Comune di Casteltermini

Casteltermini, AG, Italia
Comune della Sicilia - Casteltermini

Cenni storici


Casteltermini fu fondata nel 1629 quando il barone Gian Vincenzo Maria Termini e Ferreri ottenne dal viceré Filippo IV di Spagna il permesso di costruire il paese. In poco tempo il paese crebbe demograficamente ed economicamente grazie alla miniera di zolfo “Cozzo-Disi”. Un’altra importante industria di Casteltermini fu la Montedison e successivamente l’Italkali, inoltre la pasta prodotta a Casteltermini venne esportata in tutta la Sicilia. La chiusura delle industrie portò ad una grave crisi economica e di conseguenza all’emigrazione degli abitanti.

Attrattiva principale


La chiesa Madre di Casteltermini venne costruita intorno al 1629 . Di misure ridotte rispetto a quella odierna, la Chiesa comprendeva inizialmente una sola cappella. Solo nel 1782 si potranno vedere completate le navate con le rispettive cappelle. La scalinata fu realizzata da Gaspare e Alfonso Mondello. Posizionata in piazza duomo la maestosa chiesa custodisce al suo interno moltissime opere quali ad esempio statue dello scultore Michele Caltagirone, alcune tele della dell’artista Velasquez, e dipinti di padre Fedele Tirrito di San Biagio quali l’Immacolata sulla navata destra e la SS.Trinità sulla navata sinistra. L’interno della chiesa è ancora in ottime condizioni mentre l’esterno è in uno stato di deterioramento.

Da visitare


Chiesa Madre: l’esterno della chiesa presenta diversi ordini quali lo stile Corinzio e lo stile Composito. Sulla facciata presenta quattro statue raffiguranti San Pietro, San Paolo, San Giuseppe e San Vincenzo. Nel 1778 venne inserito un primo orologio costruito dai Lorito di Monreale, e sostituito più tardi da uno nuovo creato sempre dai Lorito. La scala esterna fu eretta dall’Arch. Pietro Burgio. La cupola appartiene allo stile toscano mentre all’interno vengono raffigurati quattro evangelisti tramite attributi iconografici.

Chiesa di San Giuseppe: posizionata alla fine del corso Umberto, vi si accede in seguito ad una grande scalinata. La facciata è in perfetto stile barocco siciliano. Venne costruita nel 1641, molto tempo prima rispetta alla scalinata che invece venne costruita nel 1900. All’interno sono presenti diverse opere di artisti quali Rosario Bagnasco, Calogero Cardella, Andrea Carreca da Trapani. Caratteristico è il crocifisso in carta pesta con braccia mobili che, insieme all’urna di legno dorato, viene utilizzata nelle processioni del venerdì santo.

Eremo di Santa Croce: Non vi è una data precisa di costruzione anche se la Croce in legno conservata all’interno risale al 12 d.C., attribuendole così il titolo di croce Paleocristiana, e croce di legno più antica nel mondo. In onore a questa croce ogni anno si celebra la Festa di Santa Croce, meglio conosciuta come Sagra del Tataratà.

Tipicità


La Cubaita: torrone di mandorla e pistacchi tipico della festa del tataratà.

Pasta del Taratatà: ditalini con fave, piselli e carciofi fritti grattugiati con ricotta salata, anch’esso piatto tipico preparato durante la sagra del taratatrà.

Appuntamenti


MAGGIO

Festa di Santa Croce o Sagra del Tataratà: la sagra si svolge in quattro giorni e vede la sfilata dei quattro ceti (Celibi, Pecorai, Borgesi e Maestranza), del corteo storico e del gruppo folkloristico del tataratà. La processione della Croce si svolge durante la sera, dove la croce posta su un carroccio viene trainata dai buoi, e dai ceti a cavallo. Caratteristico della sagra è la sfilata di cavalli dotati dei vari stendardi per le vie principali del paese. (ultima settimana di Maggio)

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