Comune di Troina

Troina, EN, Italia
Foto del comune della Sicilia  Troina - veduta panoramica

Cenni storici


Antichissima città, abitata dai Giganti, dai Lestrigoni, poi dai Sicani e dai Siculi, posseduta dai Greci, conquistata dai Saraceni e liberata infine dai Normanni, il Comune della Sicilia Troina fu anticamente forte piazza d’armi, sede di Vescovi e patria di tanti uomini illustri; la città venne anche visitata dal Papa Urbano II nell’anno 1088 e dall’Imperatore Carlo V, nel 1535. Nessun dubbio può esistere sulle sue antiche origini che risalgono nel periodo preistorico, come documentato dalle antiche necropoli ancora esistenti sui vicini monti S. Pantheon e Muganà; il luogo venne scelto sia per la sua posizione strategica, sia per la presenza di abbondanti acque. Tanti e diversi sono stati nel tempo i nomi di questa città, tra questi ricordiamo: Engyon, Tragina o Dragina, Trahyna e Troina. Una grossa cinta muraria ancor visibile dietro la Chiesa Matrice, attribuibile al IV° sec. A.C., testimonia che la città antica occupava il sito dell’attuale abitato.

Sotto la denominazione romana Troina ebbe un’ulteriore espansione e conobbe una grande floridezza. Durante il dominio Bizantino si diffuse il monachesimo che avrà una notevole influenza nella storia della città. Nell’anno 1061 Ruggero I la elesse Capitale del Principato normanno e Troina fu quasi sempre Città Régia; nei libri régii Troina è detta “Civitas vetustissima”, ed essa fu la base militare più importante per la conquista normanna dell’isola. La nostra viva speranza è che Troina possa essere conosciuta da un numero sempre più vasto di turisti e che tutto il suo patrimonio storico ed artistico possa essere reso fruibile e diventare così meta e punto di riferimento culturale nel panorama, pur vasto, della Sicilia antica e medievale.

Attrattiva principale


Cattedrale (Beata Assunta o Chiesa Madre)

Nel 1062, fu costruita la prima Cattedrale, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. La facciata infatti è in stile neoclassico, anche se l’impianto originario è normanno. All’interno si trovano sei dipinti di Giuseppe Velasquez, tavole bizantine, antichi arredi e paramenti sacri, un paliotto della fine del secolo XVI ed il tesoro, che comprende un pastorale smaltato del XIV secolo. Accanto alla Chiesa Madre, si erge una torre normanna in pietra arenaria, completata e rimaneggiata nel ‘500, oggi campanile della Cattedrale.

Da visitare


Oratorio dei Bianchi: situato accanto alla Chiesa Madre, nella stretta via Urbano II, mostra all’interno gli stucchi in oro e la predella da cui Urbano II celebrò la Messa nel 1088; la coperta funeraria ricamata in oro e pietre preziose, le cripte e i colatoi dove si conservano i corpi dei nobili. Il pavimento originale è in ceramica del salentino.

Chiesa San Giorgio: si trova accanto al campanile della Chiesa Madre e faceva parte del Monastero delle Benedettine, adesso non più esistente. La chiesa era la cappella del Monastero e l’area in cui sorgeva l’istituto è stato trasformato nell’attuale Piazza Conte Ruggero lasciando in piedi il cosiddetto “Quarto di Donna Laura”, che poi il comune, a spese proprie, ha fatto sistemare per adibirlo ad uffici comunali. Sul finire del XVIII sec., il convento, ospitava 60 suore provenienti da famiglie nobili e la Badessa godeva di eccezionali prerogative e dignità. La chiesa, mononavata, è caratterizzata da una volta decorata e i riquadri di stucco sono riempiti con pannelli a tempera di soggetti biblici e infine, un pavimento in marmi policromi. Attualmente è sede della Confraternita di San Giuseppe.

Chiesa di S. Nicolò alla Piazza: la chiesa già esisteva fin dal tempo della conquista normanna, anche se nulla resta della vecchia costruzione all’infuori di una massiccia struttura muraria ad archi ogivali di età medievale. L’attuale prospetto è realizzato con conci squadrati di arenaria locale grigia. L’interno mononavata, che custodisce tre dipinti ad olio su tela degli inizi dell’ 800, ha la volta realizzata con semplici stucchi. Attualmente è sede della Confraternita Monte di Pietà.

Tipicità


La Sagra “A Vastedda cu Sammucu”

La sagra della “Vastedda cu Sammmucu”, che si tiene annualmente a fine giugno, durante le tradizionali feste in onore di S. Silvestro Patrono della città, presso l’antico loggiato del monastero di Sant’Agostino, oltre a poter assaporare la rinomata “vastedda cu sammucu”, offerta dai locali panificatori e ristoratori, è possibile conoscere altri piatti della gastronomia troinese, tra i quali primeggiano i cosiddetti “’nfasciatieddi”, dolci da forno della pezzatura di circa 40-50 grammi, a base di vino cotto di fichidindia rivestiti o, meglio, fasciati, da un involucro di pasta di biscotto.
La prima edizione della sagra “A Vastedda cu Sammucu”, ideata ed organizzata dalla “Pro Loco Troina”, risale al 1987 raggiungendo oggi la XIV^ edizione.

Appuntamenti


GENNAIO

San Silvestro Monaco Brasiliano

Il 2 gennaio nella Chiesa di San Silvestro vengono celebrate in onore del Patrono le sante messe. A mezzogiorno come vuole la tradizione, vengono lanciate alla folla da un balcone antistante, delle nocciole (abbiata di nuciddi).

Festa di Sant’Antonio Abate

Durante la vigilia della festa di Sant’Antonio Abate, che si svolge giorno 16, si accendono i pagghiara, dando vita a grandi e festosi fuochi. Questa tradizione ha origini antiche.

MARZO – APRILE

San Giuseppe

Durante la festa di S. Giuseppe, il 19 marzo, si svolge la processione e l’allestimento delle tipiche tavolate. Nel pomeriggio, il simulacro del Santo viene trasportato in processione lungo le vie cittadine, preceduto dai confrati nei caratteristici abiti.

Pasqua

Lunedì, Martedì e Mercoledì Santo: al mattino i confrati delle 11 confraternite, a turno dai propri oratori, si recano alla Chiesa Madre per le funzioni delle Quarantore. Il tragitto viene animato con caratteristi canti in vernacolo troinese, inerenti alla passione e morte di Cristo. Il Venerdì Santo al crepuscolo, dall’Oratorio della Confraternita dei Bianchi, prende inizio la processione dell’urna del Cristo morto e di Maria SS. Addolorata. Il tradizionale corteo si snoda in gran parte per le caratteristiche vie medioevali. La Domenica di Pasqua a mezzogiorno, avviene l’incontro del Cristo Risorto (Opera lignea del Quattrocchi) con la Madonna di Pasqua in Piazza Conte Ruggero. La processione del Cristo Risorto per le vie del paese è preceduta da alcune confraternite in abiti pittoreschi.

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