Una escursione a Calascibetta da non perdere è il Villaggio Bizantino, un insediamento rupestre d’epoca tardo romana e bizantina del VI secolo. Il luogo è conosciuto anche come “insediamento di Vallone Canalotto” o come “Mannari da’ Casa o’ Masciu” (“Casa del Maestro”, il mannari è il luogo di allevamento in grotta di ovini).
Ѐ costeggiato dalla regia trazzera Siracusa Thermai che rivela un passato storico ricco di testimonianze legate ai primi secoli della cristianità. Il villaggio possiede numerosi ambienti rupestri utilizzati sia per usi civili che per usi religiosi.
Comprende due oratori e una trentina di grotte, alcune delle quali si sviluppano su diversi piani, utilizzate nei secoli successivi come abitazioni o come ricoveri per animali. Sopra la porta di una di queste, si nota una croce incisa sulla pietra che rappresenta una chiara testimonianza della fede cristiana degli abitanti.
Sulle pareti si notano diverse cripte-loculari che rientrano nella tipologia dei colombari di età romana, utilizzate per la deposizione di urne e vasi cinerari.
Necropoli e riutilizzi
Il luogo sembra inoltre frequentato già nella tarda età del rame, dimostrato dalla presenza di tombe a grappolo. Sono presenti anche tombe risalenti all’età del bronzo e del ferro, mostrando che il luogo è rimasto frequentato.
Seguono tombe a camera tipiche del periodo greco, probabiilmente destinate a soggetti di alto rango sociale, e altre tipiche romane e bizantine. Gli arcosoli tipici del periodo bizantino sono poi diventate mangiatoie e le colombare dello stesso periodo vennero riutilizzate come luoghi di allevamento di piccioni e colombe.
Questo luogo fu anche utilizzato come rifugio improvvisato durante la seconda guerra mondiale.
L’intero sito è tutelato e promosso dall’associazione Hisn Al-Giran, che organizza anche escursioni ed eventi culturali.