Comune di Paternò

Paternò, CT, Italia
Foto del Comune della Sicilia - Paterno - Campetto Sportivo

Cenni storici


I primi insediamenti dell’uomo a Paternò risalgono all’età del rame e del bronzo. La fondazione dell’attuale città risale ad un epoca precedente a quella greca. I monumenti più importanti risalgono all’età Romana e furono costruiti sulla Collina storica di Paternò, considerata oggi un vulcano spento. In questo periodo la città subì un declino, ed è con l’occupazione degli Arabi che crebbe l’economia ed il borgo fu chiamato “Batarnù”. Durante il periodo normanno ci fu una rifioritura di fabbricati grazie alla costruzione del Castello e di nove porte fabbricate per la difesa della città. Nel XIV secolo la città crebbe urbanisticamente e socialmente e si estese anche nei luoghi sottostanti alla collina. Paternò venne affidata alla Regina Bianca col titolo di “città delle regine” e successivamente fu venduta ad una delle famiglie più importanti, quella dei Moncada. La II Guerra Mondiale portò con se numerose vittime paternesi, motivo per cui ricevette la medaglia d’oro in onore dei caduti.

Attrattiva principale


Tra le attrattive turistiche principali del paese di notevole interesse scorgiamo il Castello Normanno: è il monumento più insigne di Paternò, edificato in epoca normanna, alto 34 metri con impianto rettangolare. I muri di cinta presentano delle scale di adduzione ai piani superiori. Gli interni del castello sono ancora in ottimo stato: al piano terra si presentano quattro bifore ritmicamente allineate ed all’interno si conserva la cappella di S. Giovanni, la quale presenta l’altorilievo dell’Agnus Dei ed al cui interno sono raffigurare delle tele, di cui una rappresentante l’Arcangelo Gabriele e l’altra San Giovanni Battista; a fianco troviamo l’antica stanza del corpo di guardia; adiacente a questo è presente il vano delle prigioni. Al primo piano si ha una radiosa prospettiva di luce che esalta il modulo rettangolare del salone e si trova la profonda sala d’armi. Attraverso delle scale si arriva fino alla terrazza superiore, un tempo adibita per l’abitazione del re e da cui oggi si può ammirare un panorama godibile che proietta lo sguardo sul Simeto. All’esterno un gradito contrasto tra lo scuro della muratura e il bianco delle aperture.

Dal punto di vista naturalistico invece, troviamo le salinelle, vulcani di fango situati nella periferia della città e l’Oasi di ponte Barca, antico ponte situato sul Simeto, caratteristico per la presenza di numerosi uccelli. L’economia si basa sulla produzione di arance rosse, le sanguinelle, le più famose della Sicilia ed esportate in tutto il mondo.

Da visitare


Palazzo di Città: edificio storico costruito nel 1787 e sede della famiglia Alessi. Abbandonato per un periodo e successivamente ripristinato come centro istituzionale del Comune. Costruito in stile Borghese settecentesco, all’interno presenta un balcone principale, realizzato in pietra lavica ed in alto lo stemma della città, ai lati finestrelle e grandi saloni dai soffitti decorati; sul retro una grande corte utilizzata per le serate di gala.

Palazzo Moncada: costruzione patrizia, uno dei primi palazzi costruiti in cemento armato. Realizzato nel 1627 appartenne ad una potente famiglia siciliana, quella dei Moncada da cui prese il nome. La parte frontale, ormai rovinata, è arricchita da balconi e ringhiere in ferro battuto e portali in pietra lavica. L’interno presenta affreschi del 700.

Villa Coniglio: edificio sorto nel 700 appartenente ai baroni Coniglio. Abbandonato per un periodo di tempo e acquistato dal Comune. Nel 2005, successivamente a dei lavori di ristrutturazione diventa centro per gli anziani. Realizzato in stile Ottocentesco, circondato da un fiorente giardino e due grandi arcate.

Porte di Paternò: successivamente alla venuta dei normanni, la città fu rinforzata, motivo per cui vennero create le mura cittadine, nonché delle porte di ingresso. Inizialmente erano nove, in seguito vennero demolite e adibite ad abitazione ed oggi se ne conservano solo tre: la porta del Borgo, porta principale, la porta Lentini o del Pertuso situata nei pressi del Santuario della Madonna della Consolazione e la porta della Ballottola, il cui nome risale ai Massoni che fuggivano anticamente “appallottolati” per le vie della città.

Santuario della Madonna della Consolazione: piccolo oratorio nato alla fine del 500. La tradizione narra di un’apparizione della Madonna ad una giovane pastorella, alla quale chiese di far costruire un tempio in suo onore, oggi centro di pellegrinaggio. Elevato a santuario romano nel 1937. Ristrutturato in seguito ai bombardamenti del 1943. All’interno sulle pareti della navata centrale sono presenti affreschi raffiguranti la Madonna e i momenti di consacrazione del Santuario e della Liturgia, nella curvatura del catino è raffigurata la Madonna attorniata da angeli, al centro una statua di Gesù Cristo e di Maria in ginocchio. Il fronte è realizzato in pietra rossa e marmo bianco al cui ingresso è raffigurata la Madonna accanto al Cristo risorto, ed ancora più in alto presenta un mosaico.

Ex monastero della Santissima Annunziata: anticamente apparteneva ad un complesso conventuale di Benedettine, oggi, è adibito a sede scolastica e conserva la biblioteca comunale; ospita al suo interno una galleria d’arte contemporanea. Due coppie di colonne realizzano un’elegante tribuna che nell’ordine superiore accolgono una nicchia, al cui interno contiene la statua della Madonna. Sugli altari minori si collocano quattro grandi tele. A destra: l’incoronazione della Vergine tra San Francesco e Santa Chiara, ispirati alla pittura iberica. L’opera più interessante è la Madonna dell’Itria, una piccola tavola raffigurante la Madonna col bambino, ed una cassa trasportata a spalle da due monaci.

Chiesa di Santa Barbara: la Chiesa è dedicata alla patrona della città, costruita in suo onore in seguito al miracolo della peste di quel periodo. Situata nella piazza centrale, stupisce il turista la grandiosa e slanciata cupola alta 37 metri, interamente ricoperta da stupendi stucchi e decorazioni a pastello. L’altare è in marmo e all’interno presenta la nicchia contenente la Santa, a sua volta realizzata in argento e dettagli in oro. All’interno del pregiato scrigno si custodiscono le sue reliquie. Ai lati troviamo delle tele, tra le quali quella del Crocifisso e della Natività e sull’altare sinistro la statua della Madonna del Sacro cuore di Gesu’.

Giardino Moncada: terreno coltivato anticamente da un ricco proprietario di arance, da cui prende il cognome la villa, è oggi il polmone di Paternò per la sua maestosa area verde formata da alberi e aiuole. All’interno si trova una fontana e delle sculture di cui una raffigura l’ideatore della Villa. Frequentata dai bambini e ragazzi paternesi è un lussureggiante spazio creativo, menzionata come Villa e papiri, perché all’interno del laghetto risiedono numerose papere.

Tipicità


Tipico dolce pasquale è il CICILIU costituito da uova di gallina decorate con pasta di pane o biscotto raffiguranti forme, fiori, pulcini. In occasione del Natale viene invece preparata la LUNA, chiamata così per la sua forma a mezzaluna, il cui guscio di pasta frolla racchiude un composto di fichi secchi, miele, scorza d’arancia, mandarini e limoni canditi, pinoli, noci, mandorle e pistacchi, uva passa e cannella ed un bicchierino di maraschino. Un altro piatto tradizionale paternese è la Rana per la quale a Settembre viene organizzata una sagra. Fiorente è il settore dell’artigianato che vanta la costruzione di carretti siciliani, e le attività come quella del mercato che si svolge trisettimanalmente alla quale partecipano numerosi paternesi e abitanti limitrofi.

Appuntamenti


APRILE

Arte in liberazione

Trattasi di un mercatino biologico realizzato in occasione della giornata della Liberazione (25 Aprile). La giornata si presenta con musica e spettacoli ai quali partecipano numerosi ragazzi, accompagnati dalla presenza di artisti di strada e pittori. Presenta un’area food per poter pranzare. Lo scopo è quello di promuovere le tradizioni culinarie, artistiche e letterarie del Mediterraneo.

SETTEMBRE

Santa Maria Bambina

L’8 Settembre si svolge la celebrazione in onore della Santissima Maria bambina presso la Parrocchia di S. Antonio Abate e successivamente avviene una piccola processione nel centro storico del paese.

Fiera di Settembre

La Fiera di settembre è tra le manifestazioni più importanti del paese; si svolge ogni anno, dal 15 al 16 Settembre, presso la villa Moncada, dove partecipano artigiani, commercianti ed agricoltori.

Sagra della rana

Si svolge dal 21 al 22 Settembre ed ha lo scopo di valorizzare i prodotti tipici, e le proprietà enogastronomiche del paese nonché le prelibatezze, quali ad esempio quelle della rana, che viene degustata in vari modi, accompagnata da musica e spettacoli. La sagra ha avuto buon esito e ogni anno è partecipata da tanti turisti, motivo per cui è la sesta edizione in cui viene organizzata.

DICEMBRE

Santa Barbara

La manifestazione ha inizio giorno 2, quando le nove corporazioni cittadine nonché le varette, realizzate in legno e adornate di fiori girano per lei vie della città. Giorno 3 vengono esposte le reliquie della Santa, e nell’arco della serata i giovani si cimentano nella Cantata tradizionale. Il 4 la festa ha inizio con il Salve a cannone e la svelata; successivamente con l’uscita del busto reliquario di Santa Barbara (protettrice della città) per le strade principali. Il 5 la festa si conclude con lo sparo pirotecnico e l’entrata della Patrona nella sua cameretta.

Mercatini di Natale

La manifestazione si svolge nei weekend dalle ore 20:30 alle ore 21:00. Comprende i gonfiabili per i bambini, gratuiti, e nell’arco del mese la sagra viene ampliata e vengono inseriti eventi, quali: la sagra degli spaghetti, o quella del pane condito, oltre che i mercatini dedicati al Natale accompagnati dalla musica di zampognari. Il comune di Paternò nel mese natalizio organizza il tradizionale Presepe Vivente, che si svolge nel suggestivo Borgo della Gancia.

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