Comune di Mascali

Mascali, CT, Italia
Foto del Comune della Sicilia Mascali - Piazza Duomo

Cenni storici


Il nome del Comune della Sicilia Mascali sembrerebbe risalire al bizantino antico Μασχάλη, che significa ascella o boscoso, per l’estensione dei suoi fitti boschi, un tempo collegati con l’antico bosco d’Aci. Fu dominata dagli Arabi nel X secolo, poi conquistata da Ruggero I il Normanno nel 1082, e successivamente fu assoggettata al potere della diocesi di Catania. Durante il XIV secolo, vi fu una lunga guerra angioino-aragonese, con la successiva devastazione della città. Nel 1543, con il “mero e misto imperio” emanato da Carlo V, il vescovo di Catania Niccolò Maria Caracciolo ottenne la giurisdizione sul territorio, istituendo così ufficialmente la Contea di Mascali. Nel XVI secolo furono costruite 7 torri di avvistamento, per difendere la città dalle incursioni dei pirati turchi. Il disastroso terremoto del Val di Noto lasciò Mascali semidistrutta nel 1693. In seguito, il passaggio della città al dominio borbonico segnò la fine della vecchia contea di Mascali, che porterà nel 1815 alla secessione del “Quartiere delle Giarre”, l’odierna Giarre.

Attrattiva principale


Con una superficie che si estende dal mare fino al parco dell’Etna, il territorio offre una varietà paesaggistica molto ampia e caratteristica, ideale per chi vuole trascorrere delle vacanze in Sicilia in pieno relax. Alcune sue frazioni sono prettamente marinare, altre montanare. La lava che ha colpito il territorio di Mascali nei secoli è ben preservata e questo può essere certamente interessante sia per i turisti sia per gli scienziati che studiano questi fenomeni, in particolare per capire la natura delle eruzioni dell’Etna. In particolare, la devastante eruzione del 1928 è considerata dagli studiosi vulcanologi unica per alcune sue peculiarità. A valle si trova l’area protetta “La Gurna”, uno degli ultimi frammenti di una estesa superficie umida che fino all’Ottocento si estendeva lungo la costa jonica dal torrente Macchia alla foce dell’Alcantara. Era una zona palustre alimentata dalle acque di risorgiva provenienti dal versante nord-orientale dell’Etna poi bonificata e, quindi, messa a coltura con la quasi totale eliminazione dell’antico sistema palustre. Allo stato attuale se ne rinvengono solo frammenti di una certa importanza naturalistica nei pressi dell’area protetta e del fiume Fiumefreddo. Nelle immediate vicinanze di Mascali c’è Fondachello, la sua frazione marittima oggi importante centro turistico. Le sue acque particolarmente fredde, e i suoi fondali profondi e le correnti di acqua dolce del fiume Fiumefreddo, caratterizzano la zona. La spiaggia in questa zona consiste in sabbia grossolana all’inizio che scendendo diventa più grossa con pietre lisce e grigio-bianche fino alla battigia. Oggi è meta estiva di numerosi vacanzieri che lungo il litorale che va da Fondachello a Sant’Anna, affollano le spiagge nella stagione estiva.

Da visitare


La Chiesa Madre

La chiesa “San Leonardo Abate” venne costruita nel XX secolo dall’ingegnere messinese Camillo Autore, in seguito alla colata lavica del 1928, e si trova in piazza Duomo, nell’attuale centro urbano. La chiesa è suddivisa in tre navate che presentano dei particolari altari in marmo. L’altare principale è in stile basilicale e nella navata centrale è presente un imponente lampadario di ben 650 Kg. All’interno della chiesa vengono custodite le reliquie di san Leonardo Abate, santo patrono, all’interno di un’ulna in argento. Le altre parti dell’edificio, come il transetto, la cupola ed il rivestimento del sistema del portone centrale, sono realizzate in pietra lavica. Sul portone in legno massiccio sono incisi alcuni momenti della vita del santo di Noblac. Ogni 6 novembre vi è la celebrazione liturgica in onore della presunta data di morte di san Leonardo.

La Chiesa della Nunziatella

Chiamata dagli abitanti “Chiesa della Nunziatella”, la Chiesa della Santissima Annunziata è situata a Nunziata, una delle frazioni di Mascali. L’edificio di origine paleocristiana e medievale presenta una forma basilicale, un campanile a vela ed un portone d’ingresso con su scritto: “Ecce ancilla domini fiat mihi secundum verbum tuum, LC 1,38”. Nell’unica navata si trovano degli affreschi bizantini databili alla seconda metà del XII secolo, recentemente restaurati. In seguito ad un restauro iniziato nel 2012, furono ritrovati i resti di una basilica paleocristiana del VI secolo, conservante due pavimenti a mosaico.

Le Spiagge di Fondachello

Le spiagge di Fondachello, poiché vantano sabbia grossolana ed un mare pulito con un fondale profondo, sono fra le più visitate della Sicilia orientale. Presentano molti stabilimenti balneari che si alternano a porzioni di spiaggia libera.

Sant’Anna

La località di Sant’Anna è una delle frazioni del comune di Mascali e sorge a soli due metri sul livello del mare. Conta solamente cinquecento abitanti, ma vanta di una piccola chiesa databile al XVI secolo. La chiesa, la quale porta il nome della frazione stessa, venne distrutta da mareggiate e bombardamenti, ma fu ricostruita e riaperta al culto. Non rimane alcuna traccia né del monastero annesso alla chiesa né dell’antico quadro di sant’Anna, rubato nel 1979.

Puntalazzo

Le prime notizie che abbiamo sul paese di Puntalazzo risalgono al XVII secolo. Chiamato “Puntalazzu” dai Siciliani, era solitamente l’alloggio dei ricchi proprietari di vigneti durante il periodo estivo. Ancora oggi è meta di villeggiatura nello stesso periodo dell’anno, grazie alla sua posizione particolarmente elevata.

Montargano

Montargano (conosciuto come “Muntarianu”), si trova fra Puntalazzo (frazione del comune di Mascali) e Presa (frazione del comune di Piedimonte Etneo). L’unica chiesetta presente in questa frazione è dedicata a San Michele Arcangelo, patrono del paese, al quale è rivolta una processione annuale. Il paese è molto tranquillo, infatti è meta di molti villeggianti soprattutto nel periodo estivo, grazie alla sua posizione in una zona collinare che offre un magnifico panorama.

Sant’Antonino

Il paese di “Sant’Antuninu” è l’unica porzione rimanente dell’antica Mascali, distrutta dall’eruzione del vulcano Etna nel 1928. L’unica chiesa presente è quella di “Gesù e Maria”, risalente al XVIII secolo. Essa presenta un imponente portale in pietra lavica ed una torre campanaria postuma all’eruzione del ’28. All’interno troviamo una statua in cartapesta della Madonna delle Grazie ed un dipinto del ‘700 raffigurante il tragitto per la crocifissione. Il 9 novembre gli abitanti ringraziano il patrono, sant’Antonio di Padova, per averli salvati dalla lava.

Tipicità


Nerello Mascalese

Il Nerello Mascalese è il vitigno più diffuso nelle province di Messina, Agrigento, Enna, Trapani e Catania, soprattutto nell’area etnea. Chiamato anche “Negrello” (oppure “Niuriddu” in dialetto), prende il nome dalla contea di Mascali, nella quale è sempre stato allevato. Solitamente viene coltivato ad alberello e può presentare grappolo piccolo, medio o grande e acini piccoli dalla buccia spessa di un colore tra il blu ed il viola. Ha una maturazione lenta, la quale rende il vino prodotto adatto all’invecchiamento. Il vino ha un sapore intenso e molto aromatizzato. Questo è dovuto alla grande quantità di sali minerali, sabbia e cenere dell’Etna presenti nel terreno di coltivazione. L’inizio della coltivazione di questa vite ha una collocazione storica molto antica, ma non definita. Appartiene al gruppo dei Negrelli descritti da Sestini nelle sue memorie e probabilmente fa parte degli antichi vini dell’Etna cantati da Omero e da molti storici latini.

Fagiolino Mascalese

Il fagiolino mascalese è una varietà di fagiolino tipico della zona della contea di Mascali. Questo prodotto presenta un baccello lungo e sottile, dal colore verde scuro e dal sapore molto ricco e gustoso. Secondo gli abitanti della zona, è ottimo preparato in umido con la passata o in bianco. Questo legume ha un apporto calorico molto basso e presenta, in grandi quantità, vitamine (A, C e K) e sali minerali, quindi ha anche un valore benefico per l’organismo.

Appuntamenti


GENNAIO

La Festa di San Sebastiano

I solenni festeggiamenti in onore di San Sebastiano prevedono l’accoglienza delle Autorità e degli invitati, la solenne sfilata fino all’Arcipretura della Matrice S.Leonardo Abate per la celebrazione della Messa presieduta dall’arciprete. Le celebrazioni si concludono con i saluti istituzionali del sindaco e la consegna di riconoscimenti alle autorità che si sono distinte nel corso dell’anno.

APRILE

La Pasqua

Il venerdì Santo è caratterizzato da una processione e da una rappresentazione della passione e morte di Gesù. Nei giorni di Domenica, hanno luogo solenni celebrazioni.

GIUGNO

Territorio in Festa

Sagra enogastronomica, serate culturali e spettacoli vari arricchiscono e caratterizzano l’estate di Mascali e le frazioni balneari di Fondachello e S. Anna.

SETTEMBRE

La Festa della Contea di Mascali

Il Premio “Contea di Mascali” ha un significato storico profondo nel territorio jonico-etneo, che consente di immaginare un futuro di maggiore collaborazione e aggregazione per i Comuni costituenti l’antica Contea (Mascali, Giarre, Riposto, Sant’Alfio, Santa Venerina). Infatti, il premio è stato immaginato per coinvolgere tutto il territorio sopracitato, premiandone i personaggi autoctoni che nell’ultimo anno si sono distinti nelle categorie Cultura, Sociale, Sport, Giornalismo e Politica.

NOVEMBRE

La Fiera del Bestiame e dell’Artigianato locale

La fiera, di antichissime tradizioni, è una vera e propria mostra mercato del bestiame, e accoglie numerosi allevatori da diverse parti della Sicilia.

La Festa del patrono San Leonardo abate

Migliaia di fedeli e devoti, insieme ai pellegrini, accompagnano in processione per le vie della città il fercolo del Santo. Il paese viene abbellito con luminarie che lo rendono davvero meraviglioso. Le serate vengono arricchite da spettacoli in piazza, bancarelle, luna park e tanto altro. Durante la settimana dedicata ai festeggiamenti si svolge la manifestazione “L’Organo Mascioni opera 754. Musica e Storia” organizzato dalla confraternita di San Leonardo e dalla associazione culturale Mascali 1928, con il patrocinio dell’Arcipretura di San Leonardo e del comune di Mascali.

 

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