Cenni storici
Castronovo è un Comune della Sicilia che sorge alle pendici dell’altipiano del Kassar a sinistra del fiume Platani. Si sviluppa tra vicoli e cortili che rivelano un impianto urbanistico arabo-normanno. Le origini di questo paese sono molto antiche, antiche in quanto sono state trovate abitazioni trogloditiche riconducibili ad un insediamento del popolo sicano. Innumerevoli resti archeologici documentano il passaggio degli Arabi, dei Bizantini e dei Normanni. Oltre alla ricchezza storico-artistica, si aggiunge anche la bellezza paesaggistica.
Attrattiva principale
Sagra della Truscitedda
La sagra della Truscitedda è una manifestazione all’insegna della cultura del cibo e dell’arte, in cui si possono promuovere le eccellenze gastronomiche del territorio. La truscitedda è un fagotto (truscia) che veniva utilizzato da chi andava a lavorare nei campi e contiene molte tipicità locali: olio, formaggi, salumi, dolci e carne dei Monti Sicani. Si possono trascorrere tre giorni in cui Castronovo diventa vetrina dei piatti tipici della tradizione. Importante è anche l’esaltazione della colazione che i lavoratori si portavano nei campi e che prende il nome di tarallata. Essa contiene un dolce tipico locale a forma di ciambella ricoperta di glassa: la taralla. La manifestazione è caratterizzata dalla degustazione dei piatti della tradizione gastronomica castronovese. Oltre a questo si possono ammirare le produzioni dell’artigianato locale, si possono visitare i monumenti del paese e la gente si può intrattenere con diversi spettacoli.
Da visitare
Palazzo Giandalia
Il Palazzo Giandalia è una delle maggiori espressioni architettoniche del Comune di Castronovo. Secondo lo storico Castronovese Tirrito il palazzo fu costruito sul muro di cinta dell’antica città dalla famiglia Alondres includendo anche una torre di origine Normanna. L’impianto dell’edificio risale al 1200 ma a seguito di modifiche ha raggiunto l’attuale aspetto architettonico nel XIX secolo con una struttura portante in muratura e pietra calcarea. All’origine il piano terra era adibito a magazzino mentre il primo e il secondo piano ad abitazione. La parte nord del palazzo è quella più antica, riconducibile al XVIII secolo, con volte che presentano motivi floreali dalle tonalità fredde. All’interno del palazzo c’è il museo della musica “Mario Del Monaco” e alcuni reperti archeologici.
Chiesa Madre SS. Trinità
La Chiesa Madre fu fatta edificare dal Conte Ruggero nel 1901 ed ampliata dal conte di Castronovo Manfredi Chiaramonte nel 1357. In precedenza in questo punto ergeva il Castello Normanno che era circondato da un ampio fossato ai piedi del monte Kassar. Terminata la sua funzione militare il castello venne trasformato in Chiesa e aperta al culto il 30 Ottobre 1388. Nel 1404 la Chiesa venne dedicata alla SS. Trinità e questo è dimostrato dalle iscrizioni sulla trave all’ingresso della parrocchia. Del vecchio castello sono rimaste solo le due torri dove evidenti sono le mura imponenti ad uso fortezza. Una delle torri del Castello fu trasformata e ospita il campanile, sotto l’altra torre si trova l’abside della Chiesa.
Chiesa di San Vitale
Fu edificata sui resti della cappella regia aggregata al Castello Normanno nel XVII secolo. La Chiesa è dedicata al patrono San Vitale e presenta molteplici stucchi realizzati dall’artista Antonio Messina. Sulla facciata orientale della Chiesa sono presenti due finestre bifore di stile gotico, all’interno della chiesa è presente la statua lignea di San Vitale, un cristo spirante sulla croce, una madonnina con bambino e sia su tavola che su tela beato Elia, nipote di San Vitale.
Chiesa di Santa Caterina D’Alessandria
Il 23 Agosto 1523 con dispaccio Vice-regio, dove prima sorgeva la chiesa di S. Stefano Protomartire venne edificata la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. Dai castronovesi è chiamata Chiesa della Badia in quanto fino alla fine dell’ottocento era presente un monastero di monache benedettine e relativa madre Badessa. È una chiesa ricca di decorazioni con un’architettura corinzio-romanica; del monastero oggi rimane ben poco. Il gradone del coro o “cantoria” è in perfetto stato e sicuramente spicca lo stemma del paese dipinto su tavola, opera di maestranze siciliane. La semplicità della facciata esterna è in contrasto con i molteplici colori degli stucchi settecenteschi del castronovese Antonio Messina.
Chiesa di San Francesco d’Assisi
Le prime notizie che narrano di una cappella dedicata a San Francesco risalgono al 1346 e su di essa fu costruita l’attuale Chiesa che nel 1556 fu dedicata a Sant’Antonio di Padova per volere di Antonio Garagliano, un nobile che aveva donato il suolo. Nel 1578 Francesco Capobianco ampliò la chiesa con la costruzione di un convento che dedicò insieme alla Chiesa a San Francesco D’Assisi. A seguito dell’abolizione di organi religiosi, nel 1865 il convento fu adibito a palazzo comunale. La Chiesa è un museo d’arte, senza transetto, ad unica navata, l’abside è quadrata con copertura a botte lunettata, poggiante su capitelli corinzi. Ci sono otto opere che riempiono gli altari laterali costituiti prevalentemente da marmo giallo delle cave del Kassar. Per l’elevato numero di statue presenti in questo luogo è stato attribuito l’appellativo di “Chiesa delle Statue”. Sicuramente spicca l’Annunziata, un gruppo scultoreo in legno realizzato da Marco Lo Cascio.
Chiesa della Madonna del Rosario
È stata edificata nel 1621 e nel 1770 il Reverendo Giuseppe Alondres apportò dei restauri grazie alla maestria dello stuccatore castronovese Antonio Messina. Successivamente, nel 1950, la Chiesa è stata rimpicciolita in quanto una parte è stata demolita per fare posto all’attuale corso Umberto. La Chiesa è ad unica navata con abside retto, la volta è in parte a copertura lignea e in parte a crociera, le decorazioni interne sono tutte a stucco bianco. All’interno sono presenti pregevoli opere d’arte, oltre agli stucchi del Messina, nell’abside è presente un settecentesco dipinto a olio su tela con l’effigie della titolare della chiesa, opera di Vito d’Anna. Certamente l’opera più pregevole è la “vara” di S. Giorgio, ex protettore di Castronovo, gruppo ligneo policromo di Marco e Silvio Lo Cascio di Chiusa Sclafani, che viene portata in processione il 3 maggio per la festa del SS. Crocifisso. Sono inoltre degni di interesse il Crocifisso ligneo (XVIII sec.) d’autore ignoto ed un’urna del Cristo morto, realizzata nel 1949 dal castronovese Vito Butera.
Fonte Regio
Si trova nell’antico casale Rakalbiat, nello slargo Regio e la sua costruzione risale al 1567. È composto da un abbeveratoio realizzato con blocchi di pietra locale, delimitato lateralmente da due muri alti circa 4 metri. Al centro del fonte è presente un bassorilievo rappresentante lo stemma Regio, nei muri laterali ci sono due augelli sfocianti da due formelle romboidali di pietra dura, scolpita a bassorilievo, con due differenti mascheroni e delle piccole fortificazioni.
Fonte Rabato
È stato realizzato presso la sorgente Rabat e si trova in piazza Fontana. Di forma rettangolare e lungo 13 m, è costituito da un abbeveratoio centrale e costruito con pietra locale. Lateralmente in maniera simmetrica ci sono due vasche dalle quali tramite un “cannolo” esce l’acqua. Questi ultimi sono di metallo e assumono delle sembianze zoomorfe a partire da una latra di pietra in cui ci sono due formelle a bassorilievo. Davanti alla fontana si trova un lavatoio pubblico a pianta trapezoidale in muratura di pietra calcarea, con tetto a capriate in legno e coppi siciliani.
Fonte Kassar
La fontana ha forma circolare ed è alimentata da un erogatore sul bordo. L’acqua che scorre è quella proveniente dalla sorgente Kassar che inoltre alimenta un’altra fontana. L’erogatore è ricavato da un cubo di pietra bocciardata, sormontato da un elemento a tronco di piramide che è collegato ad un elemento architettonico. Sulla facciata opposta si trova una vasca più piccola alimentata da un altro “cannolo”.
Tipicità
I piatti tipici locali sono il riflesso delle tante dominazioni che si sono succedute nel tempo e che hanno lasciato traccia nella cucina locale. I piatti sono semplici, ricchi di sapori e nutrienti. Alcuni hanno origini antichissime come ad esempio “u maccu” e il pane condito con olio d’oliva. Molto importanti sono i formaggi locali come ad esempio il fiore sicano, il tradizionale pecorino e la tuma persa. L’olio d’oliva castronovese è anch’esso un elemento importante della cucina locale in quanto completa ogni pasto e conferisce profumo.
Appuntamenti
9 Marzo e 1 Agosto
Festa patronale di San Vitale
Si commemora due volte l’anno, oltre al 9 marzo che ricorda il giorno della morte del Santo, anche la prima domenica di agosto, per gli emigranti castronovesi. La settimana prima della processione, alcuni devoti castronovesi, seguiti dalla banda musicale, si recano sul colle S. Vitale per prelevare la statua del Santo dalla sua chiesa, e portarla nella Chiesa Madre. La festa inizia la mattina presto con “l’alborata” e alle 11:30 viene celebrata la Santa Messa. Nel primo pomeriggio avviene l’ornamento della statua con composizioni floreali e la sistemazione delle travi. Quando tutto è pronto, la statua del Santo patrono, portata in spalla dai devoti, esce dalla chiesa e la banda musicale suona l’Inno Pontificio. Successivamente la statua viene portata in processione per le vie del paese. Particolare è una delle fermate fatte dalla processione: la Statua, in via Kassar, benedice i campi con vari movimenti. L’ultima tappa è il colle S.Vitale: la statua, condotta fino alla piazza antistante la Chiesa della Madonna dell’Udienza, dall’altura fa un’ultima benedizione al paese e ai feudi castronovesi. La processione termina con l’arrivo nella chiesa dedicata al santo, lì la statua viene riposizionata nella nicchia dell’altare principale.
19 Marzo
Festa di San Giuseppe
La festa di San Giuseppe è caratterizzata dalla tradizionale tavolata, la processione dei “santuzzi” e la solenne processione con la statua del Santo. Oggi, a rappresentare la Sacra Famiglia sono bambini di scuola elementare e media, che vanno per le vie del paese, accompagnati da una processione, per giungere in Chiesa Madre, partecipare alla Santa Messa, e recarsi infine alla piazzetta di S. Francesco, dove li aspetta una tavolata di piatti tipici. Nel pomeriggio viene portata in processione per le vie del paese la statua del Santo, conservata presso la Chiesa Madre.
Periodo compreso tra la Domenica delle Palme e la Domenica di Pasqua
Settimana Santa e Pasqua
Le celebrazioni iniziano con la Domenica delle Palme, durante la quale si rievoca l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Si svolge una processione, che parte dalla Chiesa Madre, nella quale i fedeli tenendo in mano ramoscelli d’ulivo o palme e accompagnano il prete in sella ad un’asina per le vie del paese. Arricchiscono la processione il corteo con “i dodici Apostoli” impersonati da fedeli, e “S.Giovannino” (impersonato da un bambino) con un agnello, che rappresenta S.Giovanni Battista. Il Mercoledì Santo, con la silenziosa processione che accompagna il Gesù di carta pesta (utilizzato per la crocifissione del Venerdì Santo) dalla Chiesa Madre alla chiesetta del Calvario, dove un sacerdote, con una predica sul tradimento di Giuda, invita i fedeli a meditare sul sacrificio di Cristo. In seguito, il corpo di “Gesù” viene adagiato sotto l’altare della chiesetta, dove i fedeli portano fiori e i tipici “piatticeddi” (germogli di legumi, lasciati crescere al buio su ovatta umida, e infine decorati con fiori di campo) fino al venerdì mattina. Il Giovedì Santo, nella Chiesa Madre viene celebrata la messa che ricorda l’istituzione dell’Eucarestia e la “lavanda dei piedi”: il celebrante indossa un grembiule e con un catino e una brocca, lava i piedi ai fedeli che, per l’occasione, vestono i panni dei dodici Apostoli. Nel pomeriggio del Venerdì Santo, vengono portati in processione dalla Chiesa Madre alla chiesetta del Calvario, la Madonna Addolorata e S. Giovanni, e collocati ai piedi della Croce, si assiste alla prima predica del celebrante. Segue alle ore diciotto la predica della morte, durante la quale Gesù spira chinando la testa coronata di spine, dopo che un uomo da dietro la croce allenta lo spago. La sera Gesù viene deposto in un’urna dove, circondato da fratelli e da uomini vestiti da centurioni, viene portato in processione, con i simulacri di S. Giovanni e dell’Addolorata, per le vie del paese. La sera del Sabato Santo i fedeli si recano in chiesa per partecipare alla celebrazione della veglia pasquale e della Resurrezione. La mattina della Domenica, si assiste alla rappresentazione dell’incontro “Lu ‘ncuontru” tra la Madonna e Gesù. Le due statue partono insieme dalla Chiesa Madre, per poi seguire due strade differenti: Gesù sale verso il Corso Umberto, e la Madonna scende per Via Roma cercando Gesù. L’incontro avviene in Via Cappuccini dove la Madonna, lasciando scivolare il mantello di velluto nero, corre verso Gesù, annunciata dall’innalzamento dello stendardo. Accompagnati dal suono festoso della banda e dai fedeli, la processione procede per le vie del paese fino alla Chiesa Madre.
29 Giugno
Festa dei Santi Pietro e Paolo
In occasione della festività in onore dei santi, il casale di S. Pietro in passato era il centro di una grande e importante fiera, a ricordo della presenza di uno dei più antichi mercati tra quelli ricordati nelle cronache siciliane. In occasione della festa si svolgeva una cavalcata del clero e dei Giurati del Comune, che da Castronovo si recava a S. Pietro: essa era preceduta dallo stendardo reale. Nel 1817 la fiera fu trasferita all’interno del paese; importante era la presenza del bestiame e delle attrezzature agricole, che richiamava i paesi vicini. Oggi il paese si riempie di bancarelle con merce di ogni genere. Avviene comunque il tradizionale raduno presso il Casale di San Pietro dove si tiene la sfilata in abiti d’epoca del corteo storico e la tradizionale “pisata”.
tra Luglio e Agosto
Palio dei Rioni
Si sfidano i quattro rioni principali in diversi giochi; si svolge solitamente tra il mese di luglio e agosto, per coinvolgere anche gli emigrati, in ferie in questo periodo. Il palio è organizzato dal Comune, e gestito da Capi Rione e Capitani di ogni quartiere
Castrum Art Village
Castrum Art Village è un evento in cui arte, archeologia, paesaggio e musica sono fusi insieme e valorizzati nella sede del colle S. Vitale.
13 Dicembre
Festa di Santa Lucia
la festa di Santa Lucia è caratterizzata dalla degustazione, solitamente in Piazza Municipio, delle tipiche “sfinci” e dalla famosissima “cuccìa”.