Comune di Nicolosi

Nicolosi, CT, Italia
Foto del Comune della Sicilia Nicolosi - angolo della piazza principale

Cenni storici


Denominato Porta dell’Etna, Il Comune della Sicilia Nicolosi dista 13 km da Catania. Quasi certamente il nome deriva dal monastero benedettino di San Nicola situato nel suo territorio fin dal 1359. Dopo le visite di personaggi illustri come la regina Eleonora (1358-1382) moglie di Federico II di Aragona ed in seguito della regina Bianca di Navarra, grazie alla posizione strategica ma soprattutto al prestigio dell’ordine benedettino, nel 1447 Nicolosi era sotto il controllo del principe di Paternò. Quando nel 17 marzo 1861 divenne comune del Regno d’Italia; all’epoca vi erano già due alberghi che ben presto diventarono tre, per ospitare coloro che trascorrevano le vacanze in Sicilia. Da ricordare le eruzioni del 1408, 1536, 1669, 1766, 1886. La più distruttiva fu senza dubbio l’eruzione del 1669 che provocò ingenti danni al territorio.

Attrattiva principale


Il 17 Gennaio è detto dai nicolositi “u iornu di Sant’Antoni” poiché si commemora la morte del santo avvenuta il 17 Gennaio 356 a.C. Alle ore 4:00 del mattino si raduna in chiesa la Confraternita per l’Uffizio: dopo le preghiere penitenziali, i confratelli simbolicamente coronati di spine, si muovono in ginocchio dall’ingresso della chiesa all’altare maggiore, frustandosi simbolicamente con una cordicella allo scopo di espiare i propri peccati; alle ore 5:00 c’è la svelata, seguono messe ogni ora per tutto il giorno fino alla messa pontificale della sera dopo la quale vi è la chiusura del simulacro. La vera festa esterna si svolge in Luglio. Il primo venerdì del mese, il simulacro della Madonna delle Grazie e la reliquia di Sant’Antonio Abate vengono portati in processione nella Chiesa Madre, dove resteranno esposti alla venerazione dei fedeli. Il sabato viene svolta la processione con le reliquie di Sant’Antonio Abate, di Sant’Antonio di Padova (Patrono di Nicolosi) e il simulacro della Madonna delle Grazie portato a spalla dai fedeli. La processione è viva espressione della devozione verso i Tre Santi Patroni del paese a cui il popolo nicolosito si è sempre rivolto quando è stato minacciato dalla lava. La processione si conclude con la tanto attesa Svelata(o “Sbarrata”) della statua lignea del Santo, tra le grida di gioia e le acclamazioni dei devoti. Si assiste ad un momento molto suggestivo quando la statua della Madonna delle Grazie giunge ai piedi dell’altare, infatti il simulacro di Sant’Antonio viene svelato come se i due Protettori del paese si incontrassero. La benedizione con le Reliquie conclude la serata della vigilia, mentre nella Piazza principale del paese hanno luogo spettacoli musicali.

Da visitare


Chiesa madre: in raffinato stile barocco, presenta una navata unica e pianta a doppia croce latina, e una tipica facciata rettangolare dalle spigolature in pietra lavica. Fu costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del ‘700 dopo essere stata distrutta dai terremoti. La precedente costruzione faceva parte delle “chiese nere” del territorio etneo, così definite per l’uso notevole della pietra lavica nelle decorazioni e nei cornicioni. Tale gusto cambiò alla fine dell’800 in arenaria bianca. Il campanile, invece, non ha subito modifiche rispetto al 1721 probabile data di costruzione, infatti probabilmente l’iscrizione scolpita L 121 si riferisce all’anno di costruzione. Una particolarità riguarda il campanile, esso si erge in piena autonomia architettonica: presenta un doppio basamento in pietra lavica ed è attorniato a diverse altezze da tre cornicioni che segnano lo spazio rispettivamente dell’orologio, delle campane e della guglia. La Tela, che viene fatta cadere il giorno di Pasqua, è databile 1846 ed è stata cucita dalle “Pie Donne” di Nicolosi.

Chiesa S. Maria delle Grazie: esiste circa dal XVI sec., essa era dedicata alla Madonna di tutte le Grazie e fu l’unica a non subire danni nell’eruzione del 1669. Alla fine del secolo scorso la chiesa originaria fu demolita per la costruzione dell’attuale Chiesa, nella quale si conservano le statue lignee della Madonna delle Grazie e di S. Antonio.

Chiesa di S. Giuseppe: l’architetto potrebbe essere il Vaccarini o un suo allievo viste le somiglianze strutturali con la Chiesa Madre. Si nota la propensione di riproporre povertà, semplicità e luminosità, usando materiali poco pregiati. Tuttavia successivamente fu arricchita grazie alle donazione di qualche benefattore. Al suo interno si possono ammirare diverse tele risalenti addirittura alla fine del 1700 ed alcuni arredi sacri provenienti direttamente dal Monastero di S. Nicola.

Museo della Civiltà Contadina: è dedicato alle arti e usi degli abitanti appartenenti appunto alla civiltà contadina. All’interno si trovano ambienti dove si svolgeva l’attività contadina dell’800 e 900.

Monti Rossi: la loro formazione risale all’eruzione dell’Etna del 1669, l’eruzione fu una delle più spaventose che si ricordi; la colata da 850 metri s.l.m. si portò a quota zero nell’arco di 122 giorni, per una lunghezza di circa 15 km fino a circondare il Castello Ursino, furono distrutti 15 villaggi e parte di Catania. Il nome deriva da una cattiva traduzione dalla lingua siciliana, infatti si pensa a un originario “Munti Rossi” (Monti Grossi) anziché “Munti Russi” (Monti Rossi). Negli anni si è anche pensato che potrebbe aver influito anche il colore delle rocce che compongono i coni. In effetti la presenza di pirosseni è piuttosto evidente. A parte le visite guidate, la pineta dei Monti Rossi si presta a lunghe passeggiate su sentieri ben curati dalla Guardia Forestale.

Etna: il vulcano attivo più grande d’Europa è accessibile anche da Nicolosi che diventa una tappa quasi obbligata per tutti i turisti che vogliono raggiungere e visitare l’Etna. Sono presenti piste da sci per gli sport invernali, una funivia panoramica fino a quota 2500 m ed è possibile arrivare fino alla bocca del cratere vulcanico, accompagnati dalle guide autorizzate. Nicolosi vanta la stazione sciistica più a sud d’Italia.

Tipicità


Nicolosi da qualche anno a questa parte ha superato di gran lunga gli altri comuni dell’hinterland etneo, soprattutto dal punto di vista culinario. E’ strapieno di ristoranti e pizzerie specializzati nei piatti tipici siciliani dalle enormi pizze variopinte, condite con crema di pistacchio di bronte, funghi porcini dell’etna o anche crema di mandorle. Inoltre, è possibile gustare ottime paste di mandorla e arancini con diversi ingredienti.

Appuntamenti


GENNAIO

S.Antonio Abate

Novena di preparazione e festa liturgica di S.Antonio Abate con il tradizionale rito dell’Uffizio, alle 4:00 del mattino di giorno 17, da parte dei membri della Confraternita di S Antonio Abate.

FEBBRAIO

Carnevale

Carnevale organizzato dal Comune con sfilate di gruppi in maschera, serate danzanti in maschera e attività in piazza per i bambini.

MARZO – APRILE

San Giuseppe

Il Simulacro del Santo viene portato in processione sul fercolo per le vie del paese. In piazza si svolge l’Asta dei beni e primizie locali raccolti durante la processione.

Pasqua

Per la Domenica delle Palme la santa messa è svolta in piazza con la tradizionale benedizione delle palme. Elemento caratteristico è la cosiddetta ” troccula”, suonata dai ragazzi delle due parrocchie al posto delle campane, abolite appunto nella settimana santa. La processione del Cristo Morto e dell’Addolorata per le vie del centro storico e la salita al Calvario si svolgono il Venerdì santo; invece “A cascata da tila”, in chiesa madre, avviene la notte del sabato. Infine, si svolge la processione eucaristica del Corpus Domini per le vie del paese con soste nei tipici “Atareddi” (Altarini) allestiti nei quartieri.

GIUGNO

S. Antonio di Padova

Tradizionale svelata del simulacro del Santo, celebrazioni eucaristiche e benedizione del Pane e degli abiti votivi in chiesa madre.

LUGLIO

Madonna del Carmelo

Esposizione del Simulacro, SS. Messe e benedizione degli “Abitini o Scapolari”. La sera si svolge la Santa Messa solenne sul sagrato e successivamente la processione del Simulacro che viene portato a spalla dai fedeli.

AGOSTO

Stelle e Lapilli

Manifestazioni estive organizzate dal Comune.

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