piazza Sant’Antonio, caratterizzata dalla pavimentazione a mosaico in pietra lavica bianca e nera e dai maestosi marciapiedi alberati. Da non perdere, inoltre, i ruderi dell’antico Castello. La sua atmosfera trasmette ancora emozioni intense acquistando ulteriore fascino, durante gli spettacoli di falconeria che si tengono fra le rovine. La Chiesa Madre, ricostruita nel 1935, presenta una commistione di stili: dal romanico al gotico, dall’arabo al normanno. All’interno è possibile ammirare le famosissime opere settecentesche de ‘la Maddalena’ e la ‘Madonna del Rosario’.

Il 23 aprile si svolge la festa religiosa dedicata al patrono San Giorgio, evento che si protrae per quattro giorni in concomitanza con la ‘Festa della Primavera’.

Fra le specialità enogastronomiche della zona, il vino alla mandorla, un vino bianco secco aromatizzato con mandorle amare, erbe, essenze agrumarie, zibibbo e caramello e da accompagnare con il caratteristico pane casereccio.