Comune di Biancavilla

Biancavilla, CT, Italia
Comune della Sicilia - Biancavilla - Basilica Collegiata

Cenni storici


Il comune della Sicilia Biancavilla in origine era chiamata Callicari e l’attuale toponimo risale al XVI sec., quando ad un gruppo di albanesi fu concesso di creare una comunità autonoma nel territorio di Adernò. La leggenda narra che una comunità di profughi greco-albanesi, in fuga dai Turchi che sottomisero l’Impero Bizantino di Costantinopoli, si erano fermati nell’attuale territorio di Biancavilla per riposare. Essi portavano con se un’icona della Madonna dell’Elemosina che durante la notte poggiarono ad un albero di fico. Il mattino seguente videro che l’albero con i suoi rami aveva abbracciato l’immagine sacra. Da ciò capirono che la Vergine li voleva in quel posto e decisero di fermarsi e costruire una piccola cappella, oggi Chiesa Madre Maria SS dell’ Elemosina.

Attrattiva principale


I riti della settimana Santa e la Pace

I riti Pasquali iniziano con la celebrazione della Via Crucis vivente che si svolge la sera della Domenica delle Palme. La processione è rappresentata dai giovani del paese e si snoda per le vie cittadine che diventano lo scenario della Passione di Cristo, che culmina con la scena della crocifissione in Piazza Don Bosco. Il Giovedì Santo si tiene la processione de i Cruciddi, la visita ai Sepolcri delle chiese cittadine. La mattina del Venerdì Santo si svolge la processione dell’ Addolorata che si conclude all’ interno della chiesa Madre dove l’Addolorata trova il Figlio morto. La domenica di Pasqua vi è la processione per il cosiddetto giro dei Santi dei simulacri del Cristo risorto, della Madonna e dell’Arcangelo Gabriele, portati a spalla dai membri della omonima confraternita: lungo il tragitto, nelle piazze Collegiata e Annunziata, le statue del Cristo e della Madonna vengono fatte avvicinare fino a sfiorarsi in un vero bacio che sancisce il momento culminante della processione, chiamata della Pace.

Da visitare


Basilica Maria Santissima dell’Elemosina o Chiesa Madre

Si trova in Piazza Roma e fu costruita dai greci-albanesi su una primitiva chiesetta. Edificata agli inizi del ‘600, ha assunto la forma attuale intorno al 1734. Il valore artistico è dato dal campanile del XIX sec., opera dell’ architetto milanese Carlo Sada che si occupò anche del rifacimento della facciata e della fiancata della chiesa. Le statue che ornano il campanile sono quelle di Santa Caterina, San Placido, San Zenone e San Giuseppe. L’interno è suddiviso in tre navate e da 14 archei da cui pendono pregevoli lampadari di cristallo di murano. La chiesa conserva l’icona tardo bizantina della Madonna dell’Elemosina, dipinta su legno di cedro con tempera ad uovo; l’altare della Madonna è in stile barocco e annessa alla basilica troviamo la Cappella di San Placido con molti affreschi di varie epoche.

Chiesa del Rosario

Si affaccia sulla centrale Piazza Roma, a pochi passi dalla chiesa Madre. La facciata fu realizzata da Carlo Sada agli inizi del XX sec., la chiesa ha forti echi barocchi e l’interno è caratterizzato da stucchi dorati con motivi floreali che decorano il fusto delle colonne e culminano in ricchi capitelli. Gli altari sono tutti decorati di marmo semplice, mentre quello del coro è di marmo intarsiato ad arabeschi. La chiesa custodisce una statua dfi Cristo alla Colonna portata in processione il Venerdì Santo.

Chiesa dell’Annunziata

Si trova nell’omonima piazza e fu costruita nel XVII sec. Successivamente ampliata e affrescata nelle pareti, nelle volte enell’ abside dal pittore lombardo Giuseppe Tamo da Brescia, custodisce le ipere di maggiore rilevanza artistica del pittore presenti a Biancavilla. Nella chiesa è custodito un quadro ad olio raffigurante Sant’Antonio Abate, opera del pittore Bernardino Neri della fine del ‘600.

Chiesa e Convento di San Francesco

Sono situati accanto al cimitero. Costruiti nel 1681, custodiscono nel chiostro affreschi di Giuseppe Ramo da Brescia. All’interno del convento si trovano mobili e arredi antichi e una biblioteca con interessanti documenti. Nel refettorio, un affresco del pittore locale Giovanni Lo Coco rappresenta l’Ultima Cena.

Chiesa dell’Odigitria o dell’Idria

Detta originariamente odigitria(guida alla via, al cammino), richiama l’origine greca di Biancavilla. E’ situata su Piazza Cavour e la sua edificazione risale al XVIIsec. Il titolo di odigitria è uno dei più antichi dati alla Madonna, poi abbreviato in Idria o Itria. L’immagine raffigura la Vergine col Figlio sopra un trono portato a spalla da due monaci basiliani. Il quadro custodito nella chiesa è opera del pittore Placido Rapisarda ed è collocato nel coro. La festa della Madonna dell’Itria è legata alla Pentecoste e si svolge il martedì seguente.

Chiesa di S. Orsola

Si trova vicino il palazzo comunale e risale al XVII secolo. Di stile barocco, il prospetto fu realizzato nel 1700 come si evince dalla data scolpita sul frontone di pietra lavica collocato sopra l’ingresso. All’interno gli altari sono in marmo e due quadri rappresentano il martirio di S. Lucia e l’Assunzione di Maria del 1785.

Chiesa di S. Antonio da Padova

L’interno fu arricchito con stucchi, pitture e altari di marmo nel 1911. All’interno sono custodite due statue, una di S. Antonio col bambino in braccio e il Cristo nel Getsemani con l’Angelo che gli porge il calice. Le statue sono portate in processione il Venerdì santo durante i Tre Misteri.

Chiesa della Mercede

Collocata in via Innessa, nel centro storico della città, fu costruita alla fine del 1600. Il prospetto è in stile barocco e la facciata presenta due ordini: in quello superiore vi sono tre nicchie con statue di mercedari, in quello inferiore un portale architravato con timpano sormontato da uno stemma e arricchito da bassorilievi. All’interno la decorazione parietale è stata realizzata dal Tamo.

Chiesa di S. Giuseppe

Costruita dopo il 1600, fu cappella di famiglia dei Baroni Piccione. Al suo interno troviamo la statua di cartapesta della Madonna dello Spasimo che esce in processione il Venerdì Santo.

Chiesa tutte le Grazie

Sita sull’omonima via e costruita nel 1783. Alla chiesa fu concesso, con decreto di Ferdinando IV, il titolo di Cappella regia.

Villa delle Favare

Collocata in origine in aperta campagna, nel punto più elevato della Tenuta di Cicalisi, di proprietà delle Favare, la villa è organizzata secondo uno schema a corte chiusa, costituita da un corpo principale adibito ad abitazione signorile posto in asse rispetto all’ingresso e dalla parte opposta rispetto ad esso. Risalente alla fine del ‘700, oggi centro polivalente che ospita la mostra permanente dell’artista Giuseppe Coco, vignettista biancavillese fra i disegnatori italiani più celebri al mondo e il Fondo “Bruno”, l’archivio dell’intellettuale biancavillese Antonio Bruno, unica testimonianza della stagione futurista in Sicilia

Palazzo Bruno

Si trova lungo la via V. Emanuele. costruito alla fine del XIX sec. È stato originariamente di proprietà dell’ex sindaco di Biancavilla, Alfio Bruno, padre del poeta e letterato futurista Antonio Bruno.

Palazzo Ciraolo

Situato in via V. Emanuele, risalente al XVIII sec. La facciata è divisa in tre ordini. Il secondo piano presenta dei ballatoi in pietra lavica con elementi scultorei. Imponente è il portale d’ingresso.

Museo Portale

Si tratta di una raccolta privata di oggetti d’arte iniziata dal canonico Salvatore Portale agli inizi dell’800 oggi in possesso degli eredi. Il piccolo museo comprende una certa quantità di vasi, anfore, urne cinerarie, monete di varie epoche classiche.

Orto Botanico

Dietro il monumentale Palazzo Portale, in Piazza Roma c’è un orto botanico creato a partire dal 1825 dal naturalista Portal. Da quest’orto il quartiere a nord del paese si è sempre chiamato “Supra l’Ortu”.

Teatro comunale La Fenice

L’edificio attuale, situato lateralmente alla Chiesa Madre, è stato ricostruito sulle rovine dello storico teatro del Sada e per questo reintitolato con il suo nome storico “La Fenice”. Qui si svolgono gran parte delle attività culturali e delle rappresentazioni teatrali cittadini. Il teatro ha una capienza di 368 posti a sedere, divisi tra galleria e tribuna.

Tipicità


Olio d’oliva

L’olio che si produce nel territorio di Biancavilla è di eccellente qualità sia dal punto di vista organolettico che analitico. La qualità nocellara dell’Etna conferisce a quest’olio una bassa acidità. Il metodo della raccolta è ancora quello tradizionale e l’impianto dell’uliveto avviene ancora utilizzando piantine su cui viene praticato l’innesto i nziti. Finchè la pianta è giovane non si procede alla potatura, che diventa necessaria successivamente.

Arancia rossa

Molto conosciuta a livello nazionale e apprezzata per le sue pregiate caratteristiche. L’arancia rossa è caratterizzata da un elevato tasso zuccherino, bassa acidità, le eccellenti qualità organolettiche, così come per il suo odore gradevole e il colore pigmentato della buccia. Le qualità più conosciute sono il tarocco, il moro e il sanguinello. Anche nel caso dell’arancia rossa, così come avviene per le olive, il metodo della raccolta è manuale. Un piatto tipico della cucina biancavillese è poi la nutriente e semplicissima insalata d’arancia, che si prepara con arance tagliate a pezzetti, striscioline di cipolla e olio d’oliva, accompagnata da pane raffermo o abbrustolito sulla brace.

Fico d’india

A 700 m s.l.m. si estendono coltivazioni di fichidindia (seconda fioritura bastadduna) insuperabili per tenore zuccherino e turgidità, sono un altro importante prodotto del territorio di Biancavilla. La varietà gialla, bianca e rossa è la più diffusa. Il ficodindia rappresenta una delle tipiche coltivazioni della Sicilia e di essa richiama il sole del Mediterraneo.

Piatti tipici

Tra i piatti tipici della cucina di Biancavilla, da ricordare u maccu, pasta con le fave preparato in particolare in occasione della festa di S. Giuseppe. I frascatuli, polenta di legumi e ortaggi vari. I mastazzoli, dolci di natale con miele o vino cotto, i ramuzzi, dolci di Pasqua e dei morti, u ciciliu, pane decorato con le uova sode tipico del periodo pasquale. I tabelli, piccole torte di pan di spagna che si portavano come cunsolo (conforto) alle famiglie in lutto, lo schiumone, gelato di zabaione e cioccolato. La produzione di arance ha fatto nascere diverse specialità nel campo dolciario.

Appuntamenti


MARZO – APRILE

Riti della Settimana Santa

Manifestazione religiosa di rilevanza comunale a cura dei comitati parrocchiali.

Domenica delle Palme

Manifestazione religiosa di rilevanza comunale con larappresentazione serale della via crucis, e solenne processione della Pasqua.

Venerdì Santo

Manifestazione religiosa di rilevanza comunale, il simulacro della Vergine Addolorata viene condotto per le vie del paese, a ricordare il dolore della madre per la perdita del figlio. La sera con l’avvenuta morte di Cristo si da inizio ai “Tri Misteri”, processione di sette simulacri a simboleggiare i sette momenti della Passione e morte di Cristo.

AGOSTO

Madonna dell’Elemosina

Manifestazione religiosa di rilevanza comunale a cura dei Comitati parrocchiali,celebrazione annuale caratterizzata da un novenario, nella quale ogni mattina viene sparato un colpo di cannone, ad invitare i fedeli alla recita dell’Angelus.

SETTEMBRE

La notte bianca

Manifestazione di rilevanza provinciale a cura dll’ amministrazione locale. (Ultima domenica del mese)

OTTOBRE

Festa Maria SS. dell’Elemosina

Manifestazione religiosa di rilevanza comunale a cura dei Comitati parrocchiali. (4 Ottobre)

Festa di San Placido

Manifestazione religiosa di rilevanza provinciale a cura del Comitato Festeggiamenti con esposizione del simulacro e spettacoli pirotecnici. (5 e 6 ottobre)

DICEMBRE

Eventi Natalizi

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