Comune di Savoca

Savoca, ME, Italia

Cenni storici


Savoca è un comune della Sicilia in provincia di Messina, è inserita nel circuito dei borghi più belli d’Italia dal 2008 ed è conosciuta anche come città d’arte.Il nome è collegato al SAMBUCO, in dialetto “savucu”, pianta che cresce in tutto il territorio e che è raffigurato anche nello stemma del paese. Savoca fu fondata nel 1139 da Ruggero II. Savoca riacquistò la sua autonomia come comune nel 1948.Il paesino era diviso in 4 quartieri: Quartiere di S. Antonio, situato fuori le mura e distrutto da una frana nel 1880;Quartiere di S. Giovanni, situato sotto il monte Calvario; Quartiere Pentefur, il più antico quartiere; Pentefur per alcuni significa “cinque ladri” e prende il nome dalla leggenda popolare di 5 ladroni che fuggiti dal carcere della vicina Tauromoenium; Quartiere di S. Rocco, antica residenza dei pescatori che abitavano dopo aver lavorato sulla marina. Ancora oggi c’è la chiesa dedicata a S. Rocco, del 1593. Pentefur era già stata abitata in età preistorica. Dopo la caduta dell’impero Romano d’Occidente Pentefur fu colonizzata dai Bizantini. Nell’827 d.C. fu conquistata dagli Arabi e costruirono il muro di cinta che circondava la città. Nel IX secolo Savoca ebbe il suo primo periodo di sviluppo con gli alberi di agrumi, melanzana, canna da zucchero, cotone e albicocco. Dopo gli Arabi arrivarono i Normanni che edificarono la Cattedrale dedicata alla Madonna Assunta, nel 200 le chiese di San Michele e San Nicolò. Nel 400 Savoca ebbe un aumento demografico ed economico grazie ai nobili che l’hanno abitata per tutto il secolo. Nel 600 Savoca fu vittima del malgoverno spagnolo e dalla sottomissione alla città di Messina perdendo il suo splendore nonostante le sue risorse. Nel 1817 Savoca viene inglobata nel distretto di Castroreale. Nel 1880 a causa di una frana sparì il quartiere di S. Antonio. Nel 1908 il terremoto fece crollare il palazzo municipale, creò danni alla Chiesa Madre e a quella di San Nicolò. Nel 1928 il comune di Savoca venne accorpato a quello di Santa Teresa di Riva. Savoca è stata scelta dal cinema per ambientare “ Il Padrino”.

Attrattiva principale


Savoca Arte e Mestieri

Si svolge la III settimana di agosto (venerdì, sabato e domenica). Per le vie del borgo viene allestita una mostra-mercato dove vengono esposti gli utensili dei lavori che venivano svolti nell’antichità a Savoca e avviene anche una dimostrazione dell’utilizzo. Viene esposto tutto ciò che riguarda la lavorazione del ferro battuto, ceramiche, terrecotte, arredamento in legno e in pietra e i ricami. All’interno del centro filarmonico Maria SS Immacolata si allestisce una mostra fotografica e di pittura e spettacoli di musica collegati alle tradizioni siciliane.

 

Da visitare


Chiesa Santa Maria in Cielo Assunta

Essa fu costruita nel 1130 dai Normanni. Tra il XV e il XVI secolo venne ristrutturata da Don Pietro Trimarchi ( conosciuto architetto di Savoca) dando alla Chiesa Madre uno stile rinascimentale. Tra il 1555 e il 1736 vennero ristrutturati il campanile e la canonica. Durante il terremoto del 1908 crollò la cuspide del campanile. Dal 1910 fa parte dei monumenti nazionali.

Chiesa di San Michele

La sacra struttura risale al XII secolo. Apparteneva al castello Pentefur. Nel 420 si costruirono i portali in stile gotico- siculo. Alla fine del 600 venne restaurato l’interno della chiesa secondo lo stile barocco. Anch’esso monumento nazionale dal 2002.Chiesa di San Nicolò, risale al XIII secolo costruita dai Normanni. All’esterno della chiesa a partire dal medioevo fino al XIX secolo hanno trovato sepolti i cittadini appartenenti ai ceti popolari. Ancora oggi sotto la chiesa troviamo le cripte- ossuario che contengono i resti.

Chiesa di San Nicolò

custodia la statua della Patrona di Savoca, Santa Lucia.

Chiesa del Calvario

Essa è situata sopra il quartiere di San Giovanni sul colle del Calvario. Nel 1735 i Gesuiti vi fecero le stazioni della Via Crucis. Questa chiesa è sempre stata legata alla settimana Santa, ancora oggi si rappresenta la Passione di Cristo.

Chiesa di Gesù e Maria

La struttura risale al 500. L’interno presenta uno stile barocco.

Chiesa dell’Immacolata

venne edificata nel 1621.

Museo storico etnoantropologico

All’interno di esso sono custoditi oggetti di uso quotidiano e attrezzi di vario mestiere che si utilizzavano a Savoca nell’età contadina.

Catacombe del convento dei Frati Cappuccini

si trovano corpi mummificati di alcuni nobili del ‘700.

Castello di Pentefur

che si trova sul colle sopra l’abitato.

Palazzo Trimarchi- Bar Vitelli

L’edificio si trova in piazza Fossìa, si eleva su due piani. Venne costruita tra il 600 e il 700 dalla famigli dei Trimarchi, nota famiglia di Savoca. Al primo piano troviamo il bar dov’è stato girato il famoso fil “ Il Padrino”.

Tipicità


U piscistoccu a ghiotta: Stoccafisso essiccato, cucinato con olio e pomodoro, olive nere, patate, capperi e peperoncino;

Carni i crastu nfurnata ( carne di pecora infornata);

Pane condito: pane casareccio condito con olio, sale, peperoncino e prodotti locali sottolio;

Granita ca zzuccarata: Granita al limone servita con dei biscotti locali la “zzuccarata” molto croccanti e con semi di sesamo.

Appuntamenti


Via Crucis

Settimana Santa

La Via Crucis a Savoca è molto famosa si svolge durante la settimana Santa, il percorso comincia dal convento dei Frati Cappuccini, passa per le vie del centro storico fino ad arrivare sul monte Calvario. Le stazioni sono scavate nella roccia una cosa molto caratteristica.

La Passione di Cristo

Si svolge il mercoledì e il sabato della settimana Santa. Si rappresenta la Passione di Cristo, con i costumi d’epoca. Partendo dal convento dei frati Cappuccini e arrivando fino al monte Calvario.

La Festa patronale di Santa Lucia

Si svolge la seconda domenica di agosto. Organizzata dalla confraternita. La festa comprende due momenti: La processione del simulacro della Santa per le vie del paese; La rappresentazione vivente del martirio a cui fu sottoposta Santa Lucia, con costumi d’epoca. I personaggi principali sono Lucia, U’ Diavulazzu, i Giudei, il Tamburino e 2 vacche.

Vedi Pro Loco Messina