Comune di Salemi

Salemi, TP, Italia
Foto del Comune della Sicilia  - Salemi - Piazza Alicia

Cenni storici


Salemi, un comune della provincia di Trapani, è una città medievale di importante rilievo urbanistico; Troviamo la città al centro della Storia durante la spedizione dei Mille. Giuseppe Garibaldi, raggiunta Salemi, organizza il suo esercito nelle giornate dal 12 al 14 maggio 1860 per ottenere la schiacciante vittoria contro i Borboni. Nei giorni in cui fu ospite, Garibaldi sventolò a Salemi la prima Bandiera Italiana e, prima di proclamare la dittatura, investe simbolicamente Salemi del Titolo di “Prima Capitale Dell’Italia Unita, titolo che la città mantenne per un solo giorno.

Attrattiva principale


All’interno del vasto contesto storico, culturale e paesaggistico spicca il sistema museale di Salemi. Possiamo ammirare il Museo del Risorgimento, il Museo di Arte Sacra, il Museo Archeologico ed il Museo della Mafia. Proprio quest’ultimo diventa ogni giorno di più l’attrattiva principale del polo. Con il suo percorso di nuova museografia offre uno spettacolo dal significato molto forte per chi lo visita, chi vi entra rivive grazie alle 10 cabine elettorali tutte le sfaccettature della malavita siciliana incanalandosi in un processo di “catarsi” che offre spunti di sensibilizzazione a tutti i visitatori.

Da visitare


Statua di San Nicola di Bari- piazza libertà : opera dello scultore palermitano Gaetano Pennino. La statua è un “Ex Voto” che i Salemitani vollero collocare nel 1795 al centro della piazza Libertà per ringraziare il Santo di aver protetto la città durante il terremoto del 4 novembre 1794. Il Patrono viene raffigurato con la mano sinistra protesa verso l’alto come a bloccare le intemperie, mentre avvolge Salemi con la cappa episcopale dandole conforto e protezione. La statua, nel 1930, fu spostata nell’attuale posizione. In seguito al terremoto del 1968 fu interamente restaurata.

Chiesa e Convento di Sant’Agostino: gli Agostiniani, presenti a Salemi dal 1250, eressero la chiesa intorno al 1400. La chiesa presenta una sola navata, molto sobria nel prospetto e nel suo interno. Nel prospetto in alto, ai lati della porta principale, vi sono due nicchie in cui rispettivamente trovavano posto le statue dei Santi Pietro e Paolo. Tra le varie opere presenti spiccano, sicuramente, quelle ad opera di Gherardo delle Notti e la statua della Madonna del Soccorso ad opera di Antonello Gagini. Ai tempi del sindaco Lampiasi la chiesa venne proclamata “Pantheon dei Salemitani illustri”, all’interno vi sono i resti dell’illustre Simone Corleo e di Giuseppe Maria Mistretta. Molto vasto è l’annesso convento, il cui ingresso si trova sul lato destro della chiesa. All’interno vi è un ampio e suggestivo chiostro, dotato di 14 colonne di pietra con al centro un pozzo. Attualmente i locali del convento sono sede di alcuni uffici comunali.

Chiesa di San Clemente – detta di Sant’Annedda: la chiesa di San Clemente, più nota ai Salemitani come Sant’Annedda, è la più piccola e la più bella Chiesa di Salemi. La tradizione vuole che questa chiesa sorga su un antico tempio pagano. La Chiesetta deve il suo fascino alle sue pareti abbellite con le dodici tele settecentesche di Fra Felice da Sambuca che ritraggono la vita di Gesù e della Madonna, troviamo anche, cosa molto rara, una raffigurazione di San Gioacchino che quasi mai viene rappresentato. Sull’altare è esposto un crocifisso ligneo con stucchi d’oro, forse opera del Milanti e sotto l’altare riposano le spoglie di San Clemente Martire. Sul Lato sinistro della chiesa sono custodite le statue del Cristo morto in cartapesta e della Vergine Addolorata che vengono portate in processione il venerdì Santo. Inoltre sopra l’altare della piccola cappella vi è custodito un Ecce Homo.

Piazza Dittatura: chiamata così perché dal palazzo del Municipio, che sorge proprio sulla piazza, Garibaldi il 14 Maggio 1860, invitato dal Decurionato, proclamò la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II. Il palazzo presenta al centro della facciata lo stemma di Salemi. Quest’ultimo è rappresentato da un’aquila in volo librato che porta sul petto uno scudo Normanno incorniciato da tralci di quercia ed alloro, il tutto sormontato da una corona.

Chiesa e Collegio dei Gesuiti: l’originaria chiesa di piccole e modeste dimensioni, venne aperta al culto nel 1654, ma nel 1696, per motivi poco chiari, crollò. Successivamente, l’architetto salemitano Vincenzo Cascio, fratello laico gesuita, approntò il progetto per la realizzazione di una nuova e più ampia chiesa e nel 1697 se ne iniziò la costruzione. Venne inaugurata e dedicata a Sant’Ignazio di Lojola nel 1705. Dopo il 1968 ha assunto la funzione di Chiesa Madre di Salemi. Tripartita da grandi navate, la chiesa presenta una pianta a croce latina. All’interno troviamo, oltre alle tantissime opere ed ai bellissimi altari, un organo settecentesco, ancora funzionante, ed un pulpito contemporaneo dell’organo. La facciata barocca presenta, ai lati del portone centrale, quattro bellissime colonne tortili in pietra decorate con fasci di uva e frutta. Adiacente alla Chiesa si trova il Collegio dei Gesuiti, il quale ospita,oggi, il Sistema Museale Salemitano.

Sistema Museale di Salemi: come già detto, sorge all’interno del Collegio dei Gesuiti. Il Sistema Museale, che aderisce alla Rete museale e naturale Belicina, ospita all’interno quattro importantissimi musei:

  • Il Museo di Arte Sacra dove sono conservate le più importanti opere sacre della città e in particolare vi è annessa una fedelissima riproduzione della Casa Santa di Loreto.
  • Il Museo Archeologico dove sono esposti i ritrovamenti archeologici dei siti di Salemi: Mokarta, Monte Polizzo e San Miceli.
  • Il Museo del Risorgimento.
  • Il Museo della Mafia.

Piazza Alicia: ospita due dei monumenti più importanti di Salemi, la Chiesa Madre ed il Castello Normanno-Svevo. La prima, danneggiata nel ’68, viene completamente rasa al suolo, ma esibisce tutt’oggi lo schema delle tre navate e l’altare dedicato a San Nicola di Bari con annessa la sua statua. Il Castello, invece, costruito tra il 1070 e il 1130 rappresenta l’unione di tre popoli che si susseguirono nel dominio della città infatti è di architettura Normanno-Sveva , ma realizzato grazie alla manovalanza Araba. Sulla torre cilindrica del già citato castello viene issata, il 14 maggio del 1860, la prima bandiera italiana e a sventolare il tricolore fu proprio l’Eroe dei due Mondi.

Tipicità


Molto in voga a Salemi è la lavorazione della pietra “campanedda”, una pietra locale di costruzione chiamata cosi perché quando viene lavorata emette il suono di una campana. Tipico dolce salemitano è lo “sfinciune di San Giuseppe” e in funzione della cena di San Giuseppe una tipica pietanza è la “Pasta con la Mollica”: spaghetti conditi con mollica, olio di oliva, zucchero, cannella e prezzemolo.

Appuntamenti


FEBBRAIO

Festa di San Biagio

Tra le più importanti feste legate alla lavorazione del pane ricordiamo quella che il 3 febbraio di ogni anno ha luogo in uno dei più antichi quartieri di Salemi, il Rabato, che si popola di fedeli in pellegrinaggio verso la chiesa di San Biagio per ricevere la benedizione della gola.

MARZO

Le Cene di San Giuseppe

Giorno 19 Marzo, giornata in cui si celebra San Giuseppe, a mezzogiorno, vengono invitati i Santi all’interno della “Cena” per consumare le consuete 101 pietanze. La Cena consiste in un banchetto che i devoti offrono a tre bambini che rappresentano la Sacra Famiglia. Il banchetto si conclude con le tradizionali parti cantate dai cantori occasionali in onore del santo.

GIUGNO

Torneo nazionale di calcio giovanile: “Salemi Capitale dell’Italia Unita”

La manifestazione, attraverso il gioco del calcio giovanile, si prefigge di realizzare scambi culturali con i ragazzi partecipanti, ma soprattutto con le diverse società calcistiche anche di alto rilievo nazionale che aderiscono ormai da anni all’importante iniziativa.

AGOSTO

Sagra della Busiata

La Manifestazione nasce con l’intento di rivalorizzare la “Busiata”, tipo di pasta che prende il nome dalla “Busa” cioè il bastoncino cui deve la sua tipica forma. Vengono presentati, ogni anno, piatti con i più svariati condimenti, i quali, però, fanno sempre capo alla tradizione locale.

SETTEMBRE

Costruire Visioni

Nel programma troviamo: degustazioni, cinema, intrattenimento, musica, arte, sport, teatro e cultura. La manifestazione viene aperta con la Notte Rosa a inizio estate e si chiude con la Notte Blu ( festa di fine estate) metà settembre.

 

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