Fiumedinisi – Castello Belvedere

Monte Belvedere, Fiumedinisi, ME, Italy
Castello a Fiumedinisi - Belvedere

Il Belvedere è un castello a Fiumedinisi che rappresenta uno degli edifici medioevali più affascinanti dell’isola, incanto e mistero sono le sensazioni provate da chiunque ne prenderà visione.
La fortezza è collocata sul Monte Belvedere (a 750 metri dal livello del mare) e permette di godere di un panorama unico che si apre sulla Valle del Nisi, sul Mar Iono e sui Monti Peloritani Sud-Orientali. L’ambientazione suggestiva ed i ruderi del Castello sono meta di numerosi turisti. L’interno è caratterizzato da una profonda cisterna in cui è possibile individuare le cinta con i resti di grondaie e feritoie, utilizzate dagli arcieri per scagliare le frecce difensive tutelando l’intera fortezza.
Spostandosi sul lato orientale della struttura si nota una grande porta che funge da meravigliosa finestra affacciata sulla costa ionica: di fronte si trova la bellissima Calabria, e dai laterali un panorama stupefacente che va da Capo Alì a Capo Sant’Alessio, da Monte Scuderi alla maestosa Etna. Non è stata definita con certezza la data di edificazione della Fortezza, ma da recenti studi si è tentato di ricostruirne la storia. Il 28 Settembre 1197 il Castello passò alla proprietà di Enrico VI, padre di Federico II, che morì in seguito ad un blocco intestinale provocato dall’acqua fredda bevuta, proveniente dal fiume circostante.
Nel 1271 la fortezza faceva parte del casale di Nisi, nel 1296 rientrò nel feudo appartenente a Ruggero de Vallone da Messina.A questo seguirono, dapprima Giovanni Saccami, poi il Conte di Aidone, Giovanni Mangiavacca (per volontà di Re Federico IV), Tommaso Romano Colonna (per volontà del re Martino e della regina Maria) che ebbe la proprietà del Castello e di Fiumedinisi fino all’abolizione del feudalesimo.
La Fortezza è stata innalzata sulla cima di una roccia sita in posizione strategica assumendo una planimetria a forma poligonale irregolare.
La conformità della roccia, infatti, si presenta con una geomorfologia irregolare in cui si aprono caverne di medie e piccole dimensioni. Nella parte meridionale del Castello, si possono notare creste murarie che, sicuramente, delimitano le stanze interne dell’edificio. Nella parte settentrionale, invece, sono maggiori gli elementi rimasti in piedi: i possenti resti del mastio con alcuni ambienti sottomessi, e l’ingresso principale della fortezza. Nel lato occidentale, la struttura risulta essere interrata, mentre nel lato orientale è posta una consistente porzione di cinta muraria sganciata dalla muratura.
Il Castello spesso è stato chiamato con il nome Castellaccio, anche se in realtà poco lo accomuna a tale significato, in quanto, dai ruderi che oggi si possono osservare, è difficile poter immaginare la presenza di una torre o di un piccolo forte secondario. Però, non si esclude totalmente l’idea che esso fu costruito ancor prima del periodo in cui viene collocata la sua edificazione.
Alcuni storici pensano che, probabilmente, tale luogo ospitasse l’abitato greco indigeno di Fiumedinisi, la cui acropoli, esisteva nel punto in cui oggi si innalza il Castello.Nel 1900 la fortezza divenne proprietà del Comune di Fiumedinisi che si adoperò negli anni ad effettuare lavori di restauro. Nonostante ciò, quel che rimane del Castello sono pochi ruderi.
Tra l’immaginazione ed un pizzico di magia, però, l’ambiente diverrà meraviglioso ed incantato con una vista mozzafiato ed un’arietta frizzantina.