Comune di Capaci

Capaci, PA, Italia
Comune di Capaci

Cenni storici


Capaci è una località costiera della Sicilia centrale a circa 20 km da Palermo e conta quasi undici mila abitanti. Le sue origini risalgono al neolitico ma le prime attestazioni certe si hanno solo a partire dal XIII secolo, quando la città viene citata in un documento di Federico II il quale, come ricompensa dei servigi prestati, dona il feudo di Capacium, spopolato e quasi per intero occupato da boschi di querce, al miles Roberto di Palermo (1241). Passato da un feudatario all’altro nel corso dei secoli soltanto nel 1517 iniziò ad essere popolato ad opera del Barone Francesco Beccadelli Bologna che ottenne dal Re il privilegio di fondare una nuova “terra” chiamata Capaci.

Attrattiva principale


Passeggiando per le vie del centro storico ci si accorge di come le ricchezze artistiche ed architettoniche siano concentrate su Piazza Matrice. Qui si erge maestosa la Chiesa Madre dedicata a S. Erasmo patrono del paese. Le sue fondamenta risalgono al 1573 ma il suo aspetto tardo barocco si deve alla ristrutturazione settecentesca voluta dai Conti Pilo. Raro esempio di fabbrica a pianta ottagonale, è sormontata da una splendida volta raffigurante “Maria Assunta in Cielo” opera del 1744 del pittore Giuseppe Triscia. Di notevole pregio sono il fonte battesimale in pietra di Billiemi datato 1711 e la statua lignea di S. Erasmo di scuola gagintesca realizzata nel XVI secolo.

Tipicità


La Manna
Ricchezza inestimabile per il paese è stata la manna. Questa veniva estratta tramite ntacche nella corteccia dei frassini con il mannaruolo (particolare coltello); ne fuoriusciva un succo dolciastro che si condensava a forma di cannoli bianchi-azzurrini dalle preziose qualità farmacologiche.

La Nfigghiulata
Peculiare bontà della gastronomia capacense è la nfigghiulata, un particolare pane pizza bianco condito con abbondante cipolla, caciocavallo e mollica. Oggi purtroppo sono rimasti pochi i depositari della ricetta tradizionale.

La Vastedda
La vastedda è un tipico pane della zona del palermitano. Anticamente veniva portato dai contadini per essere consumato durante le pause del lavoro. La tradizione vuole che nel giorno di Ognissanti i fidanzati portassero all’amata la vastedda condita con l’olio nuovo, da qui la sagra.

Appuntamenti


MARZO – APRILE

Festa di San Giuseppe: Durante questa giornata in Piazza Matrice vengono allestite le tipiche vampe e una grande tavolata per la spartizione dei panini benedetti e del minestrone preparato all’aperto nelle quarare, a base di verdure, legumi, castagne secche e finocchietti. (19 Marzo)

Venerdì Santo: Si tratta della processione più seguita e sentita dalla popolazione. Il momento di maggior pathos è senza dubbio l’incontro tra la Vergine SS. Addolorata e Gesù Cristo morto, dove i soldati romani tentano di allontanarli per tre volte dovendo infine desistere. (venerdì di Pasqua)

GIUGNO

Festa di S. Erasmo Patrono: Ci si sveglia al suono dell’alborata e l’esibizione della banda che gira con fare festivo per il paese. Nel pomeriggio si può prendere parte, in parrocchia, a diversi eventi inerenti sempre al culto del Santo, per terminare con la processione serale dell’artistico simulacro del XVI secolo. (2 Giugno)

Raduno bandistico – Bande in Tour: Si tratta di una parata delle bande musicali e delle majorettes con concerto serale finalizzato alla divulgazione e conservazione della realtà bandistica nelle nostre comunità di appartenenza. (prima domenica di Giugno)

NOVEMBRE

Sagra della vastedda: Come da tradizione questa manifestazione si svolge nella Piazza Matrice, dove vengono allestite delle pagode per la distribuzione della Vastedda. Durante la degustazione della Vastedda si può fare un giro tra gli stand degli hobbisti o divertirsi con piccoli spettacoli. (2 Novembre)

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