Salemi – vacanze in Sicilia alla scoperta dei borghi

Tempo di lettura 3 minuti • 5 Maggio 2018 • Pubblicato da silvia Salemi - panorama

Il viaggio di Typical Sicily attraverso i borghi più belli della Sicilia, oggi ci porterà a Salemi, un meraviglioso borgo situato sulle pendici del Monte delle Rose.

Salemi, città del pane e della pietra.

Salemi - Castello normannoSalemi sorge in collina tra le vigne e gli uliveti della valle del Belice, intorno al castello Normanno Svevo e conta quasi 11.000 abitanti. Posta sul sito dell’antica città elima di Halyciae, nell’827, finì sotto la protezione degli Arabi, cui deve l’origine del suo nome. La cittadina conserva tutt’oggi il fascino del borgo medievale, nato dalle originarie esigenze di sicurezza e controllo di un territorio a prevalente economia cerealicolo-pastorale ed è ricca di testimonianze archeologiche: da Mokarta a Monte Polizo fino all’area di San Miceli. Il suo centro storico, situato a 500 m. dal livello del mare, è uno scrigno di tesori architettonici ed è un vero e proprio museo a cielo aperto che merita di esser visitato: palazzi storici realizzati con la locale pietra campanella, numerose chiese, il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato.

La visita della città antica inizia in piazza Alicia, dove sorge il maestoso Castello Normanno Svevo, eretto nel XIII secolo da Federico II di Svevia, oggi sede privilegiata di mostre ed eventi.

Accanto, si notano i resti della Chiesa Madre, crollata in seguito al terremoto del 1968, dal quale si è salvato il solo campanile. Sulla stessa via è situato il Collegio dei Gesuiti, l’opera architettonica più grande della città e sede del Palazzo dei Musei, come quello d’Arte Sacra, il quale custodisce oggetti liturgici e reperti archeologici provenienti dalla necropoli preistorica di Mokarta e dagli scavi di monte Polizo. Annessa al collegio è la Santa Casa di Loreto, modellata sull’originale da Giovanni Biagio Amico, celebre teologo e architetto trapanese. Salemi - chiesa Madre

L’attuale Chiesa Madre si trova poco più avanti ed è dedicata a San Nicola: la sua facciata in stile barocco, arricchita da colonne in tufo la rendono la più bella chiesa del borgo. Salemi è caratterizzata da segni, come il quartiere arabo del Rabato e il quartiere ebreo della Giudecca, oggi testimonianza dell’integrazione culturale fra i popoli.

Grande attenzione è dedicata al 19 marzo, Festa di San Giuseppe: per l’occasione vengono allestiti degli altari chiamati “Cene”, imbanditi di arance, limoni e pane artisticamente lavorato dalle donne del luogo in modo da risultare delle vere e proprie opere d’arte. Il “pane dei santi” viene appoggiato sull’altare, mentre migliaia di piccoli “pani da mensa”, legati ad asticelle di canna con filo di cotone, sono appesi tra il verde scuro della cappella, secondo un ordine vincolato anche a regole di simmetria. Un ramo di alloro intrecciato all’angolo della via richiama i visitatori devoti, i quali si susseguono in un fitto pellegrinaggio fino a tarda sera per ammirare l’incantevole altare e propiziarsi.

Tra le specialità gastronomiche del borgo troviamo: la “busiata” da gustare con diversi sughi, le “alivi scacciati” (olive schiacciate), oppure le ‘milinciani sutt’ogghiu’, (melanzane sott’olio).