Comune di Monterosso Almo

Monterosso Almo, RG, Italia
Foto del Comune della Sicilia - Monterosso Almo - chiesa San Giovanni

Cenni storici


Il comune di Monterosso Almo fa parte dei borghi più belli d’Italia. Le sue origini risalgono alla necropoli di Calaforno, luogo di sepoltura prima e nel periodo romano luogo di rifugio per i cristiani, e all’abitato di monte Casasia. Queste popolazioni in seguito si ritirarono nei monti interni. Nel 1168 la cittadina appartenne al figlio del Conte Ruggero, Goffredo. Si chiamò il paese Monte Jahalmo. In seguito cadde nelle mani del conte Enrico Rosso, il quale sposandosi con la figlia di Federico Chiaramonte, fece si che il paese entrò a far parte della contea di Modica e prendesse il nome di Monterosso. Nel 1393 passò nelle mani di Bernardo Cabrera, il quale portò il paese alla rovina e fu costretto a venderlo. Nel 1508 fu ricomprato dagli eredi di Cabrera. Nel 1693 fu colpito dal terremoto che distrusse la Sicilia Orientale e da allora il paese fu ricostruito sempre più a monte.

Attrattiva principale


La prima domenica di Settembre si tiene a Monterosso Almo la festa di San Giovanni Battista. Questa festa ha origini antichissime, datate intorno al XII secolo. Alle ore 11:00 avviene l’emozionante “nisciuta”; con gli squilli di 8 trombe egiziane esce il simulacro dal portale della Chiesa e vengono sparati fuochi d’artificio e “naiarieddi”. Il fercolo del Santo è di pregevole fatture e risale alla fine del 700, è scolpito a mano e ricoperto da foglie di oro zecchino. La statua è ancora più antica. Durante la processione del mattino i fedeli precedono la statua del Santo a piedi nudi e portando un cero. Molti pellegrini, sempre a piedi nudi, arrivano da altre città vicine e alle sei si ritrovano in Chiesa per assistere alla prima Santa Messa in onore proprio ai pellegrini. Nel pomeriggio si allestisce la tradizionale cena, ovvero un’asta in cui si vendono dolci e prodotti tipici preparati e offerti dai fedeli. A conclusione dei festeggiamenti si tiene l’oramai appuntamento fisso dello spettacolo Piro-Musicale. Tale festa patronale è molto sentita ed emozionante e richiama devoti, fedeli e turisti da varie città.

Da visitare


Chiesa di San Giovanni Battista: si ipotizza che il culto a San Giovanni Battista nel territorio si diffuse ad opera dei Normanni, periodo in cui Monterosso possedeva una sola chiesa. La Chiesa esisteva già nel XVI secolo, probabilmente anche nel XV. Nel 1693 con il terremoto che colpì la Val di Noto, la Chiesa di San Giovanni uscì in parte danneggiata. La parte che resistette fu inglobata nella nuova struttura in costruzione. I lavori di ristrutturazione continuarono fino a tutto il XVIII secolo.

Chiesa Matrice Santa Maria Assunta: la Chiesa Matrice era prima dedicata a San Nicolò. Risale intorno all’anno 1000. Si presenta in stile neogotico. Con il terremoto del 1693 la Chiesa uscì illesa, tranne che per la navata destra che crollò. Nel 1700 fu elevata a Basilica, nel 1952 a Arcipretura.

Chiesa di Sant’Antonio Abate: fu costruita intorno al XV-XVI secolo ma fu poi distrutta dal terremoto del 1693 e quindi ricostruita. Come si presenta oggi è opera della ricostruzione del 1741. Ha il prospetto con un portale in stile barocco, all’interno presenta una sola navata e custodisce opere di gran pregio, alcune delle quali dichiarate monumenti nazionali.

Palazzo Cocuzza: nella centrale Piazza di San Giovanni troviamo Palazzo Cocuzza. In stile barocco, fu costruito nel 1880. Ha una forma trapezoidale e si sviluppa in verticale su tre livelli, oltre ad un piano terrazza e una torretta dalla quale si può godere di un bel panorama.

Palazzo Barone Noto: antico palazzo appartenuto alla famiglia Noto di Monterosso Almo parzialmente distrutto dal terremoto del 1693, venne poi ricostruito tra il XIX e il XX secolo con un diverso stile.

Tipicità


Tipici della cucina monterossana sono i dolci alle mandorle chiamati ”marmarati”. I “maretti” fatti soltanto con le mandorle e i “totò” che contengono mandorle e cioccolato e il “torrone” con zucchero e miele. Si possono gustare anche i “viscutta scaurati”, i “giammelli” ovvero ciambelle con le uova e i biscotti al latte. Ma la specialità della città è il pane, a pasta dura o u “scacciuni” da condire ancora caldo con l’olio e l’origano e col “capuliato” ovvero il pomodoro fatto essiccare al sole. Per le feste vengono preparate forme di pane particolari, a forma di seno per la festa di Sant’Agata, a forma di occhi per Santa Lucia, ecc. notevole è anche la produzione di cereali e legumi. Caratteristici anche i “pastieri” contenenti carne trita di agnello e le “mpanate”. Dal territorio di Monterosso provengono anche i funghi, il mieli di zagare, di timo selvatico e il millefiori e le confetture.

Appuntamenti


GENNAIO

Sant’Antonio Abate

Il 17 gennaio avviene la festa in onore di Sant’Antonio Abate, caratterizzata dal tradizionale falò in piazza Sant’Antonio e dal finale di fuochi pirotecnici.

MARZO – APRILE

Pasqua

La Domenica di Pasqua avviene la festa con la “’Ncrinata di Gesù Risorto e della Madonna” e tradizione per le vie della città.

Domenica in Albis

La domenica dopo Pasqua viene eseguita la tradizionale processione a spalla di Maria Santissima verso Sant’Antonio u Viecchiu.

SETTEMBRE

San Giovanni Battista

La prima domenica di settembre si svolgono i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, Patrono del Comune.

DICEMBRE

Presepe

Il 26-28 dicembre e 1, 4, 6 gennaio viene allestito il tradizionale presepe vivente per le vie della città.

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