Comune di Castel di Iudica

Castel di Iudica, CT, Italia
Foto del Comune della Sicilia - Castel di Iudica - Chiesa seicentesca di S. Michele arcangelo monte di iudica

Cenni storici


L’originale nome del paese era”Giardinelli”, piccoli giardini, in quanto su tutto il territorio erano presenti numerosi agrumeti. Il primo a fissare dimora Giardinelli fu il nipote del Barone Saverio. Quest’ultimo fece costruire un palazzo con magazzini, scuderie e cucine. Inoltre per bonificare e coltivare le proprie terre, invitò i poveri contadini a rimanere nel paese. Accanto alle piccole aziende agricole cominciarono a sorgere piccole centri abitati. In seguito altri piccoli proprietari terrieri, avevano acquistato un pezzetto di terra o trovavano lavoro presso altri, si stabilirono a Giardinelli di proprietà del Barone Saverio di Gravina. I pochi abitanti di questo paesino non avevano ancora una chiesa, l’unica era quella di San Michele Arcangelo chi si trovava sulla cima del Monte. Gli abitanti di Giardinelli, formavano una frazione del comune di Ramacca, di questa dipendenza ne risentivano molto gli abitanti della frazione urbana, mentre tutto ciò era motivo di vanto e superiorità per i Ramacchesi. Solo il 29 Gennaio 1934 emanato il Regio Decreto che eleverà le frazioni di Giardinelli a comune autonomo con il nome di CASTEL DÌ IUDICA. Il simbolo di Castel di Iudica è il Monte Iudica.

Attrattiva principale


Il Monte Iudica è una maestosa altura di forma trapezoidale con una cresta stretta e lunga e che si eleva in senso est – ovest poco a nord del moderno abitato di Castel di Iudica. La cresta occidentale raggiunge i.m.765 s.l.m.; mentre quella orientale e di poco più bassa;tra le due estremità sorgono resti della chiesa seicentesca di San Michele Arcangelo e i ruderi di una vecchia masseria. Sul Monte sorgeva un’importante città Greca Indigena VII III a.c. Ciò è confermato da ritrovamenti archeologici. Infatti per molti anni fu la dimora di molti eremiti che amavano trascorrere la vita ritirata in posti solitari. I primi sopralluoghi sul Monte Iudica vengono compiuti ad opera di Paolo Orsi agli inizi del 900. Lo studioso segnale la presenza di un abitato costituito da un centinaio di “casette rettangolari a pochi vani” di dimensioni diverse. Le case apparivano disposte a gruppi ognuno dei quali muniti di cisterna,ed erano sostenute da terrazzamenti.

Da visitare


Masseria Eloisa Bonanno: dispone di una esposizione etnografica ma rappresenta anche un vero e proprio rifugio. L’allestimento collocato nella sede della pro loco incentrato su oggetti, reparti e immagini che raccontano in profondità il territorio. Una parte della Masseria è dedicata all’ospitalità presentato come “rifugio di alta montagna” offre diversi servizi: cucina attrezzata, forno a legna, doppia sala pranzo, due camerate con letti a castello, spazio scout, sentieri per la pineta e un terrazzo barbecue.

Museo civico comunale Prospero Grasso: il museo civico è di recente apertura fruibile ai turisti, costituisce un vero antiquarium di monte Iudica ed offre un campionario dei ritrovamenti avvenuti dal 1988 ad oggi. All’interno del museo si distinguono tre sezioni: la prima sale è introduttiva al territorio del Monte Iudica, mentre la seconda sale è dedicata alla parte abitativa dell’insediamento di età arcaica e classica. Composta ognuno da due o tre vani posti a successioni e comunicanti tra loro. Nella terza sala sono esposti reparti ed elementi del corredo funerario provenienti della necropoli del Monte Iudica. Chiude le visite al museo l’ultima vetrina del corridoio che conserva reparti dell’epoca successiva quelle Greche quali: Romani, Normanne Sveve e reparti di ceramica del 1600/1700.

Tipicità


I prodotti tipici di Castel di Judica sono: i maccheroni con il sugo di coniglio selvatico, la mostarda di fichidindia, il pecorino pepato, le frittelle di ricotta fresca, cannoli di ricotta e infine il pane ottenuto mediante un particolare processo di lavorazione che prevede l’impiego di lievito naturale.

Appuntamenti


MARZO – APRILE

Pasqua

Il giovedì santo una Via Crucis vivente dalla Chiesa Madre raggiunge Piazza Marconi, dove si svolgerà la Crocifissione. Nel pomeriggio del venerdì la processione del Cristo Morto, la veglia in attesa della Risurrezione e l’indomani l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna.

San Giuseppe

Il giorno di “S. Giuseppe”, ovvero il 19 Marzo, alcune famiglie ospitano per l’intera giornata i fanciulli bisognosi del paese, i cosiddetti “verginelli” preparando per loro un pranzo completo. Anche per gli anziani è previsto un pranzo grazie all’offerta dei privati e con il concorso del Comune.

APRILE

Sagra del pecorino pepato

La sagra si distingue per le diverse degustazioni del pecorino, è arricchita da diversi stand che mostrano i prodotti tipici locali. In un piccolo borgo troverete il vero sapore delle cose genuine, gustando tra uno stand all’ altro i frutti della nostra bedda Sicilia tra i quali il pecorino pepato siciliano. Il pecorino pepato è un formaggio a denominazione d’ origine sin dal 1955. La lavorazione avviene ancora con tecniche artigianali utilizzando latte di pecora intere e caglio di agnello; il tipico disegno intrecciato della superficie è dovuto agli stampi di giunco in cui la massa caseosa viene compressa, durante la preparazione vengono aggiunti grani di pepe nero che conferiscono al “majorchino”, cosi viene chiamato localmente, un inimitabile gusto piccante e aromatico. Le forme di circa 35 cm di diametro e 15 cm di altezza arrivano a pesare 12 kg; la stagionatura richiede un periodo di riposo di almeno sei mesi a temperatura di cantina, periodo in cui le forme vengono regolarmente strofinate con sale.

AGOSTO

Madonna delle Grazie

La festa si svolge la seconda domenica di Agosto. Nel pomeriggio di sabato la patrona inizia il viaggio con la partenza da San Michele Arcangelo per la messa solenne. Nel pomeriggio di domenica inizia la lunga processione nella zona di Castel di iudica concludendosi in tarda serata con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

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