Comune di Cattolica Eraclea

Cattolica Eraclea, AG, Italia

Cenni storici


Il territorio di Cattolica Eraclea si estende su 62,13 km. Il centro sorge alle falde del monte Sorcio ad un’altitudine di 200 metri dal livello del mare; dista 13 km da Eraclea Minoa e 2 km dal fiume Platani. La cittadina fu fondata nel 1612 da Francesco Isfar et Corilles, venne eretta a baronia nel 1612, a ducato nel 1615, a principato nel 1922. La signoria di Cattolica, a seguito del matrimonio di Giovanna Isfar de Corilles con Vincenzo Del Bosco, duca di Misilmeri, passò ai Del Bosco e in seguito ai Bonanno. Il territorio comunale di Cattolica è confinante con quello di Agrigento, Cianciana, Montallegro, Ribera e Sant’Angelo Muxaro. La popolazione, che all’inizio degli anni ’50 ha raggiunto il suo culmine con 12.000 abitanti, ha subito un inesorabile calo negli anni ’60 a causa di una forte emigrazione verso i paesi d’oltreoceano, ma anche nelle città industrializzate del nord Italia. Oggi il numero degli abitanti si attesta sui 3.975.

Attrattiva principale


La settimana santa è una delle tradizioni più antiche e suggestive di Cattolica Eraclea, va dalla domenica delle Palme sino alla domenica di Pasqua. La solennità della domenica delle Palme si apre con un tripudio di palme e ramoscelli d’ulivo in processione dalla chiesa della Mercede sino ad arrivare alla chiesa Madre. Il giovedì santo, dopo la celebrazione della santa messa e della lavanda dei piedi degli Apostoli prende il via la processione della Madonna Addolorata, portata a spalla dalle donne della confraternita, che visita tutte le chiese dove all’interno ai piedi dell’altare maggiore si trovano piante, fiori e vasi di grano germogliati al buio chiamati “Lavureddu”. In ogni chiesa l’Addolorata viene accolta con dei canti in dialetto denominati “Lamenti”. Un momento di emozione vissuto con partecipazione e stupore. Il venerdì santo è il giorno più sublime dell’intera settimana santa, dove tra tradizione, suggestione e misticismo si rende la funzione ancora di più affascinante. La processione del venerdì mattina comincia intorno le ore 12.00 dalla chiesa Madre. L’urna tutta in legno dove si trova il Cristo e la Madonna Addolorata, sono entrambe portate a spalla dalle confraternite, denominate “Cappe”. Persone di età varia tutti del luogo che indossano una tunica ed un cappuccio entrambi di colore bianco, ma differiscono nel colore della mantellina secondo la parrocchia di appartenenza (gialli la Mercede, blu il Rosario e rosa le donne). L’ambiente è reso triste dal silenzio, dai canti in vernacolo e dai “Lamenti”, antiche strofe corali funebri di quattro versi che vantano localmente una antica tradizione. La processione si dirige verso il monte San Calogero dove è ubicato il Calvario, uno scenario meraviglioso molto simile allo storico Golgota. Contornato da pini e abeti, nella maestosità del suo isolamento dal centro abitato, è arricchito dalle 14 cappellette della Via Crucis costruite in pietra bianca e dalla chiesetta di San Calogero. All’arrivo al Calvario il simulacro del Cristo morto viene crocifisso sulla Croce da due sacerdoti, mentre ai piedi della croce viene sistemata la Madonna Addolorata. Allo spuntare della prima stella, il Cristo morto viene tolto dalla Croce, deposto in un’artistica urna in legno di pioppo del 1663, e unitamente al simulacro della Madonna dell’Addolorata, vengono portati a spalla dalle “Cappe”.

Da visitare


Torre dell’Orologio: sita in piazza Umberto I, preesistente all’annesso palazzo municipale, fu costruita nel 1903 quando il sindaco Giovanni Borsellino per eseguire i lavori incaricò l’ingegnere agrigentino Donato Mendolia. Sulla sommità della Torre risalta l’emblema del comune di Cattolica Eraclea: tre vulcani sormontati da tre stelle. Nella parte bassa della Torre trova posto una grande lapide di marmo sopra la quale sono incisi i nomi dei caduti nei due conflitti mondiali.

Palazzo del Marchese Borsellino: l’edificio, che si affaccia in piazza Roma, fu costruito nel 1774 per volere di Gaspare Borsellino, marchese di Busurrè e barone di Giardinello. Fu realizzato in conci di tufo calcareo (pietra del borancio) negli elementi decorativi e di riquadro; in murature sciolte e in pietra di gesso per tutto il rimanente. Il palazzo rappresenta un esempio notevole di architettura tardo-barocca del XVIII secolo.

Palazzo del Principe Bonanno: sorge nella piazza Umberto I e fu costruito nel 1778 dal principe Giuseppe Bonanno . Il progetto ha tratto ispirazione dal pensiero illuminista, anche se elementi esterni sono evidenti segni del tardo barocco.

Palazzo del Dott. Borsellino: si affaccia in piazza Roma. Fu costruito nel 1764 ed interessato da un restauro e risanamento conservativo nel 1977. Di notevole pregio artistico è il maestoso portale d’ingresso che sorregge il balcone principale.

Chiesa Madre dello Spirito Santo: le fondamenta furono gettate nel 1745. L’intera costruzione insiste su un’area di 150 mq., presenta una navata con due bracci a crociera che si congiungono al corpo centrale mediante una cupola che culmina in un lanternino. La volta della navata e quella della crociera sono a botte e si piegano su cinque finestre per ogni lato delle pareti, dove si allineano delle arcate che delimitano il punto della parete con una volta. La volta della navata centrale è ricamata da stucchi che raffigurano motivi floreali. Sono elementi di pregiato barocco siciliano. La chiesa è stata catalogata dalla Commissione Diocesana di Arte Sacra tra i monumenti più rari di arte barocca siciliana di tutta la diocesi.

Chiesa di Maria Ss. della Mercede: il luogo di culto fu fondato nel 1630 dalla principessa Giovanna, sorella del fondatore di Cattolica Eraclea, in concomitanza con il convento dei Padri Mercedari, cui la chiesa stessa era annessa. La facciata è molto lineare. Il portale, a tutto sesto, è evidenziato da conci ondulati.

Tipicità


La gastronomia cattolicense è riconosciuta ed apprezzata come una cucina completa, prelibata e piena di specialità in tutti i settori. Indispensabili sono l’impiego dell’olio d’oliva, il larghissimo uso delle verdure, di aromi e di frutta. I piatti della cucina cattolicense trovano superba compagnia nei vini locali. Da non sottovalutare anche i formaggi e la ricotta di pecora, il primosale, la tuma, il pepato, prodotti che si possono consumare sia freschi che stagionati. Diversi dolci sono abbinati a tradizionali feste locali. In particolare per la festività del Santo Patrono San Giuseppe (19 marzo), si preparano i tradizionali purciddati (pane a forma circolare, con una lustratura prodotta dal bianco dell’uovo e guarnita con semi di sesamo) e le gustose minnulicchi. In occasione della Pasqua fanno gola i biscotti affucapatri e i cannilera, mentre per il Natale i buccellati e biscotti misti ripieni di zuccata o miele.
Pupi di zucchero, frutta marturana, muscardini e taralli sono un appuntamento per la festività dei morti. Mentre sono tradizionali le Sfingi a San Martino e la Cuccia per Santa Lucia.

Appuntamenti


FEBBRAIO

Carnevale

E’ il mese del Carnevale cattolicense. I carri allegorici e le sfilate in maschera animano tutto il paese.

MARZO

San Giuseppe

Il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, patrono del paese. In piazza Roma si svolge il tradizionale pranzo della Sacra Famiglia, al quale partecipano S. Giuseppe, Maria e Gesù, e tredici santi, interpretati da persone del luogo.

APRILE

Pasqua

I riti religiosi legati alla Pasqua costituiscono l’appuntamento più importante sul calendario cattolicense.

MAGGIO

Madonna

E’ il mese dedicato alla Madonna. Di casa in casa si svolgono cenacoli e momenti di preghiera.

LUGLIO

Teatri di Pietra

E’ il mese in cui prende il via la rassegna Teatri di Pietra, la rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo che coinvolge i siti archeologici e le aree monumentali italiane. Una decina le rappresentazioni che si svolgono presso Eraclea Minoa. La rete, ideata da Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, è diretta da Aurelio Gatti, è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con il FAI di Agrigento.

AGOSTO

EracleaSummerFest

L’Associazione 92011, nell’ambito della procedura di democrazia diretta “Bilancio Partecipato” promossa dal Comune, si impegna nell’organizzazione dell’EracleaSummerFest. Intorno a metà agosto si svolgono tre giorni di musica, color party, estemporanee, animazione per bambini ed esibizioni varie.

NOVEMBRE

Sagra di San Martino

L’11 novembre l’Associazione culturale cattolicese “Arcobaleno”, in collaborazione con le aziende locali, organizza “La Sagra di San Martino.” L’evento prevede la degustazione di prodotti tipici e vino novello.

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