Gibellina – viaggio in Sicilia alla scoperta dei borghi

Tempo di lettura 3 minuti • 27 Dicembre 2022 • Pubblicato da silvia Gibellina - Cretto di Burri

Il viaggio di Typical Sicily attraverso i borghi della Sicilia oggi fa tappa a Gibellina, un borgo risorto e completamente ricostruito, ma soprattutto ricco d’arte.

Gibellina, un museo a cielo aperto

Gibellina - La-Stella-di-Pietro-Consagra-a-Gibellina-Nuova-

Il nome Gibellina si suppone derivi dall’arabo Gebel “montagna” e Zghir “piccola”.
L’attuale centro abitato di Gibellina, noto anche come Gibellina Nuova, è sorto a seguito del terremoto del Belice 1968, che nella notte tra il 14 e 15 gennaio ha completamente raso al suolo l’antico nucleo abitativo
. Lo sradicamento, distrusse non solo il paese, ma soprattutto l’identità del popolo. L’attuale centro abitato, è stato interamente ricostruito ad una ventina di km di distanza dal vecchio paese, sotto la guida del Sindaco Corrao, che ebbe l’illuminata idea di adunare artisti di fama nazionale e internazionale. Oggi Gibellina è un museo d’architettura moderna, una perla dell’arte contemporanea. La nuova Gibellina nasce da una tragedia, ma dalla tragedia ha tirato fuori la grinta per risorgere ancora più bella di prima. Alcuni resti sono ancora visibili, in parte, sotto il Cretto di Alberto Burri, ovvero un gigantesco monumento della morte che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città, esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente “cementificate” dall’opera di Burri. Il cretto è una tra le opere d’arte contemporanea più estese al mondo.

La chiesa madre si trova nel punto più alto che sovrasta la pianura di Gibellina, visibile da ogni parte della città e può essere raggiunta direttamente dal centro civico attraverso una scalinata. La struttura risulta una combinazione tra due volumi composti da un parallelepipedo a base quadrata che taglia con uno spigolo la forma di una grande sfera.

Una delle opere più note della valle del Belìce è il Sistema delle Piazze, a cura degli artisti Purini e Thermes: cinque piazze comunicanti di cui solo tre sono state realizzate. Tra gli edifici degni di nota, vi è anche il Palazzo di Lorenzo, progettato dall’architetto Francesco Venezia ed emblema del contrasto tra rudere e modernità.

Gibellina - Chiesa Madre

La piazza principale di Gibellina porta un nome importante: Piazza XV gennaio 1968, in ricordo del terremoto che cancellando il vecchio paese, ha dato vita a quello nuovo. È uno spazio enorme, ricco di opere d’arte: il Portico, realizzato da Gregotti e Samonà; l’opera di Consagra De Oedipus Rex, Città di Tebe, un elemento scenografico utilizzato nella rappresentazione teatrale “Edipo Re”, realizzata sui ruderi di Gibellina; la torre di Mendini, fulcro della piazza del municipio, che rappresenta, assieme alla Chiesa Madre e alla Stella di Consagra, una porta gigantesca alta 24 metri a forma di stella, un punto di riferimento per orientarsi nella città.

San Rocco è il Patrono di Gibellina e la sua festa si svolge il 16 agosto; è una ricorrenza molto sentita dai cittadini, soprattutto per gli spettacoli e concerti che si svolgono nella piazza del paese, dopo la Processione. Tra le sagre da non perdere, la Notte Gialla; un appuntamento in cui vengono promossi prodotti tipici locali, oltre al melone giallo. Tra le specialità del borgo le muffulette, morbidi panini, aromatizzati al finocchietto selvatico, arricchiti con olio, formaggio e pomodoro.