Cenni storici
La notte tra il 14 e il 15 Gennaio del 1968 un terremoto colpì la Valle del Belice; Gibellina fu rasa al suolo. Il sisma ha provocato uno sradicamento, distruggendo non solo materialmente il paese, ma anche e soprattutto l’identità del popolo. L’attuale centro abitato, Gibellina Nuova, è stato interamente ricostruito ad una ventina di km di distanza dal vecchio paese. Gibellina è stata ricostruita sotto la guida del sindaco Corrao, che ebbe l’illuminata idea di adunare artisti di fama nazionale e internazionale. Oggi Gibellina è un museo d’architettura moderna, una perla dell’arte contemporanea.
Attrattiva principale
Il cretto di Alberto Burri
Dopo la rifondazione della città nuova si pose il problema di conservare la memoria di quella vecchia, di tramandare il dramma. Alberto Burri si fermò sulle rovine, decidendo che quello sarebbe stato il luogo in cui realizzare la propria opera. Egli diede il via, in questo modo, ad una delle più grandiose opere d’arte della nostra epoca. L’idea fu di ricoprire un’intera città con un cretto. Ecco il sudario, il velo di cemento bianco che pietosamente copre i ruderi della vecchia città. Un sudario in calce bianca che si stende a velare la storia e la memoria di una città ormai per sempre sepolta. Oggi il cretto rappresenta la più grande opera di Land ART esistente, simbolo di tutte le catastrofi.
Da visitare
La fondazione Orestiadi – Baglio Di Stefano
Il baglio Di Stefano a Gibellina è oggi sede della Fondazione Orstiadi, che sostiene e organizza le “Orestiadi di Gibellina”, l’annuale rassegna di teatro, musica, arti visive ed arti decorative. Coloro che hanno collaborato alla rifondazione “culturale” di Gibellina, hanno intuito l’importanza della civiltà mediterranea e per questo motivo sorge uno spazio dedicato alla storia che dalla Spagna arriva in Francia fino a giungere in Italia e da qui i paesi Arabi.
La chiesa Madre
La chiesa è stata progettata da Ludovico Quaroni e Luisa Anversa nel 1972. Essa viene aperta e dedicata al culto e alla preghiera a Dio solo dopo il completamento della città nuova, intorno al 1980. La chiesa si trova nel punto più alto che sovrasta la pianura di Gibellina, visibile da ogni parte della città. La chiesa può essere raggiunta direttamente dal centro civico attraverso una scalinata. All’esterno, sotto la concavità dell’abside è ricavato lo spazio per le celebrazioni all’aperto. La struttura risulta una combinazione tra due volumi composti da un parallelepipedo a base quadrata che taglia con uno spigolo la forma di una grande sfera.
Il sistema delle piazze
Purini e Thermes progettarono nel 1982 una delle opere più note della valle del Belìce: cinque piazze comunicanti di cui solo tre sono state realizzate. Le piazze sono state pensate per riempire le aree rimaste vuote nell’impianto urbanistico della città nuova. Lo spazio è delimitato da un lungo portico su due livelli; la pavimentazione a reticolo evidenzia il sistema modulare che stava alla base del progetto. Va ricordato che il progetto prevede anche la collocazione fontane e di una zona verde con gradoni.
Palazzo di Lorenzo
Il palazzo è stato progettato nel 1981 dall’architetto Francesco Venezia. Si tratta di un edificio nel cui cortile interno si trova la facciata di un palazzo di Gibellina Vecchia. Inoltre, un giardino a terrazze è posto all’esterno. Il palazzo è costruito al margine tra il paese e la campagna, emblema del contrasto tra rudere e modernità, contrasto che si rispecchia anche nella sua architettura.
Piazza XV Gennaio 1968
La piazza di Gibellina porta un nome importante: piazza XV Gennaio 1968, in ricordo del terremoto che ha cancellato il vecchio paese e che ha dato vita a quello nuovo. È uno spazio enorme, ricco di opere d’arte. La piazza comunale è circondata, infatti, da un portico realizzato da Gregotti e Samonà, alle cui pareti si trovano dei pannelli maiolicati di Accardi, artista trapanese che ha collaborato, per la loro realizzazione, con la gente di Gibellina e, in particolare, con il laboratorio di ceramiche del paese. Sull’altro lato della piazza si trova l’opera di Consagra De Oedipus Rex, Città di Tebe, un elemento scenografico utilizzato nella rappresentazione teatrale “Edipo Re” realizzata sui ruderi di Gibellina. La torre di Mendini è il fulcro della piazza del municipio; alta circa 10 metri, in passato 4 volte al giorno segnava il tempo con un concerto di voci tratti da canti popolari siciliani, riguardanti la vita quotidiana della vecchia Gibellina. Essa rappresenta insieme alla chiesa Madre e alla Stella di Consagra un punto di riferimento per orientarsi nella città. Infine, altra opera presente nella piazza è La città del sole, realizzata da Rotella nel 1987.
Stella di Consagra – Ingresso al Belìce
L’opera fu progettata nel 1981 da Consagra che fu un teorico della “città frontale”. Egli concepì la Stella quale porta della città: una porta gigantesca alta 24 metri a forma di stella. L’opera è diventata l’emblema della città di Gibellina, simbolo della rinascita e della ricerca di una rinnovata identità. Situata proprio all’ingresso, la stella accoglie chiunque entri dentro la nuova città. Un grandioso portale di acciaio inox, donato dalle acciaierie di Terni. L’ opera riecheggia i motivi delle luminarie che addobbano le feste di paese, ed è stata denominata dal suo autore “Ingresso al Belìce”.
Tipicità
Il melone giallo – Il melone giallo è utilizzato per produrre tantissime specialità come il gelato e l’arancina al melone giallo. Ogni anno viene organizzata la Notte Gialla, una sagra in cui vengono promossi prodotti tipici locali, oltre al melone giallo.
La ‘nfigghiulata – La ‘nfigghiulata è una pasta di pane ripiena di salsiccia, patate e cipolle avvolta su se stessa. La preparazione è stata da secoli custodita dalle donne di Gibellina: si narra che la ‘nfigghiulata venisse preparata per la famiglia nei tempi in cui il pane veniva fatto in casa.
La pignolata – Altra specialità è la Pignolata, un dolce che viene realizzato soprattutto nella festa di S. Giuseppe. Si tratta di tocchetti di pasta frolla, fritti nell’olio bollente e ricoperti di miele e mandorle.
Le muffulette – Per la festività di S. Martino vengono tradizionalmente preparano le muffulette. Si tratta di morbidi panini, aromatizzati al finocchietto selvatico. I panini vengono arricchiti con olio, formaggio e pomodoro.
Gli appuntamenti
MARZO – APRILE
La festa di S. Giuseppe: Ricorrenza religiosa che viene celebrata ogni anno a Gibellina. I festeggiamenti si svolgono con la realizzazione degli altari di S. Giuseppe, da parte delle associazioni e delle famiglie devote al Santo, che poi vengono visitati il giorno prima della festa. (19 Marzo)
N’contru di Gesù e Maria: La domenica di Pasqua si svolge, secondo tradizione, il tradizionale n’contru di Gesù e Maria in Viale Indipendenza Siciliana, nel centro di Gibellina. Si tratta di una rappresentazione molto suggestiva, con i Santi rappresentati da statue portate in spalla. (domenica di Pasqua)
AGOSTO – SETTEMBRE
La festa di S. Rocco: Festa in onore del patrono di Gibellina particolarmente sentita dalla cittadinanza. In realtà non ci sono rituali tradizionali, oltre la processione con la statua del Santo. La ricorrenza è, invece, festeggiata con spettacoli e concerti che si svolgono nella piazza del paese. (16 Agosto)
La nottARTE: Notte bianca caratterizzata da concerti, enogastronomia, spettacoli e altre forme d’arte. Tutto il paese è costellato di arte, non solo quella urbanistica, tipica di Gibellina, ma nella nottARTE sono le persone che portano l’arte da un punto all’altro della città.
La notte gialla: L’evento, che vede protagonista il prodotto tipico per eccellenza, il melone giallo, consiste in una Kermesse di cucina che permette ai visitatori di degustare le ricette preparate usando quest’amatissimo frutto come ingrediente principale. La festa si svolge nella piazza comunale.
DICEMBRE
Sapori d’inverno: Viaggio attraverso arte, cultura, tradizioni e sapori, con eventi enogastronomici correlati tra loro. Gli eventi vedono in primis la partecipazione attiva dei musei come centri culturali, con l’organizzazione di eventi legati alla cultura. In programma poi ci sono eventi teatrali, spettacoli di teatro danza e spettacoli di cabaret.
La Sagra della ‘Nfigghiulata: Degustazione del prodotto tipico di Gibellina all’interno di uno scenario invernale immerso nell’atmosfera natalizia. Accanto agli stand della degustazione, il centro è arricchito dai numerosi mercatini di natale e da coinvolgenti musica, esibizioni, attrazioni, performance artistiche, mostre.