Cenni storici
Durante il Medioevo il territorio di Ispica subì le dominazioni sicula, romana, greca e bizantina, dal IX al XI secolo la regione fu dominata da musulmani, arabi e berberi e poi dai saraceni, i quali la dominarono fino a quando la Sicilia fu liberata dai normanni. Il primo documento menziona il territorio con il nome di “Isbacha” che risale al 1093. L’11 Gennaio 1693 Ispica fu colpita da un violento terremoto che provocò la distruzione di oltre 45 centri abitati causando un numero complessivo di circa 60000 vittime. Dopo il terremoto del 1693 la città venne trasferita nella zona pianeggiante al di fuori della Cava. Dal 1812 la città fu incorporata nel distretto di Modica e nella provincia di Siracusa, nel 1927 Ispica passò alla nuova provincia di Ragusa. Il simbolo della città di Ispica è l’emblema della casata della famiglia Statella che per lungo tempo ha governato sulla città, il simbolo è uno scudo diviso in quattro parti con all’interno raffigurate due torri e due alabarde ed i colori ufficiali sono il rosso e il giallo.
Attrattiva principale
La settimana Santa di Ispica viene organizzata dai “Cavari “ della chiesa di Santa Maria Maggiore simbolizzati dal colore rosso e dai “Nunziatari” della chiesa Santissima Annunziata di colore azzurro. Con la quaresima e la Domenica delle Palme iniziano le festività per poi terminare con i riti del Giovedì Santo, Venerdì Santo e la Pasqua. Nella serata dell’ultimo venerdì di quaresima si svolge la tradizionale processione dell’urna reliquiaria contenente la “Santa Spina”. La Domenica delle Palme viene svolta nella basilica della Santissima Annunziata e nella basilica di Santa Maria Maggiore, nella mattinata i fedeli portano con se palme e rami di ulivo per farli benedire. Il Giovedì Santo per i Cavari inizia il pellegrinaggio alle ore 1:30 in piena notte, nella chiesa di Santa Maria della Cava parte la Via Crucis , di buon mattino i fedeli si ritirano in Chiesa intorno alle 11:00. La Domenica di Pasqua si celebra la festa del Resuscitato. La processione di Pasqua farà incontrare le statue del Gesù risorto e della Madonna, l’incontro si conclude con una spettacolare corsa verso la chiesa.
Da visitare
La Basilica di Santa Maria Maggiore: in stile settecentesco, fu progettata dall’architetto Sinatra. Al progetto iniziale venne aggiunto un porticato con 23 passaggi che delimitano la piazza. L’interno ha 3 navate con decorazioni e affreschi del 1765, al suo interno si può trovare una statua di un cristo flagellato alla colla.
Palazzo Bruno di Belmonte: fu edificato nel 1906 per volere della famiglia Bruno di Belmonte, non fu completato a causa dello scoppio della 1°Guerra Mondiale. Nel 1975 il palazzo è diventato sede municipale.
Chiesa Santissima Annunziata: la chiesa è circondata da palazzi nobiliari, la facciata originale quando fu edificata doveva essere simile a quella della cattedrale di Noto, tuttavia si decide di passare a una architettura più semplice. Nel terzo ordine si apre un finestrone, successivamente, si decise di collocare una statua dell’Annunciazione. L’interno è a 3 navate scandite da possenti pilastri coronati da capitelli corinzi.
Parco della Forza: in questo parco si possono visitare i resti di insediamenti umani risalenti all’età del bronzo. Della chiesa dell’Annunziata e del Palazzo Marchionale rimangono solo alcuni ruderi e alcune tracce che segnalano l’impianto planimetrico e un cortile pavimentato con ciottoli. La grotta Centoscale, formata da 280 gradini scavati nella roccia, aveva la funzione di unire il fondovalle con la cima dello sperone roccioso.
Cava d’Ispica: è una vallata fluviale che si trova tra la città di Modica e Ispica, la vallata è immersa nella macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri e nuclei abitati di tipologia varia. Sicuramente nel passato il sito costituiva il luogo ideale per una popolazione primitiva, numerosi reperti preistorici provenienti da Cava d’Ispica sono conservati nel museo archeologico “P. Orsi” di Siracusa.
Chiesa Madonna delle Grazie: la chiesa è a forma ottagonale che garantisce una possente stabilità architettonica. La chiesa si trova nella zona di maggiore espansione urbana della città, assume fondamentale importanza la piazza del sagrato.
Chiesa Madre di San Bartolomeo: la facciata della chiesa, delineata dalle linee semplici e piane, si sviluppa su due ordini, la chiesa è di stile barocco e neoclassico e domina in grande spazio antistante della piazza principale. Sopra il portone principale c’è lo stemma degli Statella, è divenuto inseguito stemma della città.
Tipicità
Ispica è molto conosciuta per la sua grande coltivazione di sesamo; esso è stato scoperto grazie a due anziani coltivatori che lo hanno seminato negli anni, preservandolo dalle manipolazioni delle industrie. Il sesamo di Ispica si differenzia per il colore ambrato scuro e per altre diverse caratteristiche. Oggi è riconosciuto come presidio Slow Food. Fin dal passato il sesamo si utilizza nella preparazione della “Gghjugghjuléna” un dolce tradizionale. La coltivazione del sesamo fu introdotta dagli arabi e nel tempo divenne coltivato dalle aziende agricole nel territorio di Ispica. Tradizionalmente la pianta ha un ciclo colturale che va da maggio a settembre.
Appuntamenti
MARZO – APRILE
Settimana Santa e Pasqua
Durante la Settimana Santa, tanti sono i riti che si svolgono a Ispica. Si comincia la Domenica delle Palme, per poi continuare con il Giovedì Santo con la processione del Cristo alla Colonna, il Venerdì Santo e la Domenica di Pasqua.
DICEMBRE
Presepe Vivente
Tra i tornanti incastonanti nella Cava d’Ispica viene allestito in occasione del Natale il Presepe più suggestivo e visitato della Sicilia.