Montalbano Elicona: la cittadina turistica più bella d’Italia

Tempo di lettura 2 minuti • 25 Novembre 2017 • Pubblicato da silvia Montalbano Elicona - castello montalbano

Montalbano Elicona è la cittadina turistica più bella d’Italia. A stabilirlo è il popolo del web: il borgo medievale, in provincia di Messina, ha vinto il concorso Facebook indetto da “Italia da Scoprire”, con ben 1800 voti.

Il comune, già “Borgo dei Borghi 2015”, ha superato famosi centri turistici come Taormina, Cefalù, Erice, Ragusa e Modica, e ha portato a casa un altro importante riconoscimento.

Alla scoperta di Montalbano Elicona

Montalbano Elicona Passeggiando per le vie di Montalbano Elicona, il tempo sembra essersi fermato. Conta poco più di 2000 abitanti, ma grazie al suo patrimonio storico, architettonico e paesaggistico è meta ambita di tanti turisti.

Si tratta di un borgo davvero suggestivo: il Castello di Montalbano domina un tessuto urbano medievale che si è sviluppato adattandosi alla conformazione del promontorio roccioso. Le sue mura sono antiche e hanno ospitato personaggi illustri, tra cui re Federico II d’Aragona. A lui si deve la ricostruzione del castello e la sua trasformazione in fortezza reale per i soggiorni estivi. Il sovrano fece aprire diciotto grandi finestre sui muri perimetrali e un numero considerevole di portali e porte. Ristrutturazione che ha reso l’edificio una delle opere più unitarie e armoniose del medioevo siciliano. L’elemento più interessante è la cappella reale di epoca bizantina, che custodisce secondo alcuni studiosi Montalbano Elicona le spoglie di Arnaldo da Villanova, una delle figure più note del suo tempo, medico, alchimista e riformatore religioso.

Oltre il borgo, anche i dintorni di Montalbano Elicona offrono ai visitatori uno spettacolo unico nel suo genere. Da visitare l’Altopiano dell’Argimusco, detto anche “la Stonhenge Siciliana” o la Riserva Orientata del Bosco di Malabotta che ospita grossi blocchi di arenaria calcarea dalle forme e dai significati bizzarri. Un leone, un’aquila, un guerriero, un teschio, una dea, un sacerdote: profili modellati dalla natura che hanno indotto generazioni di curiosi a scorgere collegamenti astronomici fra le rocce.