Cenni storici
Piedimonte Etneo è un comune della Sicilia ai margini della provincia di Catania,da cui dista 45 km, a 363 m di altitudine, proteso verso il Mar Ionio, ed il suo abitato si estende su una delle tante colline che formano il meraviglioso versante orientale della Sicilia, dallo spiovente montano, su cui si adagia, si scorge un orizzonte vastissimo, tra l’Etna fumante e il mare di Taormina a Siracusa. Esso fu edificato nel secolo XVII, fu battezzato Belvedere per la sua posizione e l’incantevole panorama. Successivamente, nel 1650, il barone di Francoforte, e principe di Palagonia, Ignazio Gravina Cruillas, possessore del territorio di Piedimonte Etneo, denominò la propria terra “Piemonte”. Solo il 22 Settembre 1687, però, Piemonte venne sancito ufficialmente come nuovo paese, per poi successivamente prendere il nome di Piedimonte Etneo. Il comune vanta numerose tradizioni a cui la popolazione è particolarmente legata. Sono famose attività legate all’artigianato ed all’agricoltura, tra le quali figurano agrumicultura, olivicoltura e soprattutto viticoltura. Il turismo è intenso durante tutto l’anno ma è particolarmente concentrato durante i festeggiamenti della tradizionalissima “Festa della vendemmia” unica nel suo genere, con sfilate di usi e costumi tradizionali del luogo. Il nuovo paese prese le mosse dall’originario nucleo di case contadine, poste lungo lo “strascino”, che dalla montagna giungeva alla costa. Da questo punto il paese potè allargarsi e le sue strade si aprirono larghe e rettilinee con ampie piazze, grazie al nuovo principe di Palagonia, Ferinando Francesco (1675-1736), al quale si deve l’espansione settecentesca del paese e l’impronta umanistica che tuttora lo caratterizza e che in breve tempo trasformò un piccolo borgo rurale in una vivace comunità. Il cuore del nuovo paese fu la casa del principe, un edificio di struttura seicentesca di modeste condizioni, adiacente alla prima chiesa dedicata a Sant’Ignazio di Loyola, che fu elevata a parrocchia nel 1689 ed ad un ampio piano dove, nel 1711, venne costruita la Chiesa Madre. Nel 1812 Piedimonte Etneo fu elevato a comune e primo sindaco fu il signor Domenico Voces, che era stato più volte amministratore civico.
Attrattiva principale
Il comune di Piedimonte Etneo vanta numerose feste tipiche tradizionali, grazie alle quali è meta ambita dei turisti. Oltre alle tradizionali feste, attrattiva dei turisti è anche la speciale collocazione geografica che rende Piedimonte intermezzo tra il mare e la montagna.
Da visitare
Porte di San Fratello
una porta d’ingresso costruita intorno al 1712, denominata San Fratello perché guardava idealmente verso i possedimenti della moglie del Principe, Baronessa di San Fratello. Costruita interamente in pietra lavica, i due pilastri sono collegati da un pregevole arco in ferro battuto.
Piazza Giacomo Matteotti
dove ogni lunedì vi è il tradizionale mercato ed inoltre si svolgono feste e attività ricreative. Al centro di questa piazza possiamo ammirare il Fonte Vecchio (anticamente si trovava in piazza Madre Chiesa), una vasca ottogonale al centro della quale si innalzava un putto con una brocca da cui fuoriusciva un grosso zampillo d’acqua. Il putto per i piedimontesi è riconosciuto con il nome di Pisciapupu.
Museo della musica (ex oratorio) di recente costruzione, dove periodicamente vengono organizzate attività ricreative e musicali per la collettività e per lo sviluppo artistico dei più giovani cittadini.
Convento dei cappuccini
dove si trova la Chiesa dell’Immacolata con annesso Convento dei Padri Cappuccini. Al suo interno si ammirano opere di notevole valore: gli altari laterali in intarsio ligneo e l’altare maggiore scolpito in legno su cui domina un bellissimo quadro dell’ immacolata Concezione. Alla sua base vi è il pezzo più pregiato: un maestoso tabernacolo in legno a minuti intagli, opera artigianale del 1700 scolpita dal frate Celestino di Aidone. All’interno della composizione, elaborata con sovrapposizione di colonne e nicchie vi sono le figure dei Santi.
Piazza Madre chiesa
Sulla piazza Madre Chiesa è presente il monumento ai caduti, opera dell’artista Gazzari, impiantato nel 1922.
Chiesa Madre
costruita nel 1713, e che dopo i lavori di fine Ottocento mostra oggi una forma basilicare a tre navate, in stile classico barocco, con le particolari colonne stilizzate nella facciata e ed all’interno con capitelli dorici ionici e corinzi. All’interno ci è la cappella del patrono Sant’Ignazio, con la statua del Santo chiusa all’interno, con una porta lavorata a sbalzo con pannelli argentei. Degni di nota anche i numerosi quadri raffiguranti la vita dei Santi, e un organo settecentesco, dono del Principe. Di fronte l’ingresso principale della chiesa si svolge la vigilia di Natale il tradizionale ceppo, un uso che i devoti si tramandano da generazioni (a dummata da zuccata).
Piazza Belvedere Percorrendo via Forni si può ammirare lo splendido panorama dalla piazza Belvedere che comprende il territorio che va da Riposto a Taormina, e una porta antica con un particolare cornicione lavorato in pietra lavica.
Museo della vite sede della Pro Loco di Piedimonte Etneo
Chiesa Sant’Ignazio di Loyola Prima chiesa di Piedimonte Etneo, fu eletta chiesa nel 1689, prima cappella di palazzo dei baroni. Fu intitolata a S.Ignazio di Loyola, patrono di Piedimonte Etneo, dallo stesso fondatore della cittatidina di Piedimonte Etneo, il principe Ignazio Sebastiano Gravina, a ricordare lungo i secoli, a tutti i piedimontesi, il nome del fondatore della loro cittadina.
Chiesa San Michele fatta costruire nel 1718 dal Principe Ferdinando Francesco come voto verso l’arcangelo Michele che aveva esaudito le sue preghiere in seguito ad una sommossa popolare a Palermo quando rivestiva la carica di Pretore.
Piazza Roma opera in cemento stile liberty, realizzata nel 1932.
Villa Barbagallo villa privata
San Gerardo
Appena fuori dal centro abitato si arriva nella borgata di S. Gerardo, dedicata al santo di Maiella, dove sorge un Santuario, costruito nel 1928. La zona rappresenta un’oasi di tranquillità, e di villeggiatura nel periodo estivo.
Presa
Dopo quattro km di salita si giunge a Presa, storica frazione di Piedimonte, nota per la freschezza del clima, per i meravigliosi paesaggi, per la flora e i frutti e per la salubrità dell’acqua, che sgorga dalle caratteristiche “Tre Fontane”. Presenta al centro della piazza principale la Chiesa Madonna delle Grazie, costruita nel 1873 in stile neoclassico, composta di tre navate. Ha pregiati altari di marmo e quadri di valore artistico. La frazione si popola particolarmente di villeggianti durante il periodo estivo, e di cittadini che possiedono una seconda dimora.
Vena
Il Santuario di Maria SS. della Vena si trova a Vena e le sue origini risalgono nel lontano 597 dell’era cristiana. Monaci basiliani, per sfuggire alle prime persecuzioni iconoclastiche s’inerpicarono sulle alture dell’Etna portando in salvo il quadro di una Madonna dipinta in stile bizantino, su una tavola in cedro. La leggenda narra che la mula che recava addosso il quadro inciampò sul terreno, dove apparve una vena d’acqua. Il segno fu considerato come divino e i frati decisero di fermarsi nel posto, per fondare con il consenso del Papa Gregorio Magno uno dei sei monasteri gregoriani in Sicilia. L’odierna chiesa sorge sui ruderi del vecchio eremo basiliano scomparso a causa di fenomeni tellurici e colate laviche che nei secoli si sono succedute.
Tipicità
Il comune di Piedimonte Etneo, così come tutti i comuni siciliani, vanta una vasta quantità di prodotti tipici quali salsiccia, zeppole, granita, paste di mandorla, pasticceria varia e vino che tra tutti spicca grazie all’ormai famosissima Festa della vendemmia.
Appuntamenti
Festa della Vendemmia
(ultima domenica di settembre) con degustazione e vendita di prodotti tipici locali, la pro loco partecipa all’organizzazione
Sagra del pane condito
nella frazione di Vena (terza Domenica di Agosto) degustazione del tradizionale pane o “cuddura” condito con olio, aglio, acciughe e olive; organizzata dalla Pro Loco
Sagra della rosetta con la mortadella
(8 settembre) degustazione della rosetta con mortadella e di prodotti tipici
Mercato settimanale: Lunedì dalle 8.00 alle 13.00
Festa di S. Sebastiano (domenica successiva al 20 gennaio)
Festa di S. Ignazio di Loyola (31 luglio)
Festa Maria SS. Dell Grazie fraz. Presa (II^ Domenica di Agosto)
Festa di S. Gerardo fraz. S Gerardo (ultima domenica di Agosto)
Festa di Maria SS Bambina (8 settembre)
Festa della SS. Maria della Vena ( I^ domenica di settembre)