Cenni storici
Leonforte è un Comune della Sicilia che si trova sulla catena montuosa degli Erei, una delle mete prescelte per le vacanze in Sicilia. Il territorio risale al paleolitico. Un antico insediamento si trova sul monte Cernigliere. La comunità si spostò nelle sorgenti del fiume Crysas, su cui è sorta la città. Durante l’occupazione bizantina, vicino a Leonforte fu edificato il castello di Tavi e si formò un casale. La città fù fondata con il privilegio del vicerè e licenza della Regia Curia nel 1610 dal barone Branciforti che governò per due secoli. I poderi furono trasformati in agglomerato urbano rinascimentale, Chiese e fontane in stile barocco, fu elevato a principato.
Attrattiva principale
La Granfonte, risalente al 1652 è una fontana monumentale in stile barocco, attribuita all’architetto palermitano M. Smeriglio. Comunemente chiamata fontana “de ventiquattru cannola”. E’ costituita da 22 arcate a tutto sesto e da 24 cannelle in bronzo, dalle quali fuoriesce limpida acqua che si deposita nella vasca sottostante. La costruzione fu voluta dal principe Nicolò Placido Branciforti, per fornire le sorgenti che avevano reso possibile la fondazione di Leonforte di una prestigiosa cornice artistica. Il monumento aveva un doppio ruolo, abbeveratoio pubblico e monumentale.
Da visitare
Chiesa Madre di San Giovanni Battista: intitolata a S. Giovanni Battista, fu edificata con molta lentezza ed alla morte del principe (1661) risultava ancora incompleta, dovendosi finire la navata maggiore, le due laterali e la facciata, che era giunta solo al primo ordine. I lavori furono ripresi nel 1728; nel 1740 Ercole Branciforti, 4° principe di Leonforte, commissionò ai fratelli Pietro e Paolo D’Urso di Acicatena il completamento dell’edificio nelle forme che oggi ammiriamo. Furono innalzati il coro, il transetto e la navata maggiore e l’interno fu rifinito in stucco secondo l’ordine composito, comprese le due Cappelle del SS. Crocifisso e di S. Giovanni nelle testate del transetto. All’interno sono custoditi pregevoli dipinti e sculture del XVII e XVIII secolo, un organo di Donato Del Piano, il fercolo della Patrona e rari paramenti sacri in seta e oro.
Fontana delle Ninfe: ubicata nell’omonimo giardino intorno al 1636, questa monumentale fontana risponde a un preciso disegno culturale di N. Placido Branciforti: di voler mantenere, viva quella tradizione mitologica che voleva questi luoghi abitati dalle Ninfe. Il monumento è stato costruito da artisti romani in perfetto stile barocco classicheggiante, durante i primi anni di vita di Leonforte. Nella fontana vi sono due statue di pregevole fattura, in marmo bianco, rappresentano il dio Crisa e la dea Artemide. Crisa, è rappresentato con una cornucopia ricolma di frutti come a simboleggiare la ricchezza della zona. Artemide, con l’ arco e la faretra, è li a ricordare i boschi con i cervi, le lepri, i conigli e le pernici. La fontana è circondata dal giardino delle Ninfe. Caratterizzata da un’alta voluta, la fontana presenta al centro un arco che sormonta un’ampia roccia dalla quale fuoriesce la severa testa di un leone rilevata, probabilmente, da una preesistente opera scultorea inserita con garbo nel contesto barocco, alcuni studiosi pensano che si tratti dei resti della fonte di tavi.
Palazzo Branciforti: costruito nel secondo decennio del 1600, simbolo di potenza e autorità, è al centro della città antica. Il “castello”, cosi chiamato per la posizione, per i bastoni e i merli, era una dimora fastosa che si diceva avesse 365 ambienti, tanti quanto sono i giorni dell’ anno. Ai lati due grandi candelabri in ghisa illuminavano nel passato l’ ingresso. Dai balconi degli ambienti di rappresentanza lo sguardo cade sulla Granfonte costruita come un prospetto scenico. Lavorarono alla sua realizzazione maestranze romane e palermitane sotto la direzione di tre capomastri ennesi: Gianguzzo, lo stesso che curó la Piazza, Inglese e Calí. E’ una grande costruzione quadrangolare a due piani di stile seicentesco, con vastissimo cortile interno, anch’esso quadrato, finestre a piano terra e balconi con mensole scolpite al primo piano. Elegante il manieristico portale a bugne, con motivi figuranti sui pennacchi e sulle mensole del sovrastante balcone centrale, sul quale sono scolpite armi e trofei da guerra attribuite allo scultore romano Fabio Salviati. Oggi il “castello” svilito da crolli, distruzioni e modifiche ha perso il suo prestigio, resta tuttavia con la sua importanza e con il suo fascino a testimoniare un passato che fa parte della storia di Leonforte.
Chiesa dei Cappuccini: mausoleo dei Branciforti, custodisce un’interessante cappella decorata da un prezioso portale d’alabastro cutugnino, scolpito da G. Gallina nel 1647, che fa da cornice al sarcofago della principessa Caterina Branciforti morta nel 1634 a soli 42 anni. L’elegante tumulo in marmo di Portovenere fu commissionato dal marito nel 1635 allo scultore lombardo G.G. Cirasolo, allora operante a Palermo, su modello di quello del principe di Trabia, suo avo materno, custodito nella chiesa di S. Zita a Palermo. Sull’Altare maggiore della navata centrale troneggia un’artistica cornice, scolpita con fregi vari, che racchiude la maestosa tela de L’Elezione di Mattia all’Apostolato del pittore monrealese Pietro Novelli, grande e noto allievo del Caravaggio. La tela può definirsi il suo capolavoro in assoluto, «al tempo stesso realistico, visionario e decorativo» come ha scritto nel 1967 il critico statunitense A. Moir. Databile intorno al 1640 può leggersi anche come una rappresentazione apologetica della famiglia Branciforti il cui stemma risalta sul pilastrino in primo piano. Notevoli gli influssi chiaroscurali e realistici del Caravaggio.
Tipicità
Fra le tipicità del comune troviamo la pesca di Leonforte; caratteristica è la maturazione, che avviene da fine di agosto fino ad ottobre. Particolare l’ insacchettamento dei singoli frutti che avviene a partire dalla seconda metà del mese di giugno. Con tale pratica si evitano prodotti antiparassitari e danni ai frutti procurabili da agenti patogeni.
Le lenticchie nere di Leonforte presentano una colorazione nera del tegumento ed è molto ricca di proteine, minerali e ferro. Oggi la coltivazione del prodotto è presente in circa otto aziende nel territorio di Leonforte e dei Comuni vicini. La coltura si ottiene con metodi tradizionali.
Appuntamenti
MARZO
San Giuseppe
La tradizione vuole che nel pomeriggio del giorno 18 e per tutta la notte si visitino “l’altara”, ovvero le tavolate votive imbandite di pane tipicamente lavorato, primizie stagionali e dolci. Ai visitatori vengono offerti “carduna”, “sfingi”, vino, fave e “pupidda”; vengono inoltre recitate delle preghiere dialettali chiamate “raziuneddi”. Le tavolate, che anticamente avevano lo scopo di sfamare i poveri, oggi sono un’occasione per instaurare rapporti sociali. Infatti per la realizzazione della tavolata si riuniscono le famiglie di tutto il quartiere. Il giorno della festa, il 19 Marzo, si svolge una manifestazione popolare a carattere sia folcloristico che religioso. Il Santo viene portato in processione e seguito da migliaia di fedeli che portano in mano le “torce”, grandi ceri mostrati per una promessa o per una grazia ricevuta.
AGOSTO
Festa di Maria SS. Del Carmelo
Il 16 Agosto a Leonforte si svolge la festa di Maria SS. Del Carmelo, patrona della città. Anticamente, per l’occasione, lunghe teorie di muli bardati a festa portavano in chiesa sacchi pieni di frumento a ringraziamento della buona annata. La processione attraversa il Corso Umberto, via principale della città, illuminata per l’occasione. Caratteristica è la magnifica “vara” della Madonna.
OTTOBRE
Sagra della pesca di Leonforte
La sagra si svolge la prima domenica di ottobre, è una manifestazione a ricorrenza annuale che è entrata a far parte del patrimonio turistico-culturale della città. Durante i giorni di tale evento la città si risveglia pervasa dall’inebriante fragranza della pesca. La sagra richiama un pubblico molto vasto, entusiasta e partecipe alla manifestazione; esso ha anche la possibilità di conoscere altri prodotti tipici del luogo e godere della cornice artistica rappresentata dal centro storico e dalle sue piazze. Per l’occasione il comune organizza mostre di artigianato locale, iniziative culturali, spettacoli musicali e folcloristici e concorsi estemporanei di pittura ai quali partecipano numerosi artisti affermati.