Cenni storici
Porto Empedocle (l’immaginaria Vigata del commissario Montalbano di Andrea Camilleri) nasce come il porto di Girgenti, abitato da un gruppo di pescatori. Intorno al 1830 il molo cominciò ad assumere notevole importanza nelle esportazioni dello zolfo, questo portò i commercianti a trasferirsi nel “Molo di Girgenti”, e di conseguenza verso l’autonomia concessa nel 1851 dal re Ferdinando II. Il 4 gennaio 1863 assumeva l’attuale denominazione di Porto Empedocle, in onore al filosofo e uomo di scienza Empedocle che nacque nel 492 a.C. nella vicina Akragas.
Attrattiva principale
La Torre di Carlo V fu costruita nel 1554 dal viceré Giovanni De Vega sotto ordine di Carlo V, in seguito ad un periodo di crisi che portò ad un esaurimento del traffico portuale. La torre doveva servire per difendere il “caricatore” dagli attacchi delle navi turche, ma ulteriori ricerche hanno dimostrato che la torre fosse una riedificazione di un’altra esistente già nel 1360. Durante la dominazione borbonica la torre venne trasformata in una prigione in cui, nel 1848 morirono 114 prigionieri. Tale strage viene ricordata da Andrea Camilleri nel libro “La Strage dimenticata”.
Da visitare
La cappella di san Calogero
La cappella si trova in via Empedocle, è stata realizzata all’interno dello stabile della Compagnia di Portuali, con l’ingresso di fronte al lato orientale del porto, in questo modo il Santo nero ha lo sguardo rivolto al porto e protegge sempre i portuali e l’intera città. All’interno della cappella è possibile accedere ad un museo fotografico sulla storia della festa San Calogero. Costruita da pochi anni grazie all’intervento del comitato dei festeggiamenti in onore al Santo.
Il busto del filosofo Empedocle
Empedocle nacque nella vicina Akragas (città di Agrigento) nel 492 a.C. Secondo Empedocle le radici del mondo sono rappresentate da quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco che insieme costituiscono la natura. In base al suo pensiero questi elementi si mescolavano attraverso un’interazione tra amore e odio, sempre in continuo contrasto tra loro. Nella statua viene riportata la frase “dall’azione dell’amore tutto nasce, dall’azione dell’odio tutto si disgrega”. La statua è collocata in piazza Empedocle, in prossimità del Terminal bus.
La statua di Pirandello
La statua situata in via Roma, fu realizzata in onore del celebre scrittore. Prima della sua nascita il padre decise di trasferire la famiglia nella campagna isolata oggi chiamata Caos, che si trova tra Agrigento e Porto Empedocle, per evitare l’epidemia di colera diffusa in quegli anni.
La statua di Montalbano
Collocata in via Roma, prima della sua costruzione venne indetto un “concorso” nel paese, in cui i bozzetti di diversi scultori vennero votati dalla popolazione. Inoltre lo stesso Andrea Camilleri dichiarò che questa aveva il volto di colui che l’autore aveva immaginato come il commissario Montalbano.
La Chiesa Madre
La chiesa madre di Porto Empedocle venne costruita nel 1872. La costruzione della Chiesa ha avuto un percorso lungo e e controverso, questo ci fa capire come sia difficile stabilirne lo stile preciso in quanto i vari componenti che la rendono così particolare sono stati inseriti in tempi diversi, ma lo stile che senza dubbio si avvicina di più e lo rappresenta maggiormente è quello barocco. Il 4 dicembre 1904 venne aperta al culto. L’Arc. Valenti benedì il sacro tempio dedicandolo al SS. Salvatore, alla Immacolata e a S. Gerlando (patrono della città), mentre il Sac. Marullo celebrò la Messa alla presenza di tutte le autorità e dei fedeli. L’ampio portone di legno è preceduto da una grande scalinata composta da mattoni in pietra lavica ed è incorniciato da due colonne che sostengono un timpano spezzato, dove al centro risulta essere raffigurato il Sacro cuore di Gesù. Nella parte alta che sovrasta il portone si trova una grande finestra impreziosita dalla raffigurazione della Madonna del Buon Consiglio. Entrando si viene subito accolti dal candore della struttura bianca che insieme alle statue e ai suoi affreschi trasmette sia un senso di immensità che di serenità.
Le scalinate artistiche
La scalinata artistica, decorata con particolari e colorate mattonelle, è situata in via Roma, di fronte alla chiesa Madre. Le mattonelle sono state realizzate e dipinte nell’ambito del progetto scolastico “Dedalo”, dai bambini della scuola media Vivaldi, nell’anno 2008/2009.
La casa natale di Andrea Camilleri
Noto scrittore empedoclino, autore del celebre “Commissario Montalbano”, nasce a Porto Empedocle il 6 Settembre 1925. L’autore vive nella sua casa sita in via La Porta fino al raggiungimento della maturità ottenuta al liceo classico Empedocle di Agrigento, dopo la quale si trasferì a Roma.
L’Auditorium San Gerlando
Ristrutturato e aperto al pubblico per eventi e mostre, questo era precedentemente una chiesa. La chiesa di San Gerlando, conosciuta in quel tempo come Chiesa Madonna del Buon Consiglio, venne edificata tra il 1765 e il 1770, al tempo del Vescovo Lucchesi Palli, anche se alcuni documenti dimostrano che la campana venne costruita nel 1740, per cui la chiesa in quegli anni doveva essere già stata completata, il Vescovo in questo anno era il mons. Lorenzo Gioeni. Per molti anni la Chiesa venne abbandonata e lasciata in uno stato di degrado, studi dimostrano infatti che già prima del 1889 il tetto della Chiesa era crollato, ma ciò non impedì la celebrazione di riti religiosi. Nei primi anni del 1900 la Chiesa venne sconsacrata e per molti anni rimase abbandonata.
Torre Carlo V
L’edificio è caratterizzato da una forma a piramide tronca. Sul lato orientale viene raffigurato uno stemma araldico con un cane levriero che tiene con le zampe uno scudo in cui al centro è presente il motto:“Malo mori quam foedari”, ovvero “Meglio morire che disonorare”. All’interno della torre è possibile visitare le fosse e la Sala Cannoniera. Inoltre al momento è presente la mostra di Giuseppe Agnello “Memorie: vedute laterali e oblique”.
Il porto
Nacque nel 1763 come Molo di Girgenti sotto indicazione di Re Carlo III di Borbone utilizzando i resti del tempio di Zeus. Nel 1863 le esportazioni di zolfo contribuirono a rendere fiorente l’economia della città e al trasferimento dei commercianti e di conseguenza all’autonomia di Porto Empedocle. Attualmente dal porto partono le navi dirette per le isole Pelagie.
Il Complesso Monumentale Empedocles
Posizionato all’ingresso del porto il complesso è costituito da quattro elementi bronzei, che rappresentano i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco che simboleggiano i punti principali del pensiero del filosofo Empedocle. Il monumento è incompleto in quanto al centro è prevista la collocazione di una scultura del medesimo autore che raffigurerà “l’amore e l’odio”. L’opera è stata realizzata dallo scultore e artista americano Greg Wyatt, donata da quest’ultimo al Comune di Porto Empedocle.
Tipicità del comune
U Panareddru cu l’ova: Dolce tipico Pasquale con un grande biscotto che avvolge al suo interno un uovo bollito e decorato con palline di zucchero colorate.
Appuntamenti
MARZO
Festa di San Giuseppe