La Rotta dei Fenici si candida a diventare patrimonio UNESCO

Tempo di lettura 2 minuti • 2 Dicembre 2015 • Pubblicato da silvia Rotta dei fenici

E’ partita dal Liceo Classico di Castelvetrano la proposta di candidatura per entrare a far parte della lista del patrimonio immateriale dell’Umanità, de “La Rotta dei Fenici“, uno degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa di più antica creazione.

Sabato scorso, infatti, si è svolto presso il Liceo G. Pantaleo della cittadina trapanese, un incontro di approfondimento per lanciare la proposta di candidatura: “Vogliamo fare riconoscere Selinunte come un patrimonio di tutti – dice Adriana Corso, alunna del primo anno – nella Sicilia orientale sono stati proposti molti territori per la candidatura Unesco, di contro in quella occidentale non ne è stato proposto nessuno e questo ci dispiace, abbiamo molto da offrire e vogliamo dimostrarlo“.

Lo scopo è lanciare l’idea del Mediterraneo come un mare di pace e cultura – spiega Antonio Barone, direttore della Rotta dei Fenici – legandoci agli strumenti ideali per valorizzare e far conoscere al mondo le nostre radici, i nostri patrimoni. Lo facciamo per bocca dei nostri ragazzi, che rappresentano il futuro di questa terra“.

La proposta è quella di un itinerario che coinvolga tutti i paesi del Mediterraneo alla scoperta di un popolo di grandi marinai, esploratori e commercianti che hanno fatto del dialogo pacifico con le altre popolazioni la loro forza. Lungo la Rotta dei Fenici molti siti e patrimoni sono già stati inseriti nella Lista dell’Unesco, altri sono candidati, come le Saline e Mozia. In totale i Paesi attualmente coinvolti sono 19 – che hanno creato già una Confederazione internazionale composta da reti nazionali e trasversali – con oltre dieci percorsi tematici. Fra questi, riconosciuti dal Consiglio europeo, gli itinerari sulle grandi direttrici nautiche utilizzate dai Fenici dal XII secolo a.C. come vie di comunicazione nel Mediterraneo. La Sicilia è uno dei fulcri di queste direttrici, pre-colonizzata fra l’XI e il IX sec. a.C. per la creazione di punti di appoggio e di scambio e poi meta di sedi stabili dei Fenici dall’VIII sec. a.C. per lo più nella parte occidentale dell’isola. Colonie prima concepite come empori commerciali e poi dalla seconda metà del VI sec. a.C. trasformate in città fortificate come difesa dai Greci.