Comune di Vicari

Vicari, PA, Italia
Foto del comune della Sicilia  Vicari - veduta panoramica

Cenni storici


Il Comune della Sicilia Vicari sorge a circa 700 metri sul livello del mare sulla direttrice Palermo – Agrigento, circondata da mandorli e ulivi. Lo sguardo su Vicari, dalla piana, è sorprendente: domina su tutto il castello, che preannuncia un paese denso di storia a partire dal suo toponimo che ha origini antiche, boikos, in greco, biccaris, in latino, rappresenta infatti l’antica attività dei vaccari. Si è certi che il paese sia stato abitato sin dall’ VIII secolo a.C. da popolazioni stanziate nei dintorni della rupe, sulla sommità dello stesso colle che avrebbe, anni più tardi, ospitato l’antico castello.

Nel corso dei secoli, Vicari ha vissuto diverse storie, conquiste e dominazioni perché eternamente contesa dalle popolazioni locali, prima, e dai grandi popoli venuti dall’Oriente e da Nord, dopo. La sua posizione, infatti, da sempre considerata strategica per difendere la valle, ne fece un centro nei processi storici e antropologici del territorio circostante. Il passato di Vicari dunque è alquanto nobile e conserva ancora oggi tracce delle varie popolazioni che vi si sono stanziate, dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni. Agli inizi dell’800 poi, si estinse la dinastia dei Bosco- Bonanno, che per quasi due secoli aveva dominato il paese elevandolo a Contea. Vicari, quindi, venne annessa alla provincia di Palermo.

Attrattiva principale


L’attrattiva principale del Comune è certamente il Castello, che domina incontrastato su Vicari. Il Castello ha permesso al paese di aumentare il suo rilievo nelle aree circostanti in quanto luogo di difesa ma anche come oggetto di contese per quelle popolazioni che ambivano alla conquista del territorio; oggi ha consentito al paese di divenire una delle mete più richieste per le vacanze in Sicilia. Il Castello, che si erge sul monte Sant’Angelo, fu probabilmente costruito dai romani e in seguito venne edificato nella sua nuova struttura nel 1077 da Ruggero d’Altavilla. Annoverato nel 1278 tra le fortezze regie di Sicilia, il Castello fu rifondato nel 1390 per volere dei Chiaramonte, una potente famiglia francese arrivata al seguito dei Normanni.

Dal Castello di Vicari è passata dunque buona parte della storia della Sicilia, secondo alcune ricostruzioni storiche si dice anche che proprio all’interno del Castello fu ucciso il ministro di Carlo d’Angiò, Giovanni di Saint Remy nel pieno delle battaglie dei Vespri, con la cui vittoria i siciliani riuscirono a liberarsi dalla dominazione francese. Ma il Castello è anche un luogo denso di misteri: la storia ipotizza infatti che il Castello di Vicari fosse collegato a quello di Caccamo attraverso un sotterraneo sistema di cunicoli e gallerie che non sono state in realtà mai scoperte. Aldilà delle supposizioni, resta di fatto che la posizione panoramica del Castello, esposto ai quattro punti cardinali, è straordinaria: da qui si riesce a vedere il centro storico di Vicari con i suoi tetti in tipico cotto siciliano, ma anche tutto il territorio circostante e addirittura il mare guardando in direzione di Caccamo.

Da visitare


La Cuba: Emblematica testimonianza della dominazione araba a Vicari, la Cuba era utilizzata in origine come cisterna. E’ una struttura, all’interno del quartiere Ciprigna, ancora intatta e ben conservata nella quale spicca la copertura a cupola e le quattro aperture ad arco rivolte verso i punti cardinali. Una presenza elegante che seppure di piccole dimensioni non passa di certo inosservata.

Palazzo Pecoraro- Maggi: situato nel centro storico di Vicari, Palazzo Pecoraro- Maggi è, tra gli edifici privati, il più vasto e architettonicamente rilevante. Il palazzo era un tempo residenza di una delle famiglie più importanti del paese, i Pecoraro appunto, che vissero a Vicari per ben quattrocento anni. Oggi è sede della Biblioteca e di altri uffici comunali in seguito ad un recente restauro che ha restituito eleganza all’edificio. Al Palazzo si accede attraverso un piccolo chiostro, da vedere all’interno sono le stanze, decorate con preziosi stucchi, marmi e perfino un piccolo altare incastonato in una parete. Preziosi anche i numerosi quadri e i mobili d’antiquariato nonché la bellezza dei dettagli della pavimentazione.

Chiesa Madre: sorge nella parte alta del quartiere “Terravecchia”, l’antico nucleo abitativo di Vicari, circondato da spesse mura. L’edificio religioso fu costruito intorno al 1200 e presenta un maestoso impianto a croce latina con tre ampie navate, una centrale e due laterali, a cui si accede da possenti colonne. Di particolare rilievo il pulpito in legno da cui il sacerdote un tempo predicava e diverse opere d’arte di pregevole fattura attribuite a Pietro Novelli e alla scuola Gaginiana.

Chiesa di San Marco: edificata intorno al 1500, la Chiesa di San Marco ha una sola navata e all’esterno, dal lato nord, presenta un porticato. Le caratteristiche ceramiche colorate sulla punta del campanile rendono la chiesa riconoscibile a distanza. All’interno della Chiesa, in perfetto stile barocco, da vedere gli stucchi della scuola del Serpotta e le statue lignee manieristiche di San Giovanni Battista e San Marco.

Chiesa di San Vito: costruita probabilmente intorno alla metà del 500, la chiesa presenta un impianto a tre navate. Nelle navate laterali sono esposte statue di santi, di notevole interesse artistico, tra cui, la statua di San Vito in legno policromo.

Chiesa della Madonna delle Grazie: risalente alla seconda metà del 500, la chiesa presenta un maestoso campanile. Al suo interno si possono ammirare invece diverse statue di notevole prestigio artistico, tra cui una statua della Madonna Addolorata, attribuita al Bagnasco e sculture risalenti al periodo tardo rinascimentale.

Tipicità


La mandorla regna sovrana nel territorio di Vicari ed è al centro di numerose ricette. Ad essa è legata la Sagra della Mandorla, che ogni anno a Giugno richiama gente da ogni angolo della Sicilia. I prodotti tipici di Vicari sono quelli fatti con la mandorla e in particolare la “Cubbaita”, che è un torrone tradizionale la cui ricetta fu introdotta dagli arabi; i “primamuri”, che sono dei dolci con piccoli pezzetti di mandorle preparati in occasione dei fidanzamenti e i “sasameli”, dolce povero a base di mandorle tritate, vino cotto e un po’ di miele. Ma a dominare incontrastati sono i “passavolanti”: si tratta di un dolce a base di mandorle a pezzetti e uova che un tempo si battevano la sera prima di essere sfornati; il giorno successivo, dopo aver fatto il pane sul forno a legna, quando la temperatura si abbassava, i passavolanti venivano cotti.

Questo dolce ha una storia antica e radicata a Vicari, i passavolanti furono ideati infatti per caso dai monaci del convento di San Francesco in occasione delle nozze della principessa Bosco che abitava nel Castello e da quel momento in poi divennero il dolce tipico dei banchetti di nozze (sono stati chiamati così perché nel corso degli sposalizi passavano velocemente da una persona all’altra). Ma la gastronomia di Vicari non è tutta qui, anzi è possibile gustare un menù ricco e come vuole la tradizione: dalla “pasta cu vrocculo affucato”, primo piatto con broccoli, salsiccia e mollica di pane arrostita, ai “cudduruni e cuddureddi”, per finire con i dolci tipici. Restando a parlare di tipicità a Vicari, non si può non citare l’antica tradizione del ricamo e in particolare dell’uncinetto: ancora oggi è possibile conoscere persone che tramandano questa tradizione che è rimasta sempre a conduzione domestica.

Appuntamenti


MARZO – APRILE

La Settimana Santa

Nei riti della Settimana Santa c’è una vera e propria azione liturgica da una chiesa all’altra: i cosiddetti “viaggi del Sabato Santo” che provengono dalla tradizione medievale dei Flagellanti di Jacopone da Todi. Le Confraternite delle varie chiese giungono in quella di San Vito all’alba e percorrono il tragitto in ginocchio fino ad arrivare sotto l’altare dove baciano a terra il Cristo Morto e poi la Madonna Addolorata. Si tratta di un rito suggestivo e atteso da tutti.

MAGGIO

San Michele Arcangelo

Tra gli eventi liturgici è giusto ricordare la Cavalcata di San Michele, una manifestazione equestre inserita nella festa di San Michele Arcangelo dell’ 8 Maggio, che ricorda l’apparizione sul Monte Sant’Angelo. Per l’occasione sfilano cavalli bardati a festa con i cavalieri che portano in mano le cosiddette torce, elementi intrecciati con nastri, fiori e santini devozionali.

GIUGNO

Sagra della Mandorla

Nel mese di Giugno Vicari festeggia il suo seme prediletto: la mandorla. In occasione della sagra vengono allestiti stand per degustazioni gastronomiche ed è possibile gustare bontà tipiche della tradizione locale.

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