Cenni storici
E’ un piccolo Comune della Sicilia in provincia di Caltanissetta, circondato da paesi palermitani, che conta circa 2000 abitanti, inoltre a Resuttano appartengono le due frazioni di Ciolino e Tudia. Il territorio, prevalentemente collinare, si trova nella zona settentrionale della provincia stessa, sorge a 600 metri sul livello del mare, ad ovest del fiume Salso; dista circa 3 km dall’imbocco autostradale e 40 km da Caltanissetta. L’origine di Resuttano risale all’epoca medievale, come testimoniano numerosi reperti archeologici della zona, ma con molta probabilità era già nota agli arabi. La costituzione dell’attuale nucleo urbano risale invece al XVII secolo.
Attrattiva principale
Il paese gode di un clima mite e soleggiato, dove ci si può rilassare, passeggiando tra le vie del paese e tra le campagne circostanti, dove sorge anche il Castello di Resuttano. Si possono visitare: la Chiesa Madre, la Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa di San paolo e la Cappella di Santa Teresa che si trova nella parte più alta del paese. Proprio nella parte più alta del paese si trova anche il museo etno-antropologico.Si possono degustare i prodotti tipici del territorio in aziende agrituristiche che si trovano nel territorio circostante Resuttano, come l’agriturismo “Monaco di mezzo”, “Tudia in collina”, Feudo Catuso, e Feudo Tudia.
Da visitare
CHIESA MADRE
Fu eretta nel XVIII secolo per volontà di Federico II e sorge in piazza Roosevelt;essa è dedicata all’Immacolata Concezione e presenta una facciata semplice con due torri laterali con i campanili; all’interno troviamo tre navate e le pareti abbellite da statue ed affreschi. L’altare maggiore fu realizzato in marmo policromo, per volere dell’Arc. Stella, di cui troviamo una statua nella navata di sinistra, dove vi è anche la Cappella del SS. Sacramento; in fondo alla navata si trova il Fonte battesimale, lungo la navata centrale vi è un pulpito in legno lavorato, invece, nella navata laterale destra troviamo la Cappella del SS. Crocefisso, dove è riposta l’urna con il Cristo morto. Nelle pareti laterali sono raffigurate rispettivamente, la Passione di Cristo e la purificazione del mondo.
MONUMENTO AI CADUTI
Al monumento dei Caduti ci si arriva percorrendo la strada principale fino in Piazza Matteotti. Il monumento,costruito nel 1972, ricorda i Caduti il 4 Novembre.
CHIESA DELLE ANIME SANTE E CHIESA DI SAN PAOLO
Dopo qualche metro, sulla destra del Monumento dei Caduti si trova la Chiesa delle Anime Sante. Percorrendo la via Castelnuovo, si arriva tramite la salita San paolo, alla Chiesa di San Paolo, che fu costruita in soli 5 anni, dal 1830 al 1835; è costituita da una sola navata, a sinistra troviamo l’ostensorio, a destra la statua della Madonna Addolorata.
CHIESA DI SANTA TERESA
Continuando a salire verso la parte alta del paese troviamo in piazza Calvario, la Chiesa di Santa Teresa, ovvero una piccola cappella, dove si celebra il Santo Rosario durante i primi quindici giorni di Agosto.
MUSEO ETNO-ANTROPOLOGICO SULLA CIVILTÀ’ CONTADINA
In seguito in via Ospizio, ex convento dei Cappuccini, troviamo il Museo etno-antropologico sulla civiltà contadina, dove è possibile osservare vari oggetti donati dalla Chiesa e dai cittadini, che rappresentano la vita contadina e in famiglia dei nostri antenati.
CASTELLO DI RESUTTANO
Il Castello di Resuttano si trova all’uscita del paese; è un antico edificio rurale che, si pensa, venne costruito dagli arabi a fini militari, vista la posizione strategica, in quanto costituiva la porta d’ingresso per i centri madoniti, ma in seguito trasformato in parte in una masseria.
Tipicità
Nel visitare Resuttano, si possono degustare alcuni prodotti eno-gastronomici tipici, quali, la ricotta col siero, le “cucchie”, i “masticuttina”e molto altro. Recandosi nelle campagne dei pastori, circostanti al paese, oppure nell’annuale sagra della ricotta che si svolge ogni anno in occasione della festa dell’Epifania, si può degustare la ricotta col siero, osservando il pastore che la prepara davanti ai nostri occhi, dal latte appena munto. Un altro prodotto tipico del periodo natalizio è la “cucchia”, il cui nome può derivare dal termine “accucciare” ossia mettere insieme, o “cucchiara” quindi cucchiaio, riferendosi in ogni caso al ripieno del dolce: l’antica ricetta prevede una frolla ripiena di fichi secchi, mandorle tritate, scorza d’arancia, ma vi sono altre ricette che prevedono nel ripieno, soltanto le mandorle tritate, oppure mandorle, uva passa, e zucca. I “masticuttina” invece, sono dei dolci preparati nel periodo di settembre, in quanto nell’impasto si inserisce il succo dei ficodindia (frutto di stagione). Per la festa di Santa Lucia, è possibile degustare nella piazza antistante la Chiesa Madre, la “cuccia”, ossia grano cotto, condito con olio e sale, oppure con lo zucchero.
Appuntamenti
19 MARZO
Festa di San Giuseppe
Nella settimana prima, il Santo viene esposto davanti all’altare, fino a giorno 19, quando viene celebrata la Messa in suo onore, nella Chiesa madre. Dopo la Messa, il Santo viene portato in processione, ed è accompagnato oltre dai tanti fedeli, dalla Confraternita di San Giuseppe. In onore del santo i fedeli che hanno fatto un voto al Santo per una Grazia ricevuta, in questi giorni realizzano la tavolata dei “virgini”, una tavolata a cui siedono 12 verginelli (tanti quanti erano gli Apostoli); nella tavolata ci sono cibi caratteristici che vengono offerti ai tanti fedeli: la pasta fatta in casa con i legumi, il baccalà (stoccafisso), i cardi, i finocchi, il pane di San Giuseppe, le arance e il vino.
4 MAGGIO
Festa del S.S. Crocifisso
Le celebrazioni iniziano una settimana prima con la Messa e il Rosario ogni giorno. Giorno 2 e 3 la banda musicale gira per il paese per raccogliere le offerte dei fedeli. La sera della vigilia nella chiesa madre viene effettuata la veglia biblica. Il giorno della festa vengono celebrate varie messe, dopo la Messa delle 18,30 viene effettuata una grande processione dove vengono portate, oltre alla Statua del Crocefisso, anche la Statua dell’Addolorata, di San Giuseppe e di Santa Lucia, ognuna accompagnata dalle relative confraternite. A concludere i festeggiamenti, oltre ad uno spettacolo, a mezzanotte ci sono i fuochi pirotecnici.
15 SETTEMBRE
Festa di M.S.S. Addolorata
La preparazione alla festa, inizia una settimana prima e consiste nel solenne settenario in onore della Vergine: giorno 12 viene celebrata la Santa Messa in onore dei bambini e della vita, con la benedizione durante la celebrazione dei bambini e delle gestanti; giorno 13 è dedicato agli anziani e agli ammalati, con la benedizione durante la Messa, con l’olio degli infermi, la sera della vigilia viene effettuata una fiaccolata che parte dalla Chiesa San Paolo e arriva alla Chiesa Madre. Giorno 15 oltre alle varie celebrazioni, dopo la Messa delle 18,30 viene fatta con la Statua che rappresenta la Madonna Addolorata, accompagnata dalla Confraternita, una processione per le strade del paese, per arrivare nuovamente alla Chiesa San Paolo. La sera della festa viene realizzato il festival canoro in memoria di Padre Indorato, parroco della parrocchia di San Paolo, in cui bambini e ragazzi si esibiscono nel canto, di fronte alla platea e alla giuria che alla fine decreta il vincitore della serata. A mezzanotte vengono effettuati inoltre, i giochi pirotecnici.
8 DICEMBRE
Festa dell’Immacolata Concezione
Messa in onore della Madonna, celebrata nella Chiesa Madre.
13 DICEMBRE
Festa di Santa Lucia
La Messa viene celebrata alle 18.30; in questa occasione i fedeli portano, per devozione, all’altare dei cesti con dei piccoli pani che rappresentano gli “occhietti di Santa Lucia” che vengono benedetti e offerti. Alla fine della Santa Messa, nella piazza di fronte la chiesa, viene realizzata la “sagra della cuccia” che viene offerta ai fedeli, e viene condita con olio e sale, oppure con lo zucchero.
25 DICEMBRE FINO AL 6 GENNAIO
Presepe Vivente
Ambientato nel Centro storico di Resuttano, da via Muratori, fino a Piazza Roosevelt dove si trova la Chiesa Madre; è articolato in tre giornate, generalmente il 26 dicembre, la prima domenica di Gennaio e il 6 Gennaio. I protagonisti di questo presepe sono bambini e adulti e rappresentano i vecchi mestieri all’interno delle case che vengono messe a disposizione dai proprietari stessi. Vi sono anche animali, come pecore e galline; l’asino e il bue si trovano nella Capanna, dove viene rappresentata la scena principale, ovvero la nascita di Gesù bambino. La Sacra famiglia è realmente rappresentata da una coppia che durante l’anno ha avuto un bambino; alla scena prendono parte inoltre alcuni bambini che rappresentano gli Angioletti e i Re Magi che il giorno dell’Epifania, portano i doni al bambin Gesù. Inoltre all’interno del presepe si possono ammirare: il mulino, filande (filatrici), furnara (fornai), pastara (pastai) ecc. E’ possibile degustare anche dei prodotti tipici realizzati all’interno delle scene, come il pane fatto in casa, i ceci e le lenticchie. Prima della scena finale che rappresenta la Sacra Famiglia, ogni anno viene dato un messaggio ai visitatori, su un fatto di cronaca avvenuto nel corso dell’anno, ad esempio come il tema dei barconi dei migranti affondati, con una scena che si articolava in due parti; da un lato, la poltrona con la tv, che rappresenta quello che facciamo tutti i giorni e dall’altro una barca in cui un personaggio del presepe ti faceva salire, per capire che ognuno di noi può salvare una vita. Nella piazza, dove si arriva al termine del presepe, vengono allestiti anche degli stand dove si possono gustare prodotti tipici, offerti dalle varie aziende Resuttanesi, come le cucchie (dolci tipici fatti con i fichi e le mandorle), panettoni, salsiccie, salami, ecc. L’ultimo giorno della rappresentazione viene allestito un ulteriore stand per la degustazione della ricotta.
Settimana Santa
La Settimana Santa ha inizio con la Domenica delle Palme, durante la quale si celebra l’entrata di Gesù a Gerusalemme; in occasione della Messa delle 10,30 vengono benedette le palme e i ramoscelli d’ulivo, portati dai fedeli in una piccola processione. Il Mercoledì sera nel parco urbano, viene rappresentato il tradimento di Giuda per trenta denari e l’ultima cena. Nel pomeriggio del Giovedì Santo, di fronte la Chiesa Madre viene rappresentata dalla Confraternita di San Giuseppe, l’ultima cena, durante la quale il Sacerdote benedice i dodici pani e le altrettante arance e le distribuisce ai fratelli. La sera stessa, nella Chiesa, davanti la Cappella del Sacro cuore, viene esposto il Cristo morto, rimane lì fino a venerdì mattino. Durante la notte i fedeli vanno a baciare il Cristo, si dice che “prendono pace”. La mattina del Venerdì Santo nella piazza viene rappresentata la condanna di Cristo da parte di Ponzio Pilato, in seguito viene preso il Cristo morto e posto in un lenzuolo, viene portato in Solenne Processione al calvario, accompagnato dalle Confraternite del Crocefisso, di San Giuseppe, oltre alla banda musicale e ai fedeli. All’altezza della Chiesa delle Anime Sante, si unisce alla processione la Madonna Addolorata e la sua Confraternita. Giunti al calvario il Cristo viene deposto sulle Croce. Nel pomeriggio si va nuovamente al calvario, in cui si ha l’ultima rappresentazione in cui sono presenti oltre ai centurioni, anche la Madonna Addolorata, San Giovanni ed Elisabetta. Al termine della rappresentazione, Cristo viene posto nell’Urna e riportato in processione alla Chiesa Madre, mentre la Madonna Addolorata viene accompagnata nella Chiesa di San Paolo. Alla processione prendono parte anche i “lamentatori” con le cosiddette “parti”, ossia canti popolari in dialetto resuttanese, che raccontano la Passione e la morte di Cristo. Durante la giornata del Sabato Santo non viene celebrata l’eucarestia; i fedeli si riuniscono in Chiesa alle 23:00 per la Veglia Pasquale, durante la quale, davanti alla Chiesa vengono bruciati dei pezzi di legnetti con i quali vengono fatte delle piccole Croci che vengono date ai fedeli. Alla mezzanotte suonano le Campane, come segno della Resurrezione di Cristo, vengono accese tutte le luci della Chiesa e si celebrata l’Eucarestia.