Un gruppo di casette arroccate su un monte e circondato dalle colline: questa è l’immagine che vi regala Gangi, uno dei borghi più belli d’Italia.
Un comune siciliano, tra il palermitano e l’ennese, premiato come “Borgo dei borghi 2014”, che fa parte dei “Comuni Gioiello d’Italia” e dei “Borghi più belli d’Italia”. Sorge sul Monte Barone e sulle rovine di un insediamento ellenico.
Alla scoperta del borgo di Gangi
Godete del panorama che vi regala la strada che conduce al paesino medievale, poi, perdetevi nel suo centro storico.
Stradine che salgono e scendono portano da un cortile all’altro delle case, vi conducono alle chiese antiche con gli alti campanili e ai bei palazzi signorili.
Fermatevi in piazza del Popolo, dal belvedere potrete ammirare la vallata sottostante e la distesa di tetti, mentre da piazza San Paolo potrete cogliere il maestoso cono dell’Etna. Da non perdere anche la Chiesa della Badia, un ex convento benedettino del 1300 con i decori e gli affreschi di Giuseppe Crestadoro. La Chiesa Madre, invece, in stile barocco del 1600, custodisce le opere del Gagini, del Quattrocchi e del Salerno. Spiccano “Il Giudizio Universale” e una cripta davvero suggestiva. Fate tappa anche al Museo Civico. Quattro musei diversi vi aspettano: l’archeologico, l’etno-antropologico, quello delle armi e la Pinacoteca Gianbecchina. Il comune ospita anche il Santuario dello Spirito Santo. L’unico in Italia ad essere dedicato ad una delle tre figure della Santissima Trinità. All’interno bellissimi affreschi e l’immagine sacra dello Spirito Santo.
Ogni anno Gangi celebra il lato più antico e popolare della sua storia secolare: i momenti di rievocazione storico-etno-gastronomica identificano la comunità nella sua autentica essenza. Il paese, insomma, si racconta attraverso le tradizioni siciliane, gli antichi sapori e i ricordi tramandati da generazioni.
Le iniziative sono tante: “Memorie e tradizioni”, “A Casazza”, “Festa dei Burgisi”, “Sagra della Spiga”, “U’ Crucifissu”, “Vivere in Assisi”, “Il Concerto delle Campane di Gangi” e “Il Presepe vivente”.