Comune di San Giuseppe Jato

San Giuseppe Jato, PA, Italia
Foto del Comune della Sicilia  San Giuseppe Jato - panorama dal Monte Jato

Cenni storici


San Giuseppe Jato è un Comune della Sicilia in provincia di Palermo che conta 8479 abitanti. Situato proprio ai piedi del Monte Jato da cui prende il nome, la storia del comune risale circa a due secoli fa. Il paese anticamente veniva chiamato San Giuseppe de li Mortilli proprio perché sorgeva nell’ex feudo Mortilli. Don Giuseppe Beccadelli, Marchese della Sambuca acquistò terreni messi in vendita dopo la cacciata dei Gesuiti dal Regno delle Due Sicilie. Nel 1778 ebbe la licenza per costruire nuovi comuni nel territorio al fine di ripopolarlo per la coltivazione delle sue terre. Al tal fine il Principe concedeva degli incentivi agli abitanti dei paesi vicini affinchè si trasferissero nel comune da lui fondato. L’11 Marzo 1838 le abbondanti piogge invernali provocarono una frana che distrusse i 2/3 dell’abitato senza causare vittime. Il paese venne ricostruito e alcuni abitanti andarono a rifabbricare le loro case un po’più in basso in contrada Chiancipirreddu. Il 24 Dicembre 1862, San Giuseppe dei Mortilli cambia il suo nome in San Giuseppe Jato.

Attrattiva principale


Sul Monte che sovrasta i due paesi di San Giuseppe Jato e San Cipirello, si trovano i resti di una antichissima città: la popolazione probabilmente faceva parte del popolo degli Elimi. Grazie alla sua posizione la città crebbe di importanza e fu abitata nei secoli da Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, questi furono l’ultimo baluardo della rivolta araba in Sicilia dopo la conquista dei Normanni. Con Federico II di Svevia la città dopo vent’anni di lotte venne definitivamente distrutta nel 1246 e i suoi abitanti deportati a Lucera di Puglia, con la quale i due comuni sono gemellati. L’affascinante storia di questo meraviglioso Monte è stata approfondita dagli scavi archeologici affidati all’Università di Zurigo, iniziati nel 1971. A questi si sono aggiunti l’Università di Insbruck e un gruppo archeologico locale. I principali monumenti del Monte Jato sono: il Tempio di Afrodite, il Teatro, la Casa a Peristilio, l’Agorà, il Museo Archologico Case D’Alia e il Castellazzo.

Da visitare


La Chiesa della Madonna della Provvidenza

E’ in stile neoclassico con capitelli e colonne in stile corinzio. All’interno si può ammirare il quadro della Madonna della Provvidenza che fu trovato in Feudo Dammusi il 21 Luglio 1784. Da tale data ha inizio la devozione degli abitanti per la Santa Protettrice del paese.

La Chiesa del S.S Redentore e San Nicolò di Bari

E’ la Chiesa Madre del paese che sorge dove un tempo c’era la chiesa di San Giuseppe distrutta dalla frana del 1838 una dedica sul frontone lo ricorda. Ha uno stile rustico-barocco, all’interno nel tetto sono raffigurate 3 pitture: l’Annunciazione di Maria, la Natività, la Presentazione di Maria al tempio.

La Chiesa Anime Sante

In origine era molto semplice, successivamente è stata costruita la canonica e durante i lavori sono stati trovati resti di ossa umane e si è dedotto che in passato tale luogo era usata per la sepoltura.

La Chiesa della Madonna del Carmelo

si trova alle pendici del Monte Jato , è il vecchio cimitero del paese, lo stile richiama l’architettura rurale siciliana. Secondo il culto cattolico la Madonna del Carmine è la protettrice dei morenti. Accanto alla chiesa vi è una cappella con una botola che un tempo fungeva da ingresso per l’Ossario.

La Chiesa di S. Francesco di Paola

è sull’omonima piazza con la sua facciata chiara, costruita nell’800 dove esisteva un’antica cappella dedicata al santo, conserva oggi un altare monumentale in marmo e 6 pitture su seta raffiguranti eventi rappresentativi della storia di San Francesco di Paola.

Tipicità


L’economia di San Giuseppe Jato, così come di San Cipirello, si fonda essenzialmente sul lavoro agricolo e pastorale. Dai pascoli di montagna derivano i formaggi di alta qualità, dal caciocavallo palermitano di latte di mucca Cinisara al pecorino, la ricotta fresca, la ricotta salata (seccata al sole ed infine infornata), e i salumi di maiali allevati in loco ma anche di mucca Cinisara. Il territorio è coperto anche dalle piante di ulivo, dai vigneti e dalle distese di grano che caratterizzano il paesaggio e da cui si ricavano delle produzioni biologiche, come il grano antico siciliano e l’olio extravergine di oliva. Grazie alla presenza di numerose cantine grandi e piccole che esportano il loro prodotto in tutto il mondo, quest’area rientra tra le principali vie del vino e degli itinerari enogastronomici di Sicilia.

Appuntamenti


FEBBRAIO

Il Carnevale

Il Carnevale jatino è molto sentito dai giovani, i quali già nei mesi precedenti iniziano a costruire carri carnevaleschi a tema che sfileranno in piazza dal Giovedì Grasso in poi.

MARZO

La Festa di San Giuseppe

Il 19 marzo è una ricorrenza molto sentita dai cittadini. Tra processioni e mense di San Giuseppe tutto il paese è in movimento, per assistere alla scena dei “virgineddi”.

LUGLIO

Il Pellegrinaggio alla Madonna delle Provvidenza

Il 21 luglio viene intrapreso un pellegrinaggio con partenza dalla Chiesa Madre di San Giuseppe Jato e arriva fino al Santuario di Dammusi. Alle prime ore dell’alba parte la processione fino al Santuario e alle 18:00 un’altra processione riporta il quadro della Madonna in Paese.

DICEMBRE

Natale in Grotta

Durante il Natale viene allestito il presepe all’interno della Grotta Grande, per regalare a chiunque volesse fare una passeggiata un momento molto suggestivo in un ambiente naturalissimo con una vista speciale.

 

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