Comune di Niscemi

Niscemi, CL, Italia
Comune della Sicilia - Niscemi - chiesa madre

Cenni storici


Niscemi è un comune della Sicilia, nella provincia di Caltanissetta abitato da circa 27.000 abitanti. Il centro sorge maestoso su un colle a circa 332 metri sul livello del mare. Le origini del nome risalgono al IX secolo, quando gli arabi edificarono il borgo musulmano di ”Fata-nascim”, che significa “Valle dell’Olmo” e che successivamente venne modificato in “Nasciam”. Dopo la concessione della città all’università di Caltagirone, con diploma del 1143, il nome mutò definitivamente in “Nixeme”. La tradizione niscemese è strettamente legata al miracoloso ritrovamento del quadro della Madonna del Bosco nel 21 Maggio 1599.

Attrattiva Principale


L’evento principale della città di Niscemi è la “Festa della Madonna”, anticamente celebrata in occasione della terza domenica di agosto, ma negli ultimi decenni i festeggiamenti si svolgono nella seconda domenica dello stesso mese. Durante la celebrazione, il quadro della Madonna viene portato in processione dai devoti dal Santuario di SS. Maria del Bosco fino alla Chiesa di Santa Maria d’Itria. L’11 Gennaio di ogni anno, inoltre, viene organizzata un’ulteriore processione, analoga a quelle classiche che coinvolgono il quadro della Madonna, in occasione della ricorrenza del tragico terremoto del 1693.

Da Visitare


Riserva Naturale Orientata “Sughereta di Niscemi” – La sughereta di Niscemi con i suoi 3011 ettari, è compresa per intero nei limiti territoriali del Comune di Niscemi. Il manto boschivo, però, non è affatto continuo, ma frammentato in una decina di lotti ricadenti nelle seguenti contrade: Arcia, Pisciotto, Ulmo, Carrubba e Vituso. Al Pisciotto, si riscontra il querceto più integro con esemplari plurisecolari come la “pianta mosaica” che rappresenta un vero e proprio monumento naturale. La riserva è una delle più vaste dell’isola; presenta una vegetazione non omogenea e comprende varie formazioni connesse alla regressione della foresta originaria.

Santuario Maria SS. Del Bosco – Conosciuto come la Chiesa della Madonna, la sua costruzione è legata alla leggenda del ritrovamento del quadro della Madonna, avvenuta nel 1599 ad opera del pastore Armao vide inginocchiato davanti all’immagine della Madonna un bue chiamato Portagioia. Il notaio Andrea Sebastiano Pardo così riporta la tradizione popolare: “gli anni trasandati stando un contadino in campagna a custodire gli armenti, un giorno si allontanò alquanto dalla intrapresa custodia, ritornato in quelli, si accorse che gli mancava un bue chiamato Portagioia, circuendo per rinvenirlo la maggior parte del bosco, dopo lunga fatica e diligenza, l’invenne in certa macchia ben folta di mal tessuto roveto, ove vedendolo innanzi una fonte d’acqua viva con di dentro la vera Immagine della gran Madre di Dio.., pinta senza dubbio da mano angelica sopra due palmi di tela serica, corse a palesarne l’invenzione e molta gente a celeri passi in unione dell’inventore concorse a venerarla». Bibliografia: A. Marsiano Geografia Antropica Tipografia Lussografica Caltanissetta 1995 pag. 101
La Chiesa presenta una facciata barocca semplice e ordine unico con una pianta ellittica allungata ed è dotata di tre altari in marmo policromo con decorazioni barocche: quello centrale è dedicato alla Madonna del Bosco, quello laterale destro è consacrato a San Giovanni Neupomaceno, mentre quello a sinistra è dedicato a San Benedetto.

Belvedere (U’ Tunnu) – Costruito in stile barocco all’inizio del XIX secolo, è un ampia terrazza che domina la bella piana di Gela e le montagne circostanti da cui si possono godere favolosi tramonti.

Piazza Vittorio Emanuele III – Il centro storico risale alla seconda metà del XVII secolo. La piazza Vittorio Emanuele III ha forma rettangolare e su di essa si affacciano la Chiesa Santa Maria d’Itria e la Chiesa dell’Addolorata, oltre che il Palazzo di Città.

Chiesa Maria SS. d’Itria – Ricostruita a partire dal 1742 nello stesso luogo dell’antica Matrice, dall’architetto messinese Giuseppe La Rosa che progettò una chiesa in stile barocco con il tradizionale impianto basilare a tre navate (tipica in quasi tutte le Chiese Madri della Sicilia) ed a croce latina con tiburio centrale. La Chiesa presenta quattro nicchie laterali con le statue degli evangelisti Giovanni e Marco e gli apostoli Pietro e Paolo.

Chiesa dell’Addolorata – Considerata una delle architetture settecentesche più raffinate della Sicilia barocca, la Chiesa fu costruita nel 1753 nel suolo che ospitava la Chiesina dello Spasimo punto di ritrovo della Confraternita del SS. Crocifisso e delle Consorelle di Maria SS. Addolorata. Sotto il livello del pavimento si apre una cripta con un altare, gli essiccatori, gli ossai e le sepolture riservati in passato ai confratelli e alle consorelle del SS. Crocifisso.

Museo della Civiltà Contadina – Il Museo ripercorre la civiltà contadina di Niscemi. I pezzi che vi sono racchiusi sono stati donati da alcuni cittadini al Lions Club locale che ha provveduto a catalogarli. Attualmente dei circa 2.000 pezzi presenti, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta, con proprio decreto, ne ha vincolati oltre 650. Un’ala del Museo è adibita a sala conferenze ed ospita periodicamente eventi culturali che vedono partecipi i cittadini niscemesi.

Sito Archeologico di Contrada Pitrusa – In contrada Pitrusa, alle pendici di Niscemi, si trova un sito archeologico di epoca tardo antica. Rimangono odiernamente i resti di una Mansio, ovvero una stazione di sosta (età imperiale), gestita dallo Stato per i viaggiatori. Accanto alla mansio sorgeva una stazione per il cambio dei cavalli. Si pensa esistesse un’antica strada, che portava alla contrada Piano Camera, altra interessante zona archeologica. I recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce un complesso termale, sempre in contrada Petrusa. Secondo gli archeologi sono ben visibili e riconoscibili: il calidarium (parte delle terme destinata ai bagni caldi o ai bagni di vapore) con il forno di combustione, un vasto vano di tepidarium (parte delle terme destinata ai bagni tiepidi) e le suspensura (pilastri a base quadrata che fungevano da sostegno al pavimento) che spargeva il calore sotto il pavimento, potendo riscaldare così l’acqua.

Tipicità


Impanata: sfoglia di pasta, ripiena di cavolfiori viola, cipolla novella e prezzemolo, condita con abbondante olio extra vergine di oliva.

Piruni: sfoglia di pasta rifinita a forma di ventaglio, ripiena di spinaci freschi strofinati a mano con il sale, con l’aggiunta di aglio e olio abbondante.

Gli Appuntamenti


FEBBRAIO

Carnevale – Sfilata di carri allegorici con il coinvolgimento delle scuole di Niscemi e gruppi di cittadini in maschera.

MARZO

San Giuseppe – Una delle tradizioni più sentite dagli abitanti di Niscemi. (18 – 19 Marzo)

MARZO – APRILE

Sagra del Carciofo – Sagra dedicata ai piatti tipici locali accompagnata da musica, mostre e fiera dell’artigianato. (15 – 17 Aprile)

Venerdì Santo e Pasqua – Festeggiamenti con messe di benedizione e sacre rappresentazioni.

MAGGIO

Festa di Maria SS. Del Bosco – Festeggiamenti in onore della Patrona della città. La festa è arricchita dal “Palio delle Tre Bandiere” e dalle numerose esibizioni dei gruppi musicali locali, mostre di fotografie e pittura. (21 Maggio)

AGOSTO

Festa della Madonna – Festività molto sentita dalla popolazione locale che coinvolge attivamente tutti i quartieri della città. (2 – 10 Agosto)

DICEMBRE

Santa Lucia – Festa con distribuzione dei “cuddureddi”, tradizionali dolci preparati con farina e zucchero. (13 Dicembre)

Sagra re ‘mpanati e piruna – Sagra dedicata ai prodotti tipici del territorio a base di cavolfiori e di spinaci.

Presepi di Natale – Nella piazza di Niscemi ogni anno viene allestito il caratteristico presepe con personaggi di dimensioni reali.

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