Il Lago di Pergusa: un’oasi al centro della Sicilia

Tempo di lettura 4 minuti • 2 Luglio 2015 • Pubblicato da silvia

Il lago di Pergusa, a pochi km da Enna, è l’unico lago naturale presente in Sicilia. Conosciuto fin dall’antichità, è posto tra un gruppo di alture appartenenti ai monti Erei. Il bacino risulta essere di modeste dimensioni, ma ha una grande importanza geologica, faunistica e culturale e per questo vi è stata istituita la prima Riserva Naturale Speciale della Regione Siciliana, ed è stata individuata come Zona di Protezione Speciale (ZPS).

Unico lago endoreico (senza immissari né emissari) della Sicilia, è di origine tettonica e ha acque salmastre, nonostante si trovi al centro dell’isola, circostanza dovuta alla mancanza di emissari: l’acqua che nei millenni ha riempito il bacino lacustre ne è uscita solamente per evaporazione lasciandovi i sali che nel tempo si erano disciolti dal terreno. E’ caratterizzato da ampie oscillazioni di livello, legate al regime pluviometrico ed all’evaporazione soprattutto estiva. E’ anche noto per il “RED WATER” (l’arrossamento delle acque) che si manifesta, in determinate condizioni, per la presenza di solfobatteri fotosintetici anaerobi dovuti alla presenza del copepode, (Arctodiaptomus salinus) un piccolo “gambero” che, per difendersi dai raggi del sole estivo, si tinge di un pigmento rosso e si insedia in foltissime colonie sotto le piante acquatiche. Il pigmento si trasferisce poi all’acqua ai batteri che in essa vivono sino a trasformare lo specchio del lago in una sorta di vinaccia color mosto.

L’esistenza del lago di Pergusa è condizionata oltre che dall’impatto antropico anche dall’andamento climatico. Questa particolare sensibilità alle variazioni climatiche lo ha reso un sito chiave per gli studi paleovegetazionali e paleoambientali da parte di ricercatori italiani e stranieri; infatti, nell’ambito di due progetti dell’Unione Europea sulla desertificazione nel bacino mediterraneo, sono stati effettuati campionamenti di sedimenti tramite carotaggio, sia nel 1994 che nel 2001. Secondo i risultati preliminari, il Lago ha più di 11.000 anni, analisi in atto ci porteranno all’età esatta.

Sotto il profilo ornitologico, il lago di Pergusa è un’area nevralgica nella corrente migratoria di molte specie oltre che habitat ideale per lo svernamento e la nidificazione. Il lago è l’habitat ideale per gli uccelli che compiono lunghe ore di volo ininterrotto sul mare da e verso l’Africa e durante la migrazione esso rappresenta un ottimo luogo di sosta per migliaia di uccelli acquatici.

Attorno al lago si stende la selva pergusina, questa area, costituita inizialmente su un demanio feudale di proprietà della famiglia Militello, venne coltivata a bosco con la messa a dimora di specie alloctone e diconifere, alternate per formare le lettere DUX, in onore di Benito Mussolini, che del lago di Pergusa aveva voluto la bonifica e che tra il 1936 e il 1937, ordinò la creazione dell’omonimo villaggio.

Il lago di Pergusa rappresenta un ambiente di notevole interesse naturalistico che ha stimolato, fin dalle epoche più remote, la fantasia di scrittori d’ogni tempo. Nel mondo classico fu celebrato per il “Il ratto di Persefone” (Proserpina per i romani), uno degli episodi mitologici più affascinanti, che si sarebbe svolto proprio a Pergusa.

La leggenda narra di Persefone, figlia di Demetra, che, mentre raccoglieva fiori nei pressi del lago, fu rapita dal dio degli Inferi, Ade, e fatta sua sposa. Demetra la cercò per nove giorni, trascurando così il suo dovere e le messi cominciarono a venir meno. Il decimo giorno, Zeus, preoccupato per la carestia cui poteva essere soggetto il genere umano, fece svelare a Demetra il luogo dove l’amata figlia era stata violentemente trascinata. In seguito alle disperate suppliche della madre, il padre degli dei acconsentì che madre e figlia potessero vivere insieme, ma solo per un periodo dell’anno (secondo il mito omerico, Persefone ritornava sulla terra, al fianco della madre, per sei mesi l’anno, mentre per i restanti sei tornava nell’Ade assieme al marito; il mito orfico, invece, ci racconta di quattro mesi trascorsi nel regno dei morti e di otto nel regno dei vivi). Demetra accettò la decisione, ma anche lei emanò una sentenza: quando il suo sguardo fosse stato lontano dall’amata figlia, il sorriso avesse abbandonato le sue labbra e la tristezza riempito il suo cuore, allora la stessa sorte sarebbe toccata alla terra, dando così origine all’autunno ed all’inverno; col ritorno di Persefone, invece, anche la terra avrebbe esultato della sua presenza, la vegetazione e la fertilità sarebbero riapparsi, sarebbero sbocciati così i fiori, gli uccelli sarebbero tornati ai loro nidi, gli alberi avrebbero dato i loro frutti e gli uomini avrebbero giovato di tale ricchezza, dando origine, in tal modo, alla primavera ed all’estate.

Lungo la costa del lago si sviluppa l’Autodromo di Pergusa. Costruito nel 1951, è stato scenario di prestigiosi eventi internazionali tra cui la Formula 1, il Campionato mondiale Superbike e la Targa Florio, cui hanno preso parte molti leggendari nomi del motorsport internazionale.