Comune di Villafrati

Villafrati, PA, Italia

Cenni storici


Villafrati è un comune della Sicilia in provincia di Palermo. Esso risale alla metà del 1700 e il suo nome si ipotizza derivi dalla “Masseria” omonima presente nel territorio. Sin dall’epoca preistorica il luogo è stato abitato dall’uomo; Tuttavia, fu fondata dall’aristocratica famiglia Filangeri, sull’antica trazzera regia che fungeva da collegamento tra Palermo e Agrigento in cui giacevano i resti di un piccolo Casale di epoca arabo – normanna. Grazie allo sviluppo del centro abitato fiorirono numerose attività artigianali; tra queste, spiccava in particolar modo la produzione di gesso per costruzione la cui destinazione era per il mercato locale nonché dei paesi limitrofi.

Attrattiva principale


Le Carcare

Villafrati, fino al secondo dopo guerra, fu tra i maggiori produttori di gesso in Sicilia. Il gesso veniva prodotto nelle cosiddette “Carcare”, ossia nelle piccole costruzioni a conduzione famigliare. Il procedimento consisteva nella cottura della pietra viva gessosa all’interno di una fornace dalla forma di tronco di cono; una volta cotta, mediante attrezzi a mano, veniva frammentata in piccoli pezzi, raffinata con i vagli, insaccata. Giunto alla fine il prodotto poteva essere destinato anche per il mercato palermitano Esso fino agli inizi dell’Ottocento veniva trasportato dagli asini; a partire dalla metà del secolo attraverso i tipici carretti. In un piccolo quartiere confinante con l’abitato è possibile ammirare alcune carcare ormai in disuso.

Da visitare


Il Baglio

Il Baglio è un complesso di edifici eretto tra il 1750 e 1760 dalla famiglia Filangeri, destinato alla residenza e suddiviso in aree nobiliari e aree per la servitù. Circondato da tre corti, la pianta è di forma ovale. L’edificio più grande all’interno di esso è il Palazzo Filangeri; vicino a questa struttura si trova l’antico granaio. Attualmente, a seguito di diversi interventi, il luogo funge da Teatro nonché da sede per la realizzazione di numerose manifestazioni culturali.

Palazzo Filangeri

Il Palazzo è simbolo del potere dell’aristocrazia Filangeri. Esso è situato in cima alla collina. Dispone di un portone di ferro sul quale sono raffigurate due foglie di alloro che sostengono una corona in cui si può leggere la scritta C.S.M. (Conte di San Marco). Oggi l’edificio è degradato; tuttavia è possibile ammirare delle decorazioni delle volte in parte affrescate e due stanze con affreschi in tema di ispirazione romantica. Dagli anni Ottanta il complesso edilizio è del comune e sono ancora in corso interventi di restauro.

Chiesa della SS. Trinità

La Chiesa fu finanziata da Vincenzo Filangeri e costruita in onore della S.S. Trinità e della Beata Vergine Immacolata. L’inizio della costruzione avvenne nel giorno della Pentecoste nel 1750 e terminata nel 1765. Lo stile è barocco ed è costituita da un’unica navata con sei altari laterali disposti simmetricamente e dalla stessa forma e decorazione caratterizzata da stucchi e marmi di vario colore. E’ da ammirare in particolar modo la “Porta dei misteri” ad opera dello scultore Biagio Governali. Si tratta di una porta in bronzo avente 6 pannelli i quali raffigurano scene di eventi storico-religiosi del paese. Sopra di essa è altresì possibile notare un quadro che rappresenta le anime del Purgatorio. Inoltre, nella nicchi di S. Francesco di Paola, nel 1858 furono riprodotte su materiale ligneo le fattezze del Santo. Nell’altare di San Giuseppe è posta una statua anch’essa in legno, la quale rappresenta il Santo mentre dà la mano al Bambino Gesù ed è, risalente all’anno 1700; è dello stesso anno il Crocifisso in legno posto nell’altare destinato ad accogliere la scultura; in quello della Madonna del Rosario si può ammirare una tela ad olio del 1770. La Chiesa è Matrice del paese.

Chiesa del SS. Crocifisso

La Chiesa fu eretta ad opera della famiglia Filangeri nel 1745, in onore di Sant’Antonio da Padova ed è situata sul limite della Regia Trazzera che collega Palermo e Agrigento. Essa fino al 1874 possedeva un cimitero. Nello stesso anno la struttura fu abbattuta e ricostruita in seguito all’abolizione della Regia Trazzera e dopo che il paese fu collegato alla nuova strada statale. Le spese gravarono sul popolo. E’ da questo momento in poi che la Chiesa fu dedicata al SS. Crocifisso; da oltre un secolo la terza domenica di settembre esso già veniva celebrato.

Fontana a due cannoli

La fontana è ubicata nei pressi di piazza Umberto I° e donata dal conte San Marco nel 1849. Il materiale utilizzato è la ghisa e possiede artistiche lavorazioni fra le quali emerge lo stemma dei conti. I due cannoli da dove sgorga l’acqua, hanno forma a testa di drago.

Grotte di Monte Chiarastella

Le grotte di Monte Chiarastella sono la dimostrazione dell’esistenza di una significativa colonia preistorica grazie al ritrovamento di alcuni oggetti fittili e di resti umani. Inoltre si è anche ipotizzato lo sviluppo successivo di un insediamento greco sulla sommità dello stesso Monte. In gran parte dell’area sono presenti pascoli e colture agrarie: seminativi, vigneti, alberi da frutta e soprattutto oliveti. La vegetazione del versante orientale e settentrionale del Monte, spicca per la presenza di numerose specie della cosiddetta “macchia mediterranea”, proprio per questo il momento più adatto per visitare la riserva è in primavera quando avviene la fioritura delle piante.

Tipicità


L’itinerario enogastronomico villafratese rientra nell’itinerario “le vie dei sapori”; questo attraversa i territori della provincia di Palermo, che anticamente furono i luoghi di insediamento delle popolazioni arabe e spagnole. Nello specifico le produzioni tipiche sono:

Prodotti caseari

Pecorino Siciliano, ricotta, ricotta salata, primo sale;

Olio extravergine di oliva

Prodotto da millenni, il suo pregio è quello di possedere caratteristiche organolettiche e nutrizionali eccellenti;

Vino

Villafrate possiede numerosi ettari di terreno adibiti a vigneto i quali vantano un’elevata qualità dell’uva e del vino.

Buccellato

Si tratta di un dolce tipico il cui nome in siciliano è “cuccidatu”. E’ un dolce di mandorla e/o ripieno di fichi secchi.

Inoltre il paese è ricco di luoghi dove poter assaggiare le miriadi derivazioni del grano, il latte d’asina e i suoi derivati, per non parlare della carne e dei salumi prodotti da aziende locali.

Appuntamenti


Festa di San Giuseppe

San Giuseppe è il patrono di Villafrati e in questa occasione sono molte le famiglie che per devozione o in seguito a grazia ricevuta, preparano grandi quantità di pane che viene posto in maniera ordinata sugli altari appositamente adibiti; altresì preparano pasta da distribuire alla gente del paese sbizzarrendosi nelle forme e nei condimenti (tra i vari legumi, castagne, broccoletti, finocchi selvatici) non facendo mancare l’abbondante olio d’oliva, produzione tipica locale di tradizione millenaria. La festa si svolge il 19 Marzo.

Settimana Santa

Una tradizione tipica di Villafrati durante la Settimana Santa è la preparazione della cosiddetta “lavuredda”. Si tratta di mettere nel fondo del piatto stoppa e cotone idrofilo sul quale si adagiano semi e diverse tipologie di granaglie; inumidite e al riparo dalla luce, in pochi giorni germogliano, pronte per essere portate in Chiesa nel giovedì Santo.

Festa del Corpus Domini

Un tempo per il Corpus domini, in tutti i quartieri del paese si facevano pellegrinaggi vespertini e le celebrazioni religiose avevano la durata di ben otto giorni. Ai giorni nostri l’ostentorio che contiene l’ostia consacrata viene portato durante la processione dal parroco, sotto un baldacchino. Una tradizione tipica di questo periodo è quella di allestire altari aventi l’iconografia del Sacramento nella zona centrale. Un’altra usanza è quella di esporre luci e coperte nelle vie in cui avviene la processione. Inoltre in questo periodo è da menzionare l’Infiorata, giunta al settimo anno dalla prima edizione; lungo il corso San Matteo (300 m circa), fiori, petali di fiori, foglie e grano creano quadri artistici con soggetti sacri.

Festa della Madonna Assunta 15 Agosto

La festa della Madonna Assunta si svolge il 15 Agosto, durante la quale si celebra la Messa nella Chiesa di San Lorenzo nonché il cosiddetto “Iocu di pignateddi, che, come suggerisce il nome (“pignati” nell’idioma siculo significa pentole), vengono prese di mira pentolacce in terracotta contenenti i premi. I soggetti di questo spettacolo sono i bambini, armati di casco e bastone. Altro evento previsto è la Sagra dell’Anguria.

Festa del SS. Crocifisso la terza Domenica di Settembre

Il Santissimo Crocifisso si festeggia a Villafrati la terza Domenica di Settembre da 234 anni e si suppone abbia avuto inizio quando la statua arrivò nel paese. I festeggiamenti iniziano il Venerdì sera e ogni mattina di festa è caratterizzato dallo sparo dei petardi e dal giro dei tamburi e del gruppo bandistico per le vie del paese. La Domenica mattina si svolge la Fiera Agricola e di pomeriggio la tradizionale “bardatura” e il caratteristico rito della “cunnuciuta di torci”. I cavalieri sfilano sui muli e sui cavalli riccamente bardati tenendo in mano una “torcia”, ossia una composizione di fiori di carta con l’icona del crocifisso. La domenica sera si svolge la processione del SS. Crocifisso e un momento particolare è rappresentato dalla tradizionale “volata degli angeli” nella quale due bambine sotto forma angelica proclamano le lodi del SS. Crocifisso ed esortano ad avere fede in lui.

Storia: i cavalli sono riccamente bardati di ricami in lana, nastri colorati e sonagli di ottone che tintinnano inseguiti da altre cavalcature che portano bisacce ricolme di grano in segno di ringraziamento al SS. Crocifisso per la buona annata. Al loro passaggio i contadini lanciano confetti e caramelle in direzione della folla. Anticamente la funzione della “bardatura” era quella di raccogliere il grano con cui pagare le spese della festa.

Vedi Pro Loco Palermo